Come in Australia, finisce ben prima del previsto l’avventura di Daniil Medvedev al Roland Garros. Ancora una volta aveva rimontato due set per poi andare a servire per il match…e ancora una volta ha smarrito il vantaggio finendo per perdere in maniera rocambolesca contro Cameron Norrie. Come sempre, però, ha ben analizzato e argomentato quanto accaduto in conferenza stampa. Con la pesantezza di non vincere un torneo da 2 anni (Roma 2023) e l’incapacità, anche solo una volta, di trionfare nello stesso evento (20 titoli in 20 differenti tornei).
D: “Un paio di giocatori si sono lamentati della tempistica dei test antidoping, molto presto al mattino. Mi chiedevo se l’hai sperimentato qui o in qualche altro torneo. È un orario scomodo? Disturba la vostra preparazione? O pensi che sia una cosa normale per un atleta di alto livello?“
Medvedev: “Penso che dipenda, perché sei tu a scegliere il momento in cui vengono. La regola è che se decidono di venire, diciamo qui in sala stampa, hanno il diritto di farlo. Se ti trovano da qualche parte nel ristorante alle 10 di sera, a me non è mai successo…hanno il diritto di fare il test antidoping se sanno che sei tu. Di solito è difficile sapere i tempi la sera, se vai a cena o no, quindi optiamo per la mattina. Se hai l’allenamento presto, diciamo che esci dall’hotel alle 8:00, di solito metti dalle 6:00 alle 7:00, perché hai paura che se metti dalle 7:00 alle 8:00, se arrivano alle 8:00, perdi l’allenamento, perché magari non vuoi fare pipì, e poi alle 10:00 fai solo pipì, esci dall’hotel e perdi un giorno. Di solito succede presto. Penso che sia questo il motivo, perché non mi è mai capitato di avere la mia fascia oraria alle 10:00 e all’improvviso qualcuno si presenta alla mia porta alle 6:00. È una seccatura, perché io stesso, quando sono appena entrato nel circuito ho perso due esami, perché è davvero molto complicato. La gente pensa: “Oh, come fa a saltare il test?”. Beh, provate a viaggiare in 25 Paesi all’anno. Provate a non dimenticare una data in cui non siete a Monaco ma a Parigi e cambiatela“
D: “Forse sbaglio, ma non hai stretto la mano all’arbitro?“
Medvedev: “Ho dimenticato di farlo, ci ho pensato quando sono uscito dal campo. Non c’è stato alcun problema, e io adoro Renaud. Camminando già cinque minuti dopo la partita, mi sono chiesto: “Ho dimenticato la stretta di mano?”. Ho pensato di no. Quindi, quando lo vedrò, glielo dirò. Sono rimasto molto deluso, ma non c’è stato assolutamente nessun problema con lui e gli voglio bene”
D: “Mi chiedevo se il modo in cui affronti le sconfitte sia cambiato nel corso degli anni, rispetto a quando hai perso una finale Slam o altro. Se ripensi a come era allora e a come è adesso, quali sono le differenze?“
Medvedev: “Penso che sia lo stesso. Ho perso probabilmente tre volte qui al primo turno in cinque set. È sempre la stessa storia. Un paio di giorni o forse una settimana, due settimane prima del prossimo torneo, non mi sentirò bene, cambierò superficie, qualcosa del mio gioco non mi piacerà, e forse il prossimo torneo non sarà facile. Poi si lavora duramente e si aspetta il momento in cui la situazione si risolleva. Non credo che sia cambiato molto. Sono deluso di aver perso, ma ho altri 10 tornei quest’anno o forse 12, non lo so. Devo cercare di giocare bene. Poi giocare un primo turno o una finale non è la stessa cosa. Non c’è la stessa energia, non c’è la stessa sensazione. Ad esempio quella contro Rafa mi ha fatto molto male. Quella contro Jannik non proprio, ero ‘morto’ e lui ha giocato bene. Dipende dalla partita in sé, dall’energia che hai“
D: “Ho letto che hai cambiato le corde durante la partita. Lo avevi mai fatto prima? Puoi parlarcene?“
Medvedev: “L’ho fatto, ma fino al 2023 non l’avevo mai fatto. Durante il tour qualcosa è cambiato, mi sono dovuto adattare. Ora non sono mai sicuro. Per farla breve, ero sicuro, a un certo punto di quest’anno mi sono detto: “Ok, proverò a fare un torneo, dimenticandomi di tutto”, e ha funzionato bene, un torneo a Marsiglia. Poi sono andato a Doha, e sono felice di aver preso questa decisione. Ho giocato con Karen. Durante il match ho capito che non avrei vinto. Così ho cambiato le corde con altre completamente diverse e ho vinto la partita. Ogni torneo è così diverso. Questo è così diverso da Roma e Madrid, per la terra, le palle, tutto. Ho avuto una settimana di tempo qui. Non ho trovato nulla che funzionasse bene. Così, durante la partita, ho dovuto cambiare qualcosa quando stavo perdendo. In effetti ha funzionato. Purtroppo non ho vinto“
D: “Non credo che tu ti sia presentato in conferenza stampa dopo la sconfitta in Australia. Sono curioso di sapere come si colloca questa sconfitta rispetto a quella. E come l’hai elaborata? E se ha senso, ora hai meno punti da difendere l’anno prossimo con queste sconfitte?“
Medvedev: “Non proprio. Si vogliono conquistare punti. Vuoi essere tra i primi 4 o tra i primi 8, perché è importante per i sorteggi. Quando si perde al primo turno, non è importante, se vuoi vincere i tornei potrebbe essere importante. Per la conferenza in Australia…non ho mai ricevuto questa domanda, ma non conosco esattamente le regole. So anche che è obbligatoria, se viene fatta la richiesta, ma a volte di notte potrebbe non essere necessario andarci. Così mi è stato detto da qualcuno – ero pronto ad andare, mi è stato detto che non è obbligatorio e quindi non sono venuto. Mi dispiace, ragazzi. Se non fosse stato obbligatorio non sarei venuto neanche oggi“
