Rune non ha lasciato set per strada pur avendo avuto l’opportunità di farlo, Paul non è al top della forma ma con le unghie ha saputo domare Fucsovics, Mpetshi Perricard dovrà trovare delle alternative al suo gioco perchè non sempre il solo servizio può bastare. Ecco come sono andati gli ultimi match del Roland Garros di mercoledì 30 maggio. Avanza anche in tabellone Frances Tiafoe con Korda che gli fa compagnia dopo aver stravinto il derby con Brooksby.
[10] H. Rune b. E. Nava 6-3 7-6(5) 6-3
Vittoria netta per Holger Rune che appare molto concentrato in questo Roland Garros. Non lascia set per strada nel secondo turno anche se ha rischiato di farlo nel corso del secondo set. Combattivo il giovane Emilio Nava è stato troppo falloso, 40 errori gratuiti, un pò per merito del suo avversario e un pò per la voglia di rischiare su qualsiasi colpo per provare a fare gara pari. E’ stato bravo a non mollare, specie nel terzo set, quando è risalito sotto 3-0. Rune è stato bravo a gestire il dodicesimo game del secondo set che poteva riservargli brutte figure. Nel tie-break ha rimesso le cose a posto. Ora per il danese la sfida con Halys.
[15] F. Tiafoe b. P. Carreno-Busta 6-4 6-3 6-1
Non sarà la sua superficie migliore, ma, intanto, piazza sei set in fila e accede al terzo turno. Frances Tiafoe sembra molto tonico in questo avvio di Roland Garros e da testa di serie n. 15 si concentrerà sul derby con Sebastian Korda e, di certo, non partirà battuto. Dall’altra parte della rete Carreno-Busta che sta provando a tornare ai suoi livelli, ma non è operazione semplice. E’ finita 6-4 6-3 6-1 dopo 100′ di battaglia. L’americano ha tenuto l’83% di punti con la prima di servizio e non ha mai offerto palle break al suo avversario. Nel primo set il break che decide arriva nel corso del quinto game a “0”, mentre nel secondo set apre e chiude con un break. A quel punto Carreno-Busta esce dal campo e riesce a tenere una sola volta il suo turno di servizio. Il suo avversario del terzo turno, Sebastian Korda, ha infilato il 6-1 6-2 7-6(4) al loro connazionale Jenson Brooksby.
D. Dzumhur b. [31] Giovanni Mpetshi Perricard 7-6(4) 6-3 4-6 6-4
Un pò di delusione nel match giocato da Giovanni Mpetshi Perricard, perchè questi giovani giovani non riescono mai a salire di livello. Stavolta trova dinanzi a sè Damir Dzumhur che sta vivendo una buona fase della sua carriera all’età di 33 anni: 7-6(4) 6-3 4-6 6-4 in due ore e 50′.
55 gratuiti per il francese contro i 54 vincenti, mentre Dzumhur è stata più regolare, 32 vincenti, 23 errori non forzati. Il primo set trova una logica conclusione nel tie-break visto che nessuno dei due era riuscito ad arrivare a palla break. Recuperato un minibreak, Mpetshi Perricard ha subito quattro punti in fila e perso il primo set.
Le prime palle break del match sono del francese: sono due e consecutive ma non trovano gioia per lui. A quel punto Giovanni si addormenta e perde il servizio a “0”. Perso 6-3 il primo set, Mpetshi Perricard è con un passo in doccia: sotto di due set e un break, reagisce e infila quattro giochi consecutivi per allungare la gara. L’inerzia sembra cambiata, il francese trova qualche prima in più, ma non sfrutta la palla break nel secondo game. Ha un altro passaggio a vuoto identico a quello del secondo set nel settimo game e per lui il Roland Garros termina qui: 6-3. Dzumhur ora se la vedrà con Carlos Alcaraz.
[12] T. Paul b. M. Fucsovics 4-6 2-6 6-3 7-5 6-4
Tommy Paul non è al massimo della forma, ma riesce comunque a rimontare Marton Fucsovics. L’ungherese si morde le mani per aver fallito l’occasione di servire per il match nel corso del nono gioco del quarto set e non ha dato la spallata giusta al suo avversario nel quinto parziale, quando sul 3-2 in suo favore ha avuto tre occasioni di break. E’ finita 4-6 2-6 6-3 7-5 6-4 in favore di Tommy Paul che ha avuto un problema fisico che lo ha limitato parecchio nel corso del match. L’americano ha passato due set complicati, specie il secondo in cui ha commesso tredici gratuiti e servito il 57% di punti con la prima. Nel terzo, il cambio passo lo segnala proprio la percentuale di prime di Paul: 88% e 90% di punti ottenuta con essa. L’americano dà segnali di vita e accorcia il parziale.
Nel quarto set, il n. 12 del mondo s’incarta nell’ottavo game: di fronte ha giocatore coriaceo che lo mette in difficoltà con una serie di scambi molto prolungati. Fucsovic s’inceppa e dalla gloria passa alla polvere del quinto set. Serve per chiuderla, perde il servizio e a quel punto diventano quattro i giochi consecutivi di Paul: 7-5.
L’americano sembra aver dato la spallata giusta al match quando sale di un break nel terzo gioco, ma Fucsovics infila quattro punti in fila e ottiene il controbreak. Medical time out per Paul per rimettere a posto qualcosina. Deve lottare nel game più lungo del match, il sesto, che gli vale il 3-3. A quel punto è l’ungherese a non avere grande energia. Salva una palla break nel settimo game, ma ne offre tre consecutive nel nono. Paul sfrutta la seconda e va a servire per il match, chiudendo 6-4 con un parziale finale di 12-2. Ora sfiderà Khachanov.