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Reading: Rassegna stampa – Sinner chiude la carriera di Gasquet
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Rassegna stampa

Rassegna stampa – Sinner chiude la carriera di Gasquet

La rassegna stampa di venerdì 30 maggio 2025. Sinner chiude la carriera di Gasquet (Nizegorodcew, Azzolini, Crivelli, Martucci). Cobolli centra la 7a (Sepe). La ribalta per Jasmine, idolo del Roland Garros (Strocchi)

Last updated: 30/05/2025 9:43
By Alessia Gentile Published 30/05/2025
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22 Min Read


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Sinner facile, Gasquet saluta (Alessandro Nizegorodcew, Corriere dello Sport)

Motore in modalità risparmio energetico. Jannik Sinner, senza patemi, è al terzo turno del Roland Garros. Il numero 1 al mondo ha sconfitto Richard Gasquet 6-3 6-0 6-4 senza bisogno di elevare troppo il proprio tennis. «Mi sento abbastanza bene fisicamente – ha raccontato l`azzurro -, anche se non ho ancora disputato partite lunghe; i match romani contro Paul e Alcaraz non sono stati così duri atleticamente. In caso di match faticoso, in cinque set, vedremo come reagirà il mio corpo». […] Sinner parte forte e sale subito 4-1 con due opportunità del 5-1. Gasquet prova a dare tutto se stesso, si riavvicina e sotto 5-3 si procura anche tre palle break per rientrare nel parziale. Quando c`è da giocare un punto importante, però, Jannik si accende e chiude 6-3. Nel secondo Richard paga le fatiche del primo set e cede di schianto 6-0, mentre nel terzo prova a tirar fuori le ultime energie per regalare al pubblico qualche rovescio (meraviglioso) dei suoi. L’ultimo break arriva nel nono gioco, con Sinner che chiude 6-4. Richand Gasquet lascia per l`ultima volta il Philippe Chatrier, a quasi 39 anni è il momento di dire basta. La prima apparizione nel main draw del Roland Garros fu nel 2002, quando Jannik aveva solamente un anno. Il veterano di Beziers, 16 titoli in carriera e 3 semifinali negli Slam, aveva dichiarato di non poter desiderare nulla di meglio che chiudere sullo Chatrier contro il numero 1 del mondo. A fine match è giunta una più che meritata standing ovation. «È stato molto emozionante – ha raccontato Jannik dopo il bellissimo abbraccio con Gasquet -. Richard è una bellissima persona e ha vissuto una grande carriera in quella che è stata l`era più incredibile e difficile della storia del tennis». È arrivato, via sodai, anche il messaggio di Rafael Nadal: «Caro Richard, sin da quando eravamo piccoli abbiamo condiviso così tanti momenti sia in campo che fuori. Centinaia di tornei, città, partite. Durante la tua carriera il tuo talento è stato riconosciuto in tutto il mondo e sono felice che oggi tu possa dire addio al tennis in un posto così speciale». Sinner affronterà al terzo zumo Jiri Lehecka, bravo a imporsi 6-3 3-6 6-1 6-2 su Davidovich Fokina. Il ceco, n. 34 ATP, rappresenterà il primo esame complesso per Jannik, nonostante l`azzurro lo abbia sconfitto in passato tre volte su tre. Lehecka, troppo spesso bloccato in carriera dagli infortuni, è uno dei pochi giocatori del circuito a saper alzare (di molto) il livello quando affronta i top players. «Lehecka sta giocando un buon tennis, ho osservato un po` il suo match prima di scendere in campo. Io devo concentrarmi su di me, sul mio tennis. Se voglio vincere dovrò alzare il livello rispetto ai primi due turni. Sarà una partita interessante, fisica, sarà importante fare le giuste scelte tattiche». […]

Sinner, i brividi dentro (Daniele Azzolini, Tuttosport)

Venti centimetri… Il trofeo sollevato da Nadal, nella giornata del “tributo al vincitore”, era più grande di quello consegnato a Gasquet nella festa dell`addio, evito di dire più grosso per non incappare in spericolati equivoci. Ma copre quattordici Roland Garros vinti, e diecimila magliette color mattone con la scritta “Grazie Rafa” in evidenza, che hanno dipinto tutti i settori del Centrale, e che Rafa non è riuscito a far indossare solo alle nonne, 92 e 94 anni rispettivamente, due eleganti e austere macchie bianche in un mare di colore rosso. Mentre Richie – così chiamano Gasquet gli amici più stretti – di Slam non ne ha vinti manco uno, e infatti le magliette celebrative le indossavano solo i familiari. Se le unità di misura hanno un senso, i quattordici trionfi di Rafa valgono, ognuno, un centimetro e 43 millimetri del trofeo. Pochini. E Rafa potrebbe anche obiettare che al vecchio Richard, prossimo ai 39 anni e già al suo terzo Roland Garros quando lo spagnolo scese in campo vestito da figlio della giungla per vincere la prima volta (era il 2005), per un totale di 22 partecipazioni, che segnano il record del torneo, di feste ne siano state concesse addirittura due. Il che è vero. […] Preoccupato (forse solo un po`, a pensarci bene) per la piega che avrebbe potuto prendere il match, se avesse concesso a Gasquet il palcoscenico, Sinner ha offerto il primo quindici al francese, per la gioia del pubblico, poi non ha lasciato quasi niente. Su quel quindici si sono esauriti tutti i “popporoppò”, le “ola” e le note della Marsigliese, in una cagnara da autentici professionisti del baccanale sportivo. Poi il silenzio, tutti seduti e zitti. Anche Gasquet, che deve aver avuto l`impressione di veder sfilare il match come i treni ad alta velocità dalla panchina di una stazione periferica, quando sfrecciano senza nemmeno rallentare. Ha avuto l`occasione sul 5-3 di recuperare il break che Sinner gli aveva tolto già al terzo gioco, ma non gli sono bastati i tre vantaggi sfuggiti alla guardia dell`italiano. Che infatti se li è ripresi uno a uno, per poi lasciare il francese a zero nella seconda frazione. Il terzo set, all`apparenza più combattuto, è stato il tributo che Sinner ha confezionato per l`addio al tennis di una delle glorie di Francia, che cominciò a frequentare l`impianto alla Porte d`Auteuil quando il numero uno di oggi aveva appena un anno. Quattro a quattro, con Sinner impegnato nei suoi turni di servizio ma in versione allenamento in quelli di Gasquet, poi un break di ordinanza e un intenerito abbraccio tra i due a chiudere la pratica, con le parole d`elogio di Jannik accolte con partecipazione dal pubblico. «Qui nessuno ti dimenticherà mai». E bravo Jannik, che con nonchalance sa essere ormai ragazzo di lotta e di governo, pronto a rispettare l`etichetta così come a battersi e sbattersi con tutto se stesso per ottenere ciò che di utile ritenga opportuno conquistare e subito dopo utilizzare. Per crescere. Per migliorare… «La strada è lunga, le differenze tra i match serali e quelli pomeridiani si fanno sentire, le palle rimbalzano in modo diverso, colpa dell`umidità credo. In questo torneo il meteo ha una sua influenza, ti obbliga a giocare in un modo o in un altro, e le condizioni cambiano rapidamente. Il match con Richard mi ha dato utili indicazioni, ho giocato bene, sono stato attento, il corpo lo sento a posto. Il prossimo vedremo, non so ancora dove e quando lo giocherò. Lehecka è un ragazzo di grandi qualità, ci siamo allenati insieme a Roma, e anche qui prima dell`inizio del torneo». In realtà, è il primo severo ostacolo del suo tabellone. Jannik annuisce. «Contro di lui il torneo entra in una fase
più alta, ha battuto Davidovich e sulla terra rossa non è facile per nessuno. Occorre alzare il livello, gli allenamenti non contano per individuare tutti i pericoli di un match vero e proprio. Io tendo a preferire quelli che giocano molti colpi, ma è utile anche allenarsi con i grandi battitori. Di volta in volta si cerca di scegliere il meglio. Sono un po` raffreddato, non sono stato al top in questi ultimi due giorni, non respiravo benissimo, ma adesso sono migliorato e il tennis viene di conseguenza: cercherò di forzare di più nell`allenamento
». […]

Pianeta rosso (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Alla cerimonia ci si presenta con l`abito migliore, anche a costo di essere più eleganti del festeggiato. E d`altronde il garbo e le buone maniere si misurano dal rispetto mostrato verso chi ti ha invitato. Jannik Sinner onora l`ultima partita in carriera di Richard Gasquet, uno degli eroi di una Francia che non c`è più, come si conviene a un campione senza macchia: giocando come se di fronte non ci fosse l`attuale n. 166 del mondo, con una cilindrata non più adeguata a sostenere la potenza del più forte di tutti, bensì il talento approdato pure al n.7 (nel 2007) che da ragazzino sembrava destinato a regalare mirabilie perfino più di Nadal, suo coetaneo. Non poteva esserci partita – troppa la differenza di peso della palla e di atletismo – e non c`è stata: lo sapeva pure il pubblico, che all`inizio del match, poco dopo le due del pomeriggio, non riempiva ancora lo Chatrier e poi ha tifato per il suo beniamino ma senza il calore dei giorni indimenticabili e con molto rispetto per il formidabile avversario. A Jannik basterà alzare la voce con il servizio (85% di punti con la prima) e aggredire le seconde del francese per chiudere la pratica in meno di due ore, confermandosi giustiziere implacabile dei giocatori di casa negli Slam: ha un record di 18 vittorie e nessuna sconfitta. E a fine match, da gran signore, davanti al microfono in mezzo al campo renderà onore allo sconfitto, lasciandogli quasi subito la scena: «Ero entrato in campo con la testa un po` diversa, ma è stato un momento davvero bello. Ringrazio la gente per essere stata rispettosa, pur in un contesto così speciale. Io e Richard abbiamo un buon rapporto fuori dal campo, e questo è il suo momento». Dietro i lustrini e le emozioni di una giornata particolare, resta comunque un comodo approdo al terzo turno – e non sprecare energie all`inizio dello Slam più faticoso è una mano di poker che conterà nei momenti caldi – e in generale la sensazione di un Sinner in controllo e pronto a dare la prima accelerata: «Nei due giorni di riposo non sono stato benissimo, ho il raffreddore e il naso chiuso, ma per il resto mi sento abbastanza bene. Dal rientro non ho ancora giocato partite lunghe, ma qui il prossimo turno sarà molto più fisico, dovrò fare le scelte giuste per vincere e sarà un passo importante. Finora ho avuto segnali positivi, ed è quello che mi serve». Nessun giocatore nato dopo il 1990 aveva ancora vinto 16 partite consecutive negli Slam, e domani la Volpe Rossa proverà a salire a 17 contro una recente conoscenza, il ceco Lehecka, con cui è avanti 3-0 nei precedenti e che fu il prescelto per il primo allenamento ufficiale a Roma il 5 maggio dopo la fine della squalifica: «A questo punto conta poco essersi allenato tre settimane fa con un giocatore, anche perché era il primo allenamento dopo tanto tempo contro un avversario forte, e le sensazioni non potevano essere le stesse che ho avuto a fine torneo. Contro Lehecka sarà una partita tosta, sta giocando molto bene ed è molto solido, ho dato un`occhiata alla sua partita prima di entrare in campo. Ma credo che la cosa più importante sarà prepararsi al meglio, abbiamo visto che le condizioni possono cambiare, dal freddo al caldo e viceversa. Dovrò sfruttare al meglio il giorno di riposo, aumenterò l`intensità della preparazione. Sulla terra devo provare ad essere aggressivo come sul cemento, a rimanere il giocatore che sono, ma con rotazioni diverse. Ma cambiano soprattutto i movimenti, e devi adattarti. Di sera la palla rimbalza di meno, e bisogna essere più aggressivo, giocare più piatto. Poi di giorno dipende ovviamente se c`è il sole o è nuvoloso, cambia davvero velocemente. Con Lehecka devo comunque alzare il livello se voglio giocare alla pari». […]

Sinner implacabile con l’ultimo Gasquet (Vincenzo Martucci, Il Messaggero)

Amicizia, rispetto, un ex coach (Riccardo Piatti) in comune, e poi tante belle parole davanti all`immenso Philippe Chatrier, colmo di lacrime e commozione, vestito con la T-shirt “Merci Richie”: «Questo è il tuo momento. Congratulazioni per la tua splendida carriera, anche al tuo team e alla tua famiglia. Senza grandi persone attorno non si potrebbe fare una carriera come la tua, tutti si ricorderanno di te dopo il ritiro. Sei stato un gran tennista, con una grande carriera, ma anche una persona straordinaria. Ti auguro il meglio per il futuro». Ma la legge del numero 1 è implacabile: Jannik Sinner domina 6-3 6-0 6-4 Richard Gasquet stoppando con 27 vincenti, 20 gratuiti e l`87% di punti con la prima il francese dal rovescio d`oro al suo Roland Garros numero 22 e anche all`ultimo match della carriera. «Essere tuo avversario e tuo amico è stato un onore», lo saluta l`ex rivale junior, Rafa Nadal mentre il Profeta dai capelli rossi è già sotto la doccia dopo le due ore in campo senza sprecare energie per autopromuoversi al terzo turno contro il muscolare Jiri Lehecka (precedenti 3-0). A 23 anni, Jannik fotografa il Rinascimento del tennis italiano, forte di qualità, di quantità e pure di gioventù. Il coetaneo Flavio Cobolli si aggiudica il delicato derby, dopo più sconfitte che vittorie contro il 24enne Matteo Arnaldi, toccando per la prima volta il terzo turno al Roland Garros (contro il finalista uscente, Sascha Zverev) e firmando il successo numero 500 di un azzurro sulla magica terra del torneo. […] Oggi primo test delicato per Lorenzo Musetti contro il solido terraiolo Mariano Navone (l`anno scorso al Roland Garros olimpico il talento di Carrara ha avuto la meglio sul resiliente argentino) e derby di mancini fra la sorpresa Matteo Gigante – il castigatore di Tsitsipas – e bum-bum Shelton: il mago del rovescio stregherà la potenza dell`americano? Con Jasmine Paolini davanti all`enigma Starodubtseva.

Cobolli centra la 7a, adesso c’è Zverev (Antonio Sepe, Corriere dello Sport)

Prosegue lo splendido momento di forma di Flavio Cobolli, che dopo il titolo ottenuto la scorsa settimana nell`ATP 500 di Amburgo si è regalato per la prima volta in carriera il terzo turno al Roland Garros. Dopo il successo all`esordio contro Cilic, l`azzurro ha superato il connazionale Matteo Arnaidi con il punteggio di 6-3 6-3 6-7 6-1. Un derby non è mai una partita come le altre perché comporta difficoltà emotive extra; inoltre i precedenti tra Cobolli e Arnaldi erano stati tutti piuttosto equilibrati. A Parigi invece non c`è stata storia e a trionfare è stato Flavio dopo tre ore e 11 minuti, nonostante avesse avuto l`opportunità di chiuderla anche in tre set. «Spesso non vado bene nei derby, ma mi ero detto che volevo assolutamente vincere e ho cercato in ogni modo di farlo. La chiave è stata nei suoi game di servizio: mi sentivo di poterlo breakkare sempre» ha raccontato. Superiore nel primo set, chiuso con un parziale di 4 giochi a 0, Cobolli è stato bravo ad avere la meglio anche in una rocambolesca seconda frazione, caratterizzata da ben 7 break su 9 game. La partita sembrava definitivamente nelle sue mani quando si è portato avanti nel terzo, ma sul 3-2 30-0 ha sbagliato un comodo smash e ha rimesso in partita l`avversario. Le chance non sono mancate perché ha poi servito sul 5-4 e si è procurato un match point nel tie-break, tuttavia il set è finito nelle mani di Arnaldi, che già pregustava la seconda rimonta da 0-2 dopo quella contro Auger-Aliassime. Proprio le energie spese nella sfida precedente però si sono fatte sentire e nel quarto set non c`è stata storia. […] Salito virtualmente al numero 25 del ranking, Cobolli non vuole porsi limiti e andrà a caccia dell`ottavo successo consecutivo nel prossimo match, quello di terzo turno contro Zverev. Finalista a Parigi lo scorso anno, il tedesco è sicuramente più abituato a giocare certi incontri e partirà favorito. Per Flavio, però, non si prospetta un impegno proibitivo anche considerando i tanti alti e bassi di Sascha nel 2025: «Zverev è un giocatore molto forte, ma ho le mie cartucce e me le giocherò con serenità e divertimento». Tra i due non c`è alcun precedente.[…]

La ribalta per Jasmine, idolo del Roland Garros (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

Jasmine Paolini può gustarsi di nuovo la speciale atmosfera dello stadio Philippe Chatrier, dove mercoledì ha sconfitto l`australiana Ajla Tomljanovic e lo scorso anno ha vissuto emozioni indimenticabili. Del resto, il pubblico francese (e non solo) ama il tennis e la solarità dell`azzurra, n.4 del mondo, e gli organizzatori del Roland Garros lo tengono presente. Così oggi, nel terzo incontro dalle 12 (apre il cartellone Sabalenka-Danilovic) sul Centrale da 15mila posti, la finalista della passata edizione trova per la prima volta in carriera dall`altra parte della rete la 25enne ucraina Yuliia Starodubtseva (n.81 Wta), ripescata come lucky loser e capace di spingersi al 3° turno eliminando la tedesca Korpatsch e soprattutto la russa Potapova. Un incrocio che vale l`accesso agli ottavi e quindi la possibilità di giungere di nuovo alla seconda settimana dello Slam su terra per la 29enne di Bagni di Lucca. Proprio alla toscana si affida l`Italtennis in rosa dopo l`uscita di scena al 2° turno di Elisabetta Cocciaretto (n.89), che si è vista sbarrare la strada dalla russa Ekaterina Alexandrova, n.20 del ranking (6-1 6-3 in un`ora e 12), in precedenza vincitrice su Lucia Bronzetti. Per la 24enne di Fermo, scesa in campo con la coscia sinistra abbondantemente fasciata e poi sul 3-4 del secondo set sottoposta a trattamento medico
per un problema alla parte bassa della schiena, a referto 8 vincenti e 21 gratuiti […]. Alla marchigiana la mancata conferma degli ottavi raggiunti 12 mesi fa costerà l`uscita dalle top 100 (virtualmente è n.119). Prosegue invece la marcia all`ombra della Tour Eiffel di Coco Gauff, n.2 della classifica e del seeding, finalista su questi campi nel 2022: la 21enne di Atlanta, stoppata da Paolini nell`ultimo atto a Roma, ha superato 6-2 6-4 la qualificata Tereza Valentova e affronterà l`altra ceca Marie Bouzkova. […]


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