Madison Keys è stata sconfitta nei quarti di finale del Roland Garros da Coco Gauff, che si è qualificata alle seminali del secondo slam stagionale dopo aver eliminato la campionessa dell’Australian Open con il punteggio di 6-7(6) 6-4 6-1. Nel corso della conferenza stampa post-partita Keys ha raccontato la sua versione del match, concentrandosi in particolare sulle condizioni di gioco – rallentate dalla chiusura del tetto – e sui momenti decisivi della sfida.
Domanda: Ovviamente non è il risultato che ti auguravi oggi, ma arrivare ai quarti di finale del Roland Garros rappresenta un grande traguardo. Come valuti il tuo torneo?
Keys: “Sì, penso ci siano molte cose di cui essere orgogliosa. Non ho disputato una stagione perfetta sulla terra battuta, quindi arrivare qui e giocare tante partite a questo livello credo sia un grande risultato. È qualcosa che porterò con me anche sull’erba”
D: Parli spesso del fatto che se giochi il tuo tennis e perdi va comunque bene così. È quello che hai provato oggi uscendo dal campo? Hai dato tutto quello che avevi o hai qualche rimpianto?
Keys: “Non ho grandi rimpianti. Non credo di aver giocato al livello che avrei voluto ma non rimpiango di non averci provato o di aver fatto scelte sbagliate. Semplicemente, quello che volevo fare e il livello che ho effettivamente espresso oggi non erano in sintonia”
D: Quanto ti ha influenzato, se ti ha influenzato, il fatto che il tetto fosse chiuso e che facesse freddo?
Keys: “Sono state condizioni decisamente diverse dal solito, con il tetto chiuso il campo sembrava più lento e ovviamente faceva freddo e pioveva. Avrei di gran lunga preferito il caldo, con la palla che rimbalzava più alta. Penso che condizioni di oggi purtroppo favoriscano Coco, rendendola ancora più difficile da battere”
D: L’altro giorno hai detto che, soprattutto sulla terra, Coco ti costringe a fare un milione di vincenti per conquistare un punto. Quanto ha influito questo oggi sul tuo modo di giocare?
Keys: “Penso che la lentezza del campo, unita al fatto che lei copra così bene il campo, abbia messo un po’ di pressione su di me per cercare di forzare un po’ di più i colpi, magari, a volte, troppo presto. Ho avuto un po’ di fretta, ci sono stati anche molti punti in cui, contro un’altra giocatrice, avrei vinto il punto, ma con lei dovevo ricominciare ricominciare spesso da capo”
D: Cosa ti immagini per il futuro di Coco? È già numero 2 del mondo, ha vinto uno Slam. Dove pensi che possa arrivare?
Keys: “Immagino che continuerà sul percorso che ha già intrapreso. Ha già vinto uno Slam ed è numero 2 del mondo. È anche molto giovane, quindi penso che continuerà a fare bene come sta facendo”
D: Verso la fine del secondo set, da 4 pari in poi, ha cambiato qualcosa nel suo gioco?
Keys: “Credo abbia iniziato a pulire un po’ di più il suo gioco, non mi ha più regalato punti facili. E io oltretutto ho iniziato a sbagliare un po’ di più. In quel momento ho percepito che stavo perdendo l’inerzia e da lì lei ha preso il controllo” del match
D: Come sarà la tua transizione sull’erba? Come ti adatti a una superficie così diversa?
Keys: “Adattarsi, forse, è una parola grossa. La stagione tennistica non ti permette davvero di adattarti con calma a nessun tipo di condizione di gioco. Domani parto per Londra e verosimilmente venerdì farò già il primo allenamento sull’erba. Questa è la realtà del nostro sport. In generale mi sono sempre sentita abbastanza a mio agio sull’erba, quindi penso che i primi giorni sarò un po’ più indolenzita, visto che la palla è più bassa e ci vuole più lavoro per muoversi sul campo. Alcuni hanno difficoltà perché sull’erba bisogna fare passi più grandi e decisi, ma a me è sempre sembrata una transizione tutto sommato facile. È una superficie che premia chi ha un servizio potente e chi colpisce forte: di conseguenza mi sono sempre sentita a mio agio”