Parigi è il primo banco di prova. Con la nuova stagione, TNT Sports debutta ufficialmente nella copertura di uno Slam, e lo fa scegliendo la terra rossa di Bois de Boulogne per iniziare una rivoluzione che si annuncia ambiziosa, globale, transatlantica. Dopo aver rilevato i diritti televisivi di Eurosport nel Regno Unito e dopo aver strappato al gruppo Disney l’esclusiva USA per il Roland Garros, il network appartenente a Warner Bros. Discovery si è presentato a Parigi con un chiaro obiettivo: alzare l’asticella della produzione tennistica a un livello mai visto prima.
“Non volevamo limitarci a una copertura standard, volevamo ridefinire come si racconta il tennis in TV,” ha dichiarato Scott Young, vicepresidente senior della produzione per WBD Sports Europe, in un’intervista rilasciata a Sam Carp, inviato di SportsPro.com. “La nostra ambizione è portare il pubblico dentro il torneo, non solo davanti allo schermo. Per questo abbiamo costruito il Taj Mahal della trasmissione tennistica.” “Ci siamo resi conto, con le Olimpiadi, di quanto sia immersiva una copertura se ben fatta,” spiega Young. “Il pubblico vuole vedere ogni istante, ovunque, quando vuole. E noi glielo stiamo dando.”
“Il pubblico non si accontenta più di vedere solo il centrale,” spiega Young. “Vuole scegliere, vuole guardare quando e dove preferisce. E noi glielo diamo.”
Due studi, due pubblici e un’unica visione
Lo sforzo produttivo si è concretizzato con la realizzazione di due studi televisivi gemelli nel cuore del Roland Garros: uno per il pubblico americano, l’altro per quello britannico. Entrambi affacciati sui campi, integrati nella struttura del torneo, con finestre che si aprono sul flusso del pubblico e su quello dei giocatori. Interviste live, analisi tecniche, momenti rubati dietro le quinte: tutto in diretta, tutto condiviso.
“Non si tratta solo di tennis,” spiega Craig Barry, chief content officer di TNT negli Stati Uniti. “È un’esperienza visiva e narrativa. Vogliamo unire la qualità del contenuto sportivo con l’intrattenimento premium. Il tennis merita questo tipo di trattamento.”
La copertura TNT per il Regno Unito prevede uno studio pre-partita di mezz’ora, analisi a metà giornata, una fascia serale prima del match di cartello, e aggiornamenti costanti sui canali digitali. Negli USA, il punto forte è The Rally at Roland-Garros, un programma in stile NFL Red Zone condotto da John e Patrick McEnroe su TruTV, che salta da un campo all’altro per mostrare i momenti salienti in tempo reale.
Tra le innovazioni più audaci, TNT ha ottenuto dalla Federazione francese la possibilità di intervistare i coach dei giocatori durante i cambi campo. Una prima volta a Parigi. “Non vogliamo forzare nulla, ma testare i limiti di ciò che è possibile,” dice Barry. “Se il pubblico risponde positivamente, espanderemo il formato”.
Tutto nasce da una strategia: esportare la cultura sportiva americana – dinamica, coinvolgente, quasi teatrale – su un terreno tradizionalmente più sobrio come quello europeo. “È un equilibrio delicato,” ammette Young. “Non vogliamo snaturare il torneo, ma vogliamo arricchirlo.”
Un cast da Hall of Fame e una strategia olimpica
Il team TNT mescola mostri sacri a volti freschi: Chris Evert, Boris Becker, Mats Wilander, ma anche Sloane Stephens, Sam Querrey, Chris Eubanks, Laura Robson. Il risultato è una narrazione multilivello, che unisce la profondità tecnica di chi ha vinto Slam e la freschezza di chi fino a ieri era in campo.
“Mi piace la combinazione,” racconta Evert a SportBusiness.com. “Io porto il contesto storico, ma loro hanno il polso del circuito attuale. È un mix che funziona, e il pubblico lo sente”.
Tutto è pensato per essere condiviso: dagli highlights alle clip virali, ogni contenuto viene spinto su TikTok, Instagram, YouTube. In parallelo, Warner Bros. Discovery ha attivato i suoi brand digitali – House of Highlights e Bleacher Report – direttamente nel villaggio del torneo.
La filosofia produttiva è figlia di un’esperienza precedente: le Olimpiadi. Proprio come per i Giochi, Warner mette a disposizione ogni singolo match, da ogni campo, su Max (in USA e buona parte d’Europa) e Discovery+ (in Germania, Regno Unito, Italia e Austria). Alla fine del torneo, saranno oltre 900 le partite prodotte. In parallelo al broadcast televisivo, TNT e Eurosport spingono fortissimo anche sul digitale: clip virali, highlights, video emozionali. House of Highlights e Bleacher Report, anch’essi parte del gruppo, hanno studi propri nel villaggio. L’idea è quella di replicare il modello olimpico: copertura totale, ogni punto trasmesso su Max (in USA ed Europa) o Discovery+ (in Germania, Italia, Austria e Regno Unito), con oltre 900 match prodotti entro la fine del torneo.
Il futuro parte da Parigi per espandersi
Secondo dati anticipati da The Athletic, la copertura USA di TNT ha raggiunto una media di 292.000 spettatori. Ma per i vertici di Warner Bros. Discovery il dato grezzo conta meno dell’impatto nel tempo: fidelizzazione, abbonamenti, integrazione cross-platform.
“Siamo solo all’inizio,” dice Barry. “Il Roland Garros è la nostra vetrina. Ma vogliamo essere presenti su tutti i tornei che contano, in ogni angolo del mondo”.
Dal Taj Mahal del tennis, dunque, parte un segnale chiaro. La rivoluzione non è fatta (solo) di punti e rovesci lungolinea, ma di come quei punti vengono raccontati. E chi ha accesso alla storia, oggi, vuole essere parte del racconto, non soltanto più un semplice spettatore. Un discorso chiaro, che va in controtendenza con i tanti discorsi sul tennis in chiaro in tv.