Dal nostro inviato ad Umago
Al termine del combattuto e vittorioso quarto di finale contro il 19enne talento croato Dino Prizmic, prima della conferenza stampa in inglese, abbiamo avuto modo di parlare nuovamente in esclusiva con Luciano Darderi.
Congratulazioni. Partita durissima. Lui ha giocato benissimo il primo set, ma poi sei riuscito a venirne a capo.
“Sì, giocare con un giocatore locale non è mai facile. Lui è giovane, la pressione era dalla mia parte. Non sono partito bene ma poi dopo sono rientrato in partita.“
Ti sei ritrovato a partire dal secondo set, ma poi soprattutto nel parziale decisivo sei stato superiore.
“Direi che la differenza l’ho fatta per come ho giocato nei momenti importanti. Sulle palle break, nei momenti importanti – come il passante sul 4-2 nel terzo (era palla break a favore di Prizmic, ndr) – mi sono sentito sicuro, ero sicuro del mio gioco.“
Una curiosità, hai avuto qualche discussione con il pubblico, ma anche un simpatico siparietto con i tifosi italiani.
“Beh, sì, c’è stata un po’ di tensione. Ovviamente il tifo contro con luì che è di qua è normale. Però sì, alla fine c’erano anche un po’ di italiani e mi hanno aiutato tanto. Spero lo facciano anche in semifinale.”
Dove incontri Ugo Carabelli. Come hai detto dopo il match, è un tuo amico e vi conoscete bene (4-3 i precedenti, tutti a livello Challenger e ITF, a favore di Darderi ndr). Siete entrambi in un ottimo periodo di forma, può contare qualcosa – magari a livello mentale – il fatto che che tu abbia vinto le ultime sfide, anche se avete giocato l’ultima volta nel 2024.
“Penso di no, è passato un anno. Sinceramente, sarà un’altra partita, ogni partita è diversa.”
Hai già pensato a come affrontarlo?
“Non ne ho parlato ancora parlato con il team. E siccome è passato un po’ di tempo dall’ultima volta e i giocatori cambiano, vedremo domani mattina (oggi, ndr) in allenamento come la impostiamo.“