H. Gaston b. M. Bellucci 3-6 6-4 2-0 rit.

Mattia Bellucci torna in campo dopo l’ottimo terzo turno raggiunto a Wimbledon ma, dopo un avvio promettente, è costretto al ritiro nel terzo game della partita finale contro il n. 16 ATP Hugo Gaston, sul punteggio di 3-6 6-4 2-0 dopo un’ora e 55 minuti.
Verosimilmente un problema di crampi alle gambe per Mattia in questo primo turno del National Bank Open Presented by Rogers, il Masters 1000 di Toronto, che offriva un confronto atipico non solo tra due mancini ma tra i più “bassi” del Tour (175 cm di altezza per l’azzurro, due più del francese).
Nel primo set Bellucci, n. 72 del ranking, è stato il giocatore più propositivo: dotato di una palla più pesante e spesso con i piedi dentro il campo, ha messo a segno un numero decisamente maggiore di vincenti, punito le incursioni a rete dell’avversario, mostrandosi superiore anche sul piano del tocco, terreno preferito del classe 2000 di Tolosa, davvero troppo falloso. D’altronde Gaston non sta attraversando un gran periodo di forma: 6-13 il suo bilancio ATP del 2025 prima di questo match e una classifica in discesa per lui, tre anni fa arrivato al n. 58. Poca continuità per l’azzurro però nel secondo set, sempre meno aiutato dalla prima di servizio (una su tre in campo), mentre alla ripresa dopo il toilet break sono diventati evidenti i problemi negli spostamenti e il ritiro è giunto dopo 10 punti ceduti consecutivamente.
Primo set – Bellucci superiore, poco da da fare per Gaston
Mattia sceglie di rispondere e strappa subito la battuta a un avversario falloso. Gaston fatica a trovare soluzioni efficaci davanti all’aggressività dell’azzurro, i suoi serve&volley vengono rispediti al mittente e Bellucci vola 4-0. Hugo muove il punteggio, trova un po’ di spinta, recupera un break e si fa sotto pericolosamente.
Nulla di meglio, in questi casi, che tenere a zero il servizio e così fa Mattia, che poi chiude il parziale direttamente in risposta, al terzo set point in un lungo nono game durante il quale la grafica certifica l’impressione: 44% dei colpi all’interno della linea di fondo per Bellucci contro il 26% di Hugo. 10 vincenti e 14 unforced per l’azzurro, 4-18 per il bleu.
Secondo set – Mattia rimedia a un primo passaggio a vuoto ma non al secondo
Hugo salva due volte il proprio servizio nel secondo gioco, mentre Bellucci si inguaia in quello successivo con due doppi falli consecutivi; rimedia la palla break volleando dietro la seconda battuta, che però mette di nuovo fuori bersaglio sul vantaggio esterno. Gaston ringrazia e conferma l’allungo, 3-1. Il passaggio a vuoto del 2001 di Busto Arsizio si esaurisce in fretta e il pessimo tentativo di drop shot ad aprire il sesto game dà il la al rientro di Mattia, 3 pari.
La continuità torna però a fare difetto a Bellucci, che reagisce troppo negativamente al bel passante bimane castigatore di una volée troppo pulita e cede malamente i due punti successivi, soprattutto il secondo dopo essersi guadagnato una palla comoda. Manda così Gaston sul 5-4 che pareggia il conto sei set senza trovare sufficiente resistenza.
Più falloso Bellucci in questo parziale in cui ha messo il 35% di prime in campo (39% nel primo set), con Gaston che si attesta su un non certo fenomenale 49%. Se nel primo parziale a fare la differenza erano stati gli scambi brevi, ora c’è un notevole 7-1 Francia in quelli sopra gli otto colpi.
Terzo set – Bellucci fermo sulle gambe, arriva il ritiro
Toilet break per entrambi e si ricomincia. Mattia non è dell’umore migliore e soprattutto appare decisamente limitato negli spostamenti, salva quattro palle break ma non la quinta e parte in salita. Gaston conferma agevolmente anche perché Bellucci gioca pressoché da fermo – sembrano crampi alle gambe – e, dopo i primi due punti del terzo game, decide di ritirarsi. Davvero un peccato perché l’avversario era alla sua portata, ma al secondo turno contro Andrey Rublev va Gaston.