Nel circuito Challenger settimana interlocutoria per gli italiani, con Vasamì e Basile impegnati a Karlovac (Croazia) in Summer Cup, e Cinà che sta rifinendo la preparazione in vista delle qualificazioni per lo Slam americano (sarà in gara la prossima settimana al Challenger di Grodzisk). A tenere alto il tricolore tocca così al loro fratello maggiore Francesco Maestrelli (sembrano passati pochi giorni da quando diede l’esame di maturità, e invece ha già 22 anni) in quel di Oporto. Sul cemento del Challenger 100 portoghese l’azzurro raggiunge i quarti di finale faticando all’esordio contro il padrone di casa Tiago Torres (in classifica fuori dai primi 1000) e poi passeggiando contro il ben più forte britannico George Loffhagen (n.235) che al primo turno aveva eliminato il nostro Zeppieri proveniente dalle qualificazioni. Nei quarti si prospetta interessante la sfida col francese Antoine Escoffier (n.303). Fuori invece nelle qualificazioni Luca Potenza e Leonardo Rossi.
Al Challenger 75 di Hagen (Germania, terra battuta) nessuno dei cinque italiani presenti ha fatto molta strada. Il migliore, se così si può dire, è stato Marco Cecchinato che è arrivato al secondo turno, dove è stato eliminato con un secco 6-1 6-4 dal classe2003 svizzero Jerome Kym(n.191 ATP). Subito fuori Lorenzo Giustino che lotta duramente contro il britannico Jan Choinski (n.151) prima di cedere col punteggio di 4-6 6-3 7-6(1). Non superano le qualificazioni Filippo Romano, Lorenzo Bocchi e Facundo Juarez.
La vera sorpresa della settimana ce la regala il 23enne Alexandr Binda che al Challenger 50 di Astana (Kazakistan, cemento) raggiunge i quarti con merito e con un pizzico di fortuna. Il nativo di Lecco, di padre italiano e madre russa, prima approfitta del ritiro di Biryukov (quando comunque era avanti di un set) e poi prevale in una sfida durissima (6-2 5-7 6-4) contro il polacco Olaf Pieczkowski (n.477). Chissà che Alexandr non stia facendo un pensierino ad arricchire una bacheca dove fanno già bella mostra tre titoli ITF. La prima risposta ce la darà la sfida dei quarti contro l’indiano Karan Singh, un match dal pronostico incerto tra due avversari divisi in classifica da poche posizioni (entrambi subito dopo il n.400).
Si giocava anche a Liberec, in Repubblica Ceca,(Challenger 75, terra battuta) dove il solo Stefano Travaglia riesce a superare un turno, a spese di Alex Molcan, per poi essere fermato dal peruviano Gonzalo Bueno con un brutale 6-0 6-2. Ancor peggio è andata a Jacopo Berrettini (fuori in tre set contro il 17enne talento emergente Dedura Palomero) e a Raul Brancaccio (anche lui in tre set contro un Gueymard Wayenburg caldissimo dopo la finale della scorsa settimana a Tampere).