Coco Gauff non traballa all’esordio del Cincinnati Open. La statunitense si impone per 6-3 6-2 su Wang Xinyu e avanza al terzo turno, dove avrà l’occasione di prendersi la rivincita su Dayana Yastremska, che l’aveva eliminata al primo turno di Wimbledon.
D: Coco, congratulazioni. Prima vittoria qui quest’anno. Puoi dirci cosa ne pensi del match di oggi e delle condizioni in campo?
COCO GAUFF: “Sono molto contenta di come sono riuscita a gestire la partita dopo i primi due game. Le condizioni qui sono sempre veloci, ma penso che il Campo Centrale sia un po’ più rapido rispetto ai campi di allenamento. E poi fa sempre caldo, quindi niente di nuovo, sono solo felice di aver fatto meglio rispetto all’anno scorso. Avevo perso all’esordio, quindi sono contenta di aver fatto un passo avanti”
D: Adoriamo gli outfit di Miu Miu. Ora che siamo al terzo di tutta la collezione: qual è stato il tuo preferito? Cosa pensi di questa collaborazione? E se potessi scegliere uno stilista per una futura collezione, chi sceglieresti?
COCO GAUFF: “Bella domanda. Penso che quello di Berlino sia stato il mio preferito, perché mi faceva sentire davvero carina. Quel verde stava davvero bene sull’erba. Per quanto riguarda un futuro stilista anche questa è una bella domanda. Penso che qualcosa con Telfar potrebbe essere interessante, anche perché è un brand fondato da un designer afro-americano e fanno già anche un po’ di abbigliamento sportivo. Quindi credo che sarebbe una collaborazione carina”
D: Tu e Aryna siete le uniche giocatrici che non parteciperanno al doppio misto dello US Open, il che è un po’ ironico, visto che siete le uniche giocatrici tra le prime cinque — scusa, siete le uniche tra i top cinque di entrambi i circuiti — ad aver vinto uno Slam di doppio. Sono solo curioso di sapere perché hai deciso di non partecipare e cosa ne pensi.
COCO GAUFF: “Per quanto mi riguarda, è semplicemente perché so che la settimana prima dello US Open è già pienissima per gli impegni con gli sponsor e sarebbe stata un’altra cosa in più da aggiungere. E poi io sono molto competitiva, quindi se avessi perso, non sarei stata felice. Quindi non volevo sprecare energie mentali, considerando anche tutto quello che ho con gli sponsor durante la settimana prima e sapendo che il doppio misto finisce di lunedì e poi potenzialmente dovrei giocare il singolare martedì. Avrei dovuto giocare martedì. Quindi sapevo che, a livello di programmazione, non avrebbe funzionato per me. Ma penso che sia una cosa bella e penso che sarà entusiasmante, saranno due giorni interessanti. Non lo escludo per il futuro. È solo che pianifico le settimane con gli sponsor con un anno di anticipo, a volte anche un anno e mezzo, e quando è venuta fuori questa cosa, ero già impegnata”
D: Alcuni giocatori sono considerati grandi ribattitori perché la risposta è così potente e travolgente che fanno subito punto. Altri, invece, hanno un’alta percentuale di break e sono molto costanti nelle risposte. Dal tuo punto di vista, qual è il motivo per cui sei così brava a rispondere?
COCO GAUFF: “Direi la seconda opzione. Penso di sapere semplicemente come colpire profondo. Ho sempre avuto la sensazione che in realtà la risposta fosse una delle parti più deboli del mio gioco quando ho iniziato, quindi ci ho lavorato molto. Credo che sapere riconoscere certi schemi, cercare di mandare la palla profonda e anche capire quando attaccare sia fondamentale. Tipo oggi, ho fatto un vincente di risposta lungolinea, giusto per mandare un messaggio: forse non puoi sempre servire a uscire senza conseguenze. Ma allo stesso tempo si deve saper gestire le situazioni. Tipo sul 30 pari, non vado sempre all’attacco, anche se a volte succede. A volte faccio dei vincenti per caso, non sempre è tutto pianificato. Semplicemente succede così. Ma in generale, non cerco sempre la riga o il vincente. So quando farlo e quando no. Direi che è una questione di sensazioni e istinto. Non è qualcosa che mi sia mai stato insegnato davvero. Quando perdi abbastanza in un certo modo, impari a fare l’opposto”
D: Coco, all’inizio di questa settimana, quando abbiamo parlato con te, eri appena arrivata dal Canada e non avevi avuto molto tempo per vedere cosa c’era qui intorno. Ora che ci sei da un paio di giorni, cosa ne pensi di tutti i cambiamenti?
COCO GAUFF: “È stato davvero bello. Quando ho parlato con voi l’ultima volta, ero appena scesa dall’auto ed ero andata direttamente in sala stampa. Ora invece ho avuto modo di esplorare un po’. L’ho detto anche su Tennis Channel: la mia cosa preferita è il cibo illimitato. C’era anche prima, ma avere cose come le acai bowl, i frullati e tutto il resto è stato fantastico. Ma anche solo gli spazi e le strutture qui sono davvero ottimi, tipo avere luoghi dove poter stare da soli. Spesso nei tornei ci si vede continuamente tra giocatori, si può essere sovra stimolati con tutto quello che ti gira intorno. Ma se vuoi stare con la gente, puoi andare nell’area ristorante e chiacchierare. Se invece vuoi stare da solo, ci sono tanti posti negli spogliatoi o in giro dove puoi rilassarti. E poi c’è il padel e altre attività divertenti da fare mentre aspetti o ti rilassi. Penso che sia fantastico avere tutto questo e anche per quanto riguarda i campi d’allenamento, non ho avuto nessun problema a trovare spazi o orari per allenarmi. Quindi complimenti davvero al torneo e a chi ha investito in questo evento, perché significa molto per noi giocatori e spero che anche i fan lo apprezzino”
D: La tua prossima avversaria è quella che, in un certo senso, ti ha rovinato Wimbledon. Hai voglia di rivincita o non è qualcosa che ti motiva? Per te è più una questione di concentrarti sul tuo gioco?
COCO GAUFF: “Non penso mai al tennis in termini di “vendetta”. All’inizio la vedevo così, ma ho giocato troppe volte contro così tante persone per avere sempre una mentalità di rivincita. Per me è più un’occasione per capire a che punto è il mio gioco. Quella partita a Wimbledon è stata una sconfitta difficile per me e penso di non averla affrontata nel modo giusto. Dayana è sempre un’avversaria complicata per me. Colpisce la palla benissimo, può tirare vincenti da qualsiasi parte del campo. Sarà un test difficile, soprattutto doverla affrontare di nuovo. Ma penso di aver avuto più tempo per lavorare su certi aspetti durante la stagione sul cemento, che sicuramente è una superficie migliore per me rispetto all’erba. Sarà una partita tosta, ma non vedo l’ora e spero di fare meglio rispetto a Wimbledon”
