Proseguono senza sorprese gli incontri di primo turno del tabellone maschile a Flushing Meadows.
[2] C. Alcaraz b. R. Opelka 6-4 7-5 6-4
Esordio con vittoria per Carlos Alcaraz, atteso alla prova sempre infida che risponde al nome di Reilly Opelka. Lo spagnolo sconfigge il numero 67 ATP in tre set, con il punteggio di 6-4 7-5 6-4 e al secondo turno se la vedrĂ con Mattia Bellucci.
La partita â e inevitabilmente il racconto che ne facciamo â si svolge per lunghi tratti nei turni di battuta di Opelka, che in risposta per un set non raccoglie neppure un punto. In una giornata in cui il servizio poderoso dello statunitense funziona a fasi alterne, il numero 2 del mondo è bravo a capitalizzare al massimo le chance che si guadagna, evitando anche di complicarsi la vita.
Il match
Come era ampiamente preventivabile, lâandamento della partita dipende dalla battuta di Opelka. Le sue percentuali devono essere assai elevate se vuole fare match alla pari con Alcaraz. E ciò appare da subito evidente nel game inaugurale, quando lo statunitense è costretto a fronteggiare la prima palla break. Risolve con la combinazione servizio e diritto, ma Carlos riesce a rispondere con continuitĂ alla prima di servizio, provocando scompiglio nel gioco del suo avversario. Opelka si difende come può, cercando di abbreviare gli scambi e verticalizzando il gioco, quando può colpire da fermo. Il set si decide nel quinto game quando fioccano, per il numero 2 del mondo cinque break point. Ad aiutare il 27enne del Michigan è il solito servizio, benchĂŠ in questo incontro funzioni solamente a intermittenza. Alla quinta chance, però, il campione di Murcia propizia lâerrore di diritto di Reilly e si porta avanti, con un grande vantaggio viste le difficoltĂ dellâamericano in risposta â alla fine del parziale il bottino di punti raccolti nei turni di battuta di Alcaraz è 0. A testimonianza del rendimento incerto del colpo su cui fonda tutto il suo tennis, il numero 67 ATP cancella due palle del doppio break, ma deve comunque cedere per 6-4.
Nel secondo set arriva, sullâ1-0, salutato dallâovazione del pubblico, il primo 15 in risposta di Opelka, grazie a un errore gratuito di Alcaraz. Sicuramente lo statunitense ha messo a posto qualcosa nel suo tennis e, anche nei turni di servizio di Carlos, riesce a raccogliere qualche punto in piĂš. Nel sesto gioco si procura addirittura due palle break. Anzi, Alcaraz gliele procura commettendo due doppi falli consecutivi. Il campione, però, viene fuori nei momenti critici: con altrettante accelerazioni vincenti rimette in paritĂ il game. Ma non solo. Il fuoriclasse capisce pure quando è ora di affondare: nellâ11esimo gioco si conquista tre palle break consecutive. Gli basta la prima per andare a servire per il secondo set.
Nella seconda frazione alcune disattenzioni da parte del numero 2 del mondo sono emerse e nel terzo parziale rischia qualcosa di troppo quando nel secondo gioco perde quattro punti consecutivi: da 40-0, regala una palla break con un doppio fallo. Ne esce ancora una volta in grande stile, ma non può permettersi cali di intensitĂ se vuol far filare la partita senza intoppi. Sul 4 pari Alcaraz torna ad accendersi: sotto 30-0 tira fuori il colpo della giornata, ovvero un passante in allungo di diritto di puro polso, che gli consente di innescare la rimonta. Arriva cosĂŹ la prima palla break del set, che Opelka annulla con una prima di servizio. Poco dopo ce nâè unâaltra e il servizio da fedele allato si tramuta in peggior nemico. Reilly cede la battuta con un doppio fallo, spedendo lo spagnolo a servire per archiviare la pratica.
[15] A. Rublev b. D. Prizmic 6-4 6-4 6-4
In due ore di gioco, Andrey Rublev piega con un triplo 6-4 il giovane qualificato croato Dino Prizmic, numero 124 ATP, e avanza al secondo turno. Il russo propone una buona versione di se stesso, dando continuitĂ alle performance delle ultime settimane. Da fondocampo è implacabile: riesce a sprigionare tutta la sua potenza, non lasciando scampo a Prizmic, il quale, tuttavia, riesce a reggere il ritmo e la pesantezza dei colpi del suo avversario. Sicuramente il 20enne di Spalato paga lâinesperienza; ogni qualvolta si ritrova a fronteggiare una palla break non riesce a difendere i propri turni.
Nel primo set fatale a Dino è il game inaugurale, in cui cede immediatamente la battuta, mentre nel secondo e nel terzo parziale il break arriva nel terzo gioco. La prova al servizio di Rublev è di quelle solide. Pur servendo solamente il 47% di prime, concede solamente tre palle break al suo avversario, tutte concentrate nel decimo game della seconda frazione, quando batte per portarsi sul 2-0. Insomma, Andrey supera indenne anche lâunico momento di difficoltĂ della sua partita e, nonostante i tentativi di Prizmic di prolungare la propria permanenza nel torneo, chiude al terzo match point con una volĂŠe di diritto. Al prossimo turno sfida la wild card di casa Tristan Boyer.
[9] K. Khachanov b. N. Basavareddy 6-7(5) 6-3 7-5 6-1
Karen Khachanov avanza al secondo turno dopo 3 ore e 12 minuti. Il russo si impone sulla wild card statunitense Nishesh Basavareddy, numero 104 del mondo, con il punteggio di 6-7(5) 6-3 7-5 6-1 e affronterĂ il polacco Majchrzak, la sorpresa di Wimbledon, fermato agli ottavi di finale proprio dal russo.
Per la nona testa di serie non è stata una partita semplice. Il 20enne di Newport onora con una buona prova la wild card ricevuta e per tre set impegna un giocatore tra i primi 10 del mondo, portandosi addirittura in vantaggio.
Nel primo set una partenza con il freno a mano tirato di Basavareddy consente a Khachanov di andare subito avanti di un break. Poi, però, lo statunitense inizia a ingranare e a prendere le misure ai colpi del suo avversario e lo riaggancia nel punteggio sul 2-2. E il meno tranquillo dei due nei propri turni di servizio è, da quel momento, proprio Karen che, nellâottavo game, annulla due palle break che avrebbero portato il padrone di casa a servire per il parziale. I verdetti sono espressi dal tiebreak dove qualche disattenzione di troppo costa caro al moscovita, che si arrende per 7 punti a 5. Nella seconda frazione di gioco lâesperienza di Khachanov emerge con forza: sul 4-3 piazza il break che gli consente di battere per pareggiare i conti. Ă, tuttavia, il terzo parziale a fare da discrimine. Basavareddy si porta avanti di un break, ma viene subito ripreso e, sul 5 pari perde nuovamente il servizio. Il russo può chiudere cosĂŹ per 7-5. Nel quarto set non câè piĂš match. Nisheshun accusa un calo fisico, lâincontro è stato duro e gli è costato un grande dispendio di energie. Con tre break, Khachanov domina con il punteggio di 6-1.
[12] C. Ruud b. S. Ofner 6-1 6-2 7-6(5)
Non stecca allâesordio Casper Ruud, che batte, per la terza volta su tre, Sebastian Ofner, numero 140 ATP, per 6-1 6-2 7-6(5). Il norvegese adesso sfiderĂ al secondo turno il belga Collignon.
Se per due set la partita non presenta molte difficoltĂ alla 12esima testa di serie, nel terzo set è match vero. Ofner alza sensibilmente il suo rendimento con ogni colpo. Il servizio funziona a meraviglia â infatti di 13 ace totali ne piazza ben otto nel terzo parziale â e anche da fondocampo il saldo tra vincenti e errori gratuiti diviene positivo. Lâaustriaco si batte fino alla fine. Anche nel tiebreak tiene testa a Ruud, arrendendosi solamente al fotofinish. Sul match point in suo favore Casper riesce a far partire lo scambio e Ofner deve cedere con il diritto nel tentativo di contenere unâaccelerazione del suo avversario, che chiude per 7 punti a 5.
[31] G. Diallo b. D. Dzumhur 7-6(4) 4-6 7-5 7-5
Gabriel Diallo vince una partita durissima contro Damir Dzumhur, numero 61 ATP, al termine di 3 ore e 21 di gioco, con il punteggio di 7-6(4) 4-6 7-5 7-5. Al secondo turno, la 31enisima forza del seeding affronterĂ Jaume Munar.
Il canadese rischia di complicarsi la vita quando nel terzo set, servendo per portasi avanti 2 set a 1, subisce il contro break. Ă comunque bravo a resettare lâopportunitĂ sprecata e strappare il servizio a Dzumhur nel dodicesimo gioco, evitandosi cosĂŹ la lotteria del tiebreak. In un match cosĂŹ equilibrato, quel terzo parziale è sicuramente lo snodo cruciale dellâincontro. Il bosniaco paga la poca concretezza nei momenti caldi: sia nel tiebreak del primo set che ogni volta che serve per salvarsi, si autocondanna, con dei passaggi a vuoto che non gli lasciano scampo.