I giornalisti chiedono, gli sportivi rispondono. A meno che non ci si trovi a New York, allo US Open. E allora tutto vale. Sul profilo X dell’ultimo Major stagionale un giochino simpatico ha impegnato i tennisti in una sorta di intervista autogestita, nella quale sono stati loro stessi a porsi delle domande a vicenda. La prima della catena è stata Coco Gauff, numero uno americana, che ha posto un classico ma sempre interessante quesito: “Se non fossi un tennista, di cosa ti occuperesti?”
“Probabilmente sarei coinvolto in qualche altro sport come il calcio o forse sempre nel mondo del tennis”, gli ha risposto Joao Fonseca. Il teenager brasiliano ha poi continuato porgendo la sua di domanda: “Quali sono i tuoi piani per quando ti ritirerai?” Non è dato sapere se chi ha formulato le domande fosse a conoscenza della persona che avrebbe risposto a queste ultime. Sta di fatto che al campione del 250 di Buenos Aires ha replicato Novak Djokovic: ““Il mio piano per quando mi ritirerò dal tennis sarà allenare Joao Fonseca”, ha detto in maniera ironica il 38enne serbo. “Sarò molto costoso per lui. Tenetevi pronti”.
Il 24 volte campione Slam ha poi cambiato completamente l’ambito delle domande: “Quali sono le tue guarnizioni preferite nell’Acai bowl (una sorta di macedonia con cereali, frutta secca e yogurt molto in voga negli USA, ndr)?” All’asso di Belgrado ha risposto in maniera essenziale e sincera Frances Tiafoe: “Odio l’Acai bowl”, le parole del numero quattro statunitense, che ha poi chiesto all’interlocutore successivo: “Quale tennista volevi essere quando eri bambino?” La risposta di Naomi Osaka non si è fatta attendere: “Un tennista che volevo essere quando ero piccola era Andre Agassi”, rivela la nipponica, recente finalista al WTA 1000 di Montreal. “Ma ormai sono già cresciuta. Lui non lo sa, ma ha influenzato molto lo stile nel tennis e lo fa ancora. Noi ce ne ricordiamo tuttora”.