L’ATP ha annunciato la nomina di Eno Polo come nuovo Chief Executive Officer (CEO) con effetto immediato. Il manager keniota succede a Massimo Calvelli, che aveva lasciato l’incarico lo scorso giugno dopo cinque anni alla guida del circuito.
La scelta di Polo segna un passaggio importante nella governance del tennis mondiale: da ex giocatore professionista e rappresentante dei giocatori, nel Board ATP dal 2021 porta con sé un mix di competenza tecnica e visione manageriale maturata in ruoli dirigenziali presso colossi come Nike, Juventus, Havaianas e Global Brands Group.
Continuità con OneVision, ma nuove responsabilità
La priorità di Polo sarà portare avanti OneVision, il piano strategico introdotto nel 2022 dall’ATP con l’obiettivo di rendere il tennis più sostenibile e competitivo nel panorama sportivo globale. La sfida non è banale: il progetto ha incontrato resistenze da parte di alcuni tornei e richiede equilibrio tra interessi talvolta divergenti – quelli dei giocatori, dei tornei e dei partner commerciali.
Andrea Gaudenzi, presidente dell’ATP, ha accolto la nomina con entusiasmo, sottolineando la capacità di Polo di muoversi sia nel campo commerciale che in quello sportivo. Un punto di forza, questo, in un momento in cui il tennis deve fronteggiare un calendario sempre più affollato, la concorrenza di altri sport globali e la necessità di coinvolgere le nuove generazioni di fan.
Nato in Kenya e cresciuto con il tennis fino a rappresentare la nazionale in Coppa Davis, Polo conosce la vita del giocatore dall’interno. La sua carriera manageriale lo ha poi portato in contesti globali di primo piano. “Il tennis è a un momento di trasformazione come sport e come business. L’opportunità che abbiamo davanti è enorme”, ha dichiarato Polo, parlando della sua nomina. “Dopo aver lavorato a stretto contatto con giocatori e tornei, so quanto sia fondamentale la collaborazione. È un onore assumere questo ruolo e guidare l’ATP nella prossima fase di crescita”.