Con l’eliminazione di Luciano Darderi (23 anni, attualmente numero 30 ATP) cala definitivamente il sipario sulla spedizione azzurra all’ATP 500 di Tokyo. L’italo-argentino, reduce da un buon avvio di torneo, si è arreso in due set allo statunitense Jenson Brooksby (n.86 del ranking), che ha chiuso 7-6(7) 6-1 in un’ora e 38 minuti.
Un risultato che lascia più di un rimpianto per Luciano, soprattutto per come si era sviluppato il primo parziale. Dopo un inizio sprint, in cui si era portato avanti 3-1 con la chance di allungare ulteriormente, il tennista italo-argentino ha perso un po’ di lucidità, incappando in due game negativi che hanno permesso all’americano di rientrare sul 3 pari.
Nonostante la battuta d’arresto, Darderi è riuscito a ritrovare ritmo e coraggio, portando la frazione al tie-break con piglio aggressivo. Qui è sembrato a un passo dal set: avanti 6-3, ha avuto tre set point consecutivi – gli ultimi due al servizio – ma ha mancato l’occasione di chiudere. Brooksby, più solido nei momenti caldi, ha ribaltato la situazione infilando cinque dei successivi sei punti e chiudendo 9-7 alla seconda occasione utile.
Da lì in poi, la partita ha preso una direzione chiara. L’inerzia è passata saldamente nelle mani dello statunitense, mentre Darderi ha accusato il colpo sul piano mentale. Dopo aver tenuto il servizio nel game d’apertura del secondo set, l’azzurro ha subito un parziale di sei giochi consecutivi, incassando tre break e dicendo addio al traguardo del primo quarto di finale ATP sul cemento.
Nonostante lo stop, Darderi può comunque guardare con ottimismo ai prossimi impegni. Il suo nuovo best ranking (n. 29 ATP) è ormai virtualmente acquisito, e nella Race è addirittura al 23° posto. Un segnale chiaro della crescita costante del classe 2002, che dovrà però imparare a gestire meglio i momenti chiave per poter fare il definitivo salto di qualità.
Primo Set: Darderi comanda, ma spreca troppo nel tie-break
L’avvio di partita è tutto dalla parte dell’azzurro, che entra in campo con grande intensità, spingendo da fondo e approfittando delle esitazioni iniziali di Brooksby. Sul 2-1 in suo favore, Darderi ha anche la chance per il doppio break che l’avrebbe proiettato sul 3-0, ma manca una palla importante e nel game successivo si disunisce.
Brooksby, abile nel disinnescare il ritmo dell’italo-argentino con le sue variazioni, ne approfitta per rientrare in partita e impatta sul 3-3. L’equilibrio regge fino al 6 pari, nonostante Darderi debba annullare una palla break nel settimo game. Si arriva così a un tie-break ad altissima tensione, dove l’azzurro parte forte, spingendosi fino al 6-3 con tre set point consecutivi.
Qui, però, si spegne la luce: due errori gratuiti al servizio e un rovescio affrettato consegnano a Brooksby la possibilità di rientrare. Lo statunitense non se la lascia sfuggire: chiude 9-7 e mette in tasca un primo set che sembrava ormai compromesso.
Secondo Set: Brooksby prende il largo, Darderi si scioglie
Il contraccolpo psicologico del tie-break perso in quel modo si fa sentire tutto a inizio secondo set. Darderi tiene il servizio nel primo game, ma poi il suo tennis si smarrisce. Brooksby, invece, appare sempre più centrato: sbaglia pochissimo, alza le traiettorie, rallenta i ritmi e manda fuori giri l’avversario, che fatica a trovare profondità e continuità negli scambi.
L’americano infila tre break consecutivi, prendendo completamente il controllo del parziale. Luciano prova a scuotersi, ma non riesce più a cambiare l’inerzia. Il 6-1 finale racconta di un set senza storia, dove la differenza di lucidità e tenuta mentale è risultata evidente.