Daniil Medvedev ha risolto il rebus per la prima volta. Il gioco enigmistico in questione ha un nome e un cognome: Learner Tien. Al Rolex Shanghai Masters è andato in scena il terzo atto della rivalità tra il 19enne statunitense e il russo di quasi dieci anni più grande. Dopo il successo in cinque set al secondo turno dell’Australian Open, e l’affermazione arrivata per ritiro dell’avversario a terzo set inoltrato nella semifinale di Pechino, il finalista del China Open per la prima volta ha dovuto deporre le armi contro ‘Meddy’, vittorioso in tre estenuanti set agli ottavi del 1000 cinese. Di questa sfida, di Tien, delle condizioni di gioco e del prossimo avversario, il numero 18 ATP ne ha parlato con i giornalisti in zona mista dopo il successo. Di seguito, un estratto delle sue dichiarazioni.
D: Un’altra sfida contro Learner. Com’è stato?
Daniil Medvedev: “Non ho le parole giuste ma, secondo me, è un tennista incredibile. Quando dico ‘tennista’, intendo tutto nel complesso. Non ha un servizio eccezionale, e il servizio è la cosa più importante nel tennis moderno. Non ha un servizio straordinario, eppure riesce a giocare in modo incredibile a 19 anni. A quest’età ha tantissimo tempo per migliorare e, secondo me, ha un grande futuro davanti a sé. Non si sa mai cosa può succedere, il tennis è uno sport difficile, ma sono felice di essere riuscito a batterlo, perché probabilmente, a parte i grandi come Sinner, Alcaraz e i tre big, è forse l’avversario più difficile che abbia mai affrontato”.
D: È stata una partita con molte fasi. Come le descriveresti?
Daniil Medvedev: “È così che lui gioca. Se fossi riuscito a gestire le tre partite che abbiamo disputato, giocando al massimo delle mie possibilità contro di lui per tutti i tre o cinque set, probabilmente le avrei vinte. Ma è questo che ti costringe a fare. Ti costringe a giocare un colpo in più. Ti obbliga a correre. Quando sei a rete a volte ti sembra di aver vinto il punto, e all’improvviso lui tira un passante dal nulla. Sul 30-0 lui lotta, e ti ritrovi di nuovo sul 30 pari. È così che fa. In un certo senso mi piace. Odio giocare contro di lui, ma mi piace il modo in cui lotta in campo. Oggi non è stato facile, come in ogni altra partita contro di lui”.
D: Come ti è sembrato il clima oggi?
Daniil Medvedev: “Oggi è andata bene. Come ho detto l’ultima volta, forse preferirei che facesse più caldo, così sarebbe più difficile per lui, ma non ne sono sicuro. Sono contento di essere riuscito a superare i crampi che ho avuto nel secondo set. Pensavo di essere al tappeto, come a Pechino, ma sono riuscito in qualche modo a fare stretching e sono migliorato. Quindi, sono felice di aver superato la difficoltà e di aver vinto”.
D: Giocherai contro de Minaur il prossimo match. Come preparerai questo incontro?
Daniil Medvedev: “Dovrò giocare di nuovo. Farò delle buone sessioni di recupero. E sì, è un avversario molto forte. Sta giocando molto, molto bene quest’anno. Sarà interessante per me. Anch’io sto giocando bene, quindi non vedo l’ora”.
D: Ci sono state alcune conversazioni con il tuo team durante la partita. Queste quanto ti aiutano tatticamente? Oppure è solo un supporto emotivo?
Daniil Medvedev: “Zero, zero. Non servono a niente. Dovrei essere più calmo. Learner mi fa impazzire. È un tennista incredibile. Ho perso due partite molto difficili contro di lui, quindi ovviamente avevo paura di perdere di nuovo. Sono davvero felice di essere riuscito a tagliare il traguardo. La partita è stata altalenante, ma sono molto contento di essere riuscito a vincere”.