L’aria frizzante dell’autunno accompagna l’inizio di una settimana tennistica che vede tre tornei ATP 250 in contemporanea: Almaty, Stoccolma e Bruxelles.
Sui campi in cemento dell’Almaty Open, l’apertura del main draw ha visto protagonisti diversi nomi in cerca di rilancio o affermazione. A spiccare è senza dubbio il canadese Gabriel Diallo, settima testa di serie del seeding, che ha impiegato poco più di un’ora per regolare il kazako Aidos Omarkhanov con un netto 6-3 6-1. Il classe 2001, conferma la sua crescita costante: servizio incisivo, pochi errori gratuiti e gestione lucida dei punti chiave, soprattutto nel primo set, quando l’avversario ha cercato di restare agganciato al punteggio.
Molto più lottato il match tra Corentin Moutet e Bernard Tomic, una sfida tra due giocatori capaci di esaltarsi – e talvolta di auto-sabotarsi – nel giro di pochi game. Il francese ha avuto la meglio con il punteggio di 6-1 7-6(9), in un secondo set dove ha dovuto salvare più di una palla pericolosa, prima di chiudere al terzo set point nel tie-break. L’australiano, come spesso accade, ha alternato sprazzi di grande tennis a lunghi passaggi a vuoto, lasciando all’avversario l’onere (e l’onore) di gestire la parte nervosa del match.
Completa il quadro della giornata l’ottima prestazione di James Duckworth, che ha superato con grande solidità il francese Ugo Blanchet per 6-3 6-4. L’australiano, reduce da un periodo altalenante dal punto di vista fisico, sembra aver ritrovato fluidità nel gioco e buone sensazioni al servizio.
ATP Stoccolma: Fearnley supera Griekspoor
Sul veloce indoor di Stoccolma, la prima giornata del tabellone principale ha subito regalato una grande sorpresa: l’eliminazione della testa di serie numero 5, Tallon Griekspoor, sconfitto al termine di un match maratona dal britannico Jacob Fearnley, attuale numero 81 del ranking ATP. Il punteggio finale – 6-3 6(6)-7 7-6(5) – fotografa perfettamente l’andamento dell’incontro: un primo set dominato dal britannico, una reazione rabbiosa dell’olandese nel secondo, e un terzo parziale teso, dove Fearnley ha mostrato maturità e sangue freddo nei momenti decisivi. Griekspoor, apparso nervoso e poco lucido nei game finali, ha sprecato diverse occasioni in risposta, uscendo così di scena molto prima del previsto.
Inizia con il piede giusto il torneo anche Sebastian Korda, che dopo aver perso il primo set al tie-break contro un solido Alexei Popyrin, ha cambiato passo a partire dal secondo parziale, imponendosi con il punteggio di 6(4)-7 6-1 6-3. Lo statunitense, in cerca di una chiusura di stagione positiva dopo mesi a corrente alternata, ha mostrato un tennis più vario e intraprendente, controllando il ritmo da fondo e salendo spesso a rete con efficacia.
Più lineare il successo di Miomir Kecmanovic, che ha regolato Alexandre Müller per 6-4 6-1 in poco più di un’ora. Il serbo ha dominato gli scambi da fondo e ha messo sotto pressione il servizio del francese con continuità, lasciando pochi margini di reazione all’avversario.
Il programma di giornata si è chiuso con una nota dolce per il pubblico di casa: Leo Borg, figlio del leggendario Bjorn, ha conquistato una vittoria di prestigio contro Sebastian Ofner, imponendosi con un convincente 6-3 6-4. Il classe 2003 svedese, spinto dal tifo del centrale, ha mostrato segnali di crescita importanti, soprattutto nella gestione dei game di servizio. L’austriaco, che potrebbe essere avversario dell’Italia nelle Final Eight di Coppa Davis, lancia invece un segnale non incoraggiante.