Il programma di martedì 14 ottobre dell’AUX Ningbo Open si è aperto, sul Campo Centrale, con una grande sorpresa: la qualificata Ajla Tomljanovic (32 anni, numero 104 del ranking mondiale) ha sconfitto in rimonta la testa di serie numero 5 Clara Tauson (22 anni, numero 12 WTA) con il punteggio di 1-6 7-6(4) 6-3 dopo 2 ore e 20 minuti di gioco, strappando definitivamente il match nel finale grazie ad un parziale di 4 game a 1 e vincendo così la terza partita del proprio torneo. La veterana australiana al secondo turno affronterà un’altra qualificata, la turca Zeynep Sonmez (23 anni, numero 76 della classifica internazionale) mentre per Tauson, dopo il ritiro di Wuhan con Paolini, prosegue una crisi di risultati ormai piuttosto preoccupante: la danese non supera gli ottavi di finale di un torneo WTA da Montreal e nel corso degli ultimi mesi è riuscita a vincere due match all’interno dello stesso torneo solamente in una sola occasione.
La giornata di tennis del WTA 500 di Ningbo è proseguita con il successo di Karolina Muchova (29 anni, numero 20 del mondo) nel derby con la campionessa dell’edizione 2023 di Wimbledon Marketa Vondrousova (26 anni, numero 36 WTA) in uno dei primi turni più interessanti di tutto il torneo: Muchova ha messo in mostra tutta la bellezza del suo tennis, ha approfittato dei 7 doppi falli dell’avversaria e si è imposta per 6-4 6-3 in un’ora e 32 minuti di gioco. Al secondo turno se la vedrà con la testa di serie numero 7 Diana Shnaider.
Nel terzo incontro sul Centrale Emma Raducanu, dopo un grande avvio (2 a 0 grazie ad un parziale di 8 punti a 1) si è complicata progressivamente la vita con la wild card di casa Lin Zhu (31 anni, numero 219 del ranking mondiale): il primo set, contraddistinto dalle palle break, dai break e da scambi estenuanti, è stato vinto dalla britannica al quinto set point dopo 55 minuti di gioco mentre nel secondo Raducanu, evidentemente non al meglio della condizione, ha ceduto per 6 giochi a 4 dopo un lungo medical time out.
Nel parziale decisivo Zhu serve meglio dell’atleta britannica, quest’ultima però denuncia problemi fisici nella zona lombare e non ha risorse per difendersi dalle ribattute profonde della rivale; Zhu viene però a sua volta sorpresa nel terzo gioco dalla volontà di Raducanu di non allungare gli scambi in favore di soluzioni rapide e cede a sua volta il servizio. Il primo cambio di campo lungo permette alla ragazza inglese di affidarsi alla fisioterapista. L’intervento medico consente a Emma di rimanere in campo ma non di ritrovare la migliore condizione per competere, il servizio in particolare non fa male alla tennista asiatica, che comanda presto lo scambio in risposta. Raducanu prova la carta dell’aggressività in risposta ma anche il settimo game le sfugge nettamente e con esso il passaggio del turno, che arride a Zhu la cui prossima avversaria sarà la prima favorita Mirra Andreeva.
Nel frattempo, sul Grandstand, arrivavano i successi di Veronika Kudermetova (28 anni, numero 31) ai danni della lucky loser croata Antonia Ruzic (22 anni, numero 70) per 6-3 6-2, della testa di serie numero 8 Samsonova (6-2 6-4 alla qualificata cinese Guo) e di Dayana Yastremska (25 anni, numero 30 del ranking WTA), che ha superato Victoria Mboko (19 anni, numero 24) con il punteggio di 6-3 7-6(3) in un’ora e 52 minuti di gioco, condannandola alla quarta sconfitta consecutiva. La giovane stella canadese non ha più vinto un match dal giorno dell’incredibile trionfo di Montreal. Yastremska – che nel secondo parziale ha recuperato uno svantaggio di 2 game a 5 – al secondo turno sfiderà la testa di serie numero 3 Elena Rybakina; Kudermetova invece affronterà la numero 2, Jasmine Paolini (la lotta per gli ultimi due posti disponibili per le Finals di Riyad è più aperta che mai) mentre Samsonova giocherà con McCartney Kessler.