Il torneo Challenger di San Marino non si disputerà quest’anno per problemi finanziari, dopo 27 anni di grande tennis tra circuito ATP negli anni 90 e circuito Challenger dal 2001 in poi.
Da quest’anno non si giocherà più il torneo di San Marino. La Federazione della Repubblica del monte Titano, in occasione della riunione dei tornei Challenger tenutasi a Montecarlo a inizio settimana, non ha potuto fare richiesta d’iscrizione all’ATP per mancanza di uno sponsor in grado di sostenere le spese dell’organizzazione.
Nato nel 1988 (con la vittoria di Paolo Canè su Francesco Cancellotti), dopo essere stato un torneo ATP dall’89 al 2000, San Marino ha rappresentato un ottimo Challenger fino all’anno scorso, tanto che nel 2013 è stato premiato come miglior Challenger del mondo. Premiazione opportuna se guardiamo l’albo d’oro del torneo, che ha visto tra i vincitori gente del calibro di Thomas Muster (vincitore due volte, battendo in finale Renzo Furlan nel ’93 e Andrea Gaudenzi nel ’95), Carlos Costa, l’argentino Guillermo Perez Roldan (nel ’90 in finale contro Omar Camporese), Abert Costa, Felix Mantilla e Dominik Hrbaty. Da quando nel 2001 è passato a Challenger si sono imposti, tra gli altri, Di Mauro, Starace (tre volte), Seppi, Volandri e Cecchinato.
Dopo la vittoria del rumeno Adrian Ungur l’anno scorso, l’organizzazione del torneo non ha potuto far fronte alle spese, a lungo coperte dal title sponsor Cepu, poi chiamatosi fuori nel 2013. Dopo la sponsorizzazione di Go&Fun l’anno scorso, è mancato quest’anno il sostegno economico necessario, costringendo la Federazione del paese del Monte Titano a rinunciare dolorosamente all’evento.
