ATP Nizza: Tomic si ritira. Avanti Kyrgios, Dolgopolov, Isner e Monaco

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ATP Nizza: Tomic si ritira. Avanti Kyrgios, Dolgopolov, Isner e Monaco

Tomic perde un set dal numero 269 del mondo e si ritira per un virus intestinale. Kyrgios soffre un set ma poi piega Kukushkin. Avanzano col brivido Dolgopolov e Isner; esce di scena invece Jack Sock sconfitto al terzo da un ottimo Lajovic. Bene Pouille e Monaco

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Sotto un sole cocente va in scena la seconda giornata dell’Open de Nice. Si giocano i 7 primi turni rimanenti più un ottavo di finale. La giornata inizia sul campo centrale invaso da bambini con Bernard Tomic che saluta anzitempo la Costa Azzurra. Una partita mai cominciata, infatti nel giro di appena 7 minuti l’australiano era già sotto 3-0 e mostrava chiari segni di insofferenza. Gianni Mina, francese classe 1992 proveniente dalle qualificazioni, un “Monfils in miniatura”, capisce che trovare un angolo o qualsiasi cosa abbia anche solo la sua parvenza, significa punto assicurato quest’oggi. Tomic gioca da fermo e lo fa anche male. Dopo un primo set lampo perso per 6-2 in 21 minuti si ritira. Dichiarerà di aver avuto un virus, ma il dubbio che si sia svegliato semplicemente con la luna storta rimane, è pur sempre colui che ha perso un match in 28 minuti.

Kyrgios paga una partenza soft contro Kukuschkin, si intestardisce nel reiterato tentativo del drop shot e concede subito il servizio al kazako che invece regala poco e nulla, pur senza rischiare mai un vincente. Nick pian piano comincia a sentire il giusto feeling con la pallina e agguanta la parità. Sul 5-5 una palla profondissima su un recupero dell’australiano viene chiamata out, Kukushkin guarda la linea di fondo come a dire “beh è fuori, di che stiamo parlando?!”. Kyrgios non è convinto, il giudice di sedia scende e dice che la palla ha toccato. Re-play the point. L’australiano è visibilmente infastidito e inizia a giocare allo stesso gioco del kazako quando nel game successivo richiede il giudizio dell’arbitro su una palla palesemente larga di non pochi centimetri. Si va al tie- break dove Kyrgios è bravo a infilare con due passanti e a realizzare finalmente un drop shot vincente che gli regala un sudato primo set. La partita finisce qui. Kukushkin accusa il colpo e manda fuori ogni pallina immaginabile. Kyrgios si guadagna un ottavo di finale contro Thiem che promette faville.

Si ferma invece la corsa della promessa americana del tennis mondiale Tiafoe( lucky looser), 16 enne dal fisico già maturo, sconfitto dal più esperto Duckworth in tre set dopo aver vinto il primo al tie-break. Tiafoe aveva sfruttato il forfait di Kokkinakis, il quale ha preferito una settimana di preparazione in più in vista del Roland Garros dopo la vittoria a Bordeaux. Giocatore senz’altro interessante, sentiremo parlare di lui.

Forse la partita più lottata è stata quella che ha visto di fronte Sock e Lajovic. Tanti scambi da fondo, tanti punti spettacolari. La parità si rompe sul 5-5 quando Sock sfrutta un raro momento di poca lucidità del serbo e porta a casa il primo set. La partita tatticamente è molto chiara: Lajovic insiste sulla diagonale del rovescio e Sock come al solito, gira intorno alla palla per colpire con il suo dritto a sventaglio. Il coach del serbo è una voce onnipresente. Ad ogni punto grida e incita: “così ,così, bravo!”, “fallo muovere di più , di più”, e ad uno splendido rovescio vincente di Lajovic, Sock si gira verso di lui e gli fa i complimenti, quasi come se in campo ci fosse anche lui assieme al serbo. La partita cambia volto velocemente, come il cielo che si ingrigisce e lascia cadere anche qualche goccia di pioggia. Lajovic inizia a variare di più, offrendo pallettoni profondi che rimbalzano alti e impediscono a Sock di utilizzare il suo caro sventaglio. Il serbo breakka chiudendo il secondo parziale. Nel set decisivo l’americano alza praticamente bandiera bianca subendo un roboante 6-1.

Ultimo match sul centrale, il derby americano Isner-Johnson, unico ottavo di finale di giornata. Partita come prevedibile dominata dai servizi, non si scambia mai e dico mai. Intanto sulla balconata del Nice Lawn Tennis club si affacciano a seguire il match un po’ tutti. Ci sono Simon che passeggia, Querrey che ascolta la musica e improvvisa anche qualche passo di danza tra l’ilarità generale, Thiem col suo inseparabile smart phone e Pico Monaco. Il match per nulla spettacolare scorre fino al tie-break dove Isner domina e spezza l’equilibrio. Long John però si addormenta nel secondo parziale, concede subito il servizio a Johnson ed è costretto così a un inaspettato terzo set, nel quale ritrova le misure del campo e chiude senza patemi 6-3. Un Isner che conferma le sensazioni non proprio positive di Roma, spento e con poca lucidità tattica.

Bel match a tratti anche il derby ucraino Stakhovsky- Dolgopolov. Dolgò, come lo chiamano qui sugli spalti (senza dubbio il giocatore più tifato di giornata), accende i motori con colpevole ritardo quando è già sotto di un set. Il secondo parziale è lottato e condito da scambi spettacolari, drop-shot, contro drop-shot, volè, colpi in controbalzo. Alla fine è Dolgopolov a breakkare e portare il match al terzo set dove mette il turbo e strappa il servizio per due volte all’avversario fino al 6-2 finale per la felicità del pubblico sugli spalti.

Risultati :

G.Mina b. B.Tomic (rit.) 6-2
J.Duckworth b. F.Tiafoe 6-7 (5) 7-5 6-2
N.Kyrgios b. M.Kukushkin 7-6(5) 6-2
D.Lajovic b. J.Sock 5-7 7-5 6-1
L.Pouille b. T.Smyczek 6-3 6-0
J.Isner b. S.Johnson 7-6(3) 4-6 6-3
A.Dolgopolov b. S.Stakhovsky 3-6 7-5 6-2
J.Monaco b. S.Querrey 6-3 6-1

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