[1] R. Federer b. E. Gulbis 6-3 7-5

Nell’ultimo match in programma nella giornata odierna sul centrale di Halle, successo perentorio del No.2 del mondo e superstar del torneo, Roger Federer, sul lettone Ernests Gulbis. Il No.86 del mondo, uno dei sei giocatori in attività con un saldo non negativo negli Head to Head contro il 17 volte campione Slam prima di questo incontro (2-2), poco o nulla ha potuto quest’oggi, aprendo la strada all’elvetico per la 13ª qualificazione ai quarti di finale (in 13 partecipazioni) nel torneo tedesco. Secondo incontro per lo svizzero, dopo la battaglia in primo turno con Philipp Kohlschreiber conclusasi al tiebreak del terzo, rivelatasi migliore dal punto di vista della prestazione, anche se con un avversario meno “in palla” e, ad oggi, meno pericoloso rispetto al teutonico.

Pronti via, il primo punto riserva subito una brutta sorpresa per l’elvetico, il quale ferma il gioco dopo la risposta molto profonda di Gulbis, reputandola fuori: linea piena, il verdetto di Hawk Eye, a certificare, per l’ennesima volta il non idillaco rapporto con la macchina. In ogni caso Federer conquista i successivi quattro punti con altrettante prime, portandosi avanti nel punteggio. Gulbis risponde presente, nel turno successivo, incisivo e letale alla battuta. Nel terzo gioco arrivano i primi guai il giocatore in battuta: Federer è costretto a salvare due palle break, e lo fa con due grandi prime sulle quali il lettone non riesce a rimettere la palla in campo. Da questo momento in poi l’elvetico cambia marcia, soprattutto al servizio, con il canovaccio della partita che appare ormai chiaro: Federer pressa costantemente il traballante diritto del semifinalista del Roland Garros 2014, costringendolo molto spesso a colpire basse palle e infide, forzandolo all’errore o a chop improbabili. RF raccoglie i frutti di questa strategia nel sesto gioco, con Gulbis che regala due i due punti iniziali, andandosi a prendere il break alla seconda possibilità. Nei successivi due turni alla battuta il fuoriclasse svizzero perde un solo punto, risultando letteralmente ingiocabile con la prima, portando a casa il parziale al nono gioco.

Secondo set che parte in controllo per entrambi i giocatori, dominanti alla battuta: Gulbis innalza la percentuale di prime palle in campo, aumentando notevolmente la capacità di generare punti con il servizio, Federer varia con grande sagacia quanto più possibile, alternando serve&volley, dropshot e accelerazioni con grande efficacia. I games volano rapidi, senza che il tennista alla risposta riesca opporre alcuna resistenza. Quando tutto sembra ormai predisposto per l’arrivo al tiebreak, arriva il game shock per Ernests Gulbis: clamoroso passaggio a vuoto del lettone nel decimo gioco, il quale commette 3 errori non forzati col suo colpo migliore, il rovescio, concedendo le prime palle break della frazione. Annulla le prime due grazie al servizio e al dritto, ma capitola con un incredibile doppio fallo sul 30-40, consegnandosi letteralmente a Roger Federer, il quale chiuderà nel turno successivo, nonostante un doppio fallo anche per lui, portando a casa l’incontro 6-3 7-5 in un’ora e 5 minuti.

Questo successo porta lo score di Federer ad Halle ad un incredibile 48-5 (90,57%), facendolo diventare il torneo (con almeno tre partecipazioni) con la percentuale di successi più alta nella carriera dello svizzero (segue Dubai con 47-5, 90,38%) e 41-2 dal 2003 ad oggi, con 99 set vinti e 25 persi. Al prossimo turno, in quarti con Florian Mayer (5-0 i precedenti), l’occasione di toccare e superare quota 100. Per Gulbis si tratta della 14ª sconfitta stagionale su 18 incontri.

[3] T. Berdych b. B. Coric 6-3 6-2

Agevole successo per la testa di serie No.3 Tomas Berdych, nell’incontro valevole per gli ottavi di finale del Gerry Weber Open, sul giovane Borna Coric, il quale è stato in grado di opporre ben poca resistenza alla superiore attitudine del ceco al verde. Berdych, vincitore ieri al primo turno contro Estrella Burgos senza tuttavia esprimere un gran tennis, inizia non al meglio l’incontro, trovandosi immediatamente 0-30 alla battuta, ma è abile a salvarsi grazie a due servizi vincenti e un comodo dritto in avanzamento. Sarà, in pratica, l’unico turno di servizio combattuto nel match, per il ceco. Coric, il quale battendo Donald Young in primo turno ha conquistato il primo successo su erba in carriera, quando mette la prima riesce a comandare il gioco e a muovere il 29enne nativo di Valašské Meziříčí, conquistando rapidamente il punto. Con la seconda arrivano i problemi: costretto a subire la risposta aggressiva del No.6 del mondo, Borna non riesce ad organizzare rapidamente le ampie aperture (soprattutto dalla parte destra), finendo per soccombere: ciò che accade durante il quarto gioco è l’emblema di quanto scritto, con il 18enne preso sul tempo dall’anticipo e dalla potenza dei colpi da fondo di Berdych, rendendo di fatto impossibile la difesa con la sola seconda di servizio. Break a 15 per Berdych, il quale gestirà sapientemente i propri turni di battuta fino alla fine del set, chiudendo al nono game.

All’inizio del secondo set il ceco attacca alla giugulare la partita, estraendo dal cilindro due diritti fenomenali e procurandosi una palla break: bravo Coric ad annullarla con il servizio. Ma il break è nell’aria, e dopo un errore gratuito piuttosto grave del croato sulla parità con un rovescio largo, Berdych trova il break con una gran risposta aggressiva. È praticamente la fine dell’incontro, con il No.41 del mondo non più in grado di reagire. Infatti subirà un ulteriore break nel turno successivo, con il ceco abile a chiudere i restanti tre game alla battuta, oramai solo una formalità. Berdych, finalista e vincitore all’ATP di Halle rispettivamente nel 2006 e 2007, ora attende, in quarti di finale, il bombardiere croato Ivo Karlovic.

Altri match:

Nel match inaugurale di quest’oggi allo Stadion del Gerry Weber Open, il tedesco Florian Mayer, sovvertendo il pronostico che lo vedeva sfavorito dai bookmakers, ha avuto la meglio in due set dell’americano Steve Johnson, ieri giustiziere della tds No.7 Bernard Tomic. Dopo una brutta partenza che lo ha visto andare subito sotto 0-3, Mayer non so si scompone e, anzi, reagisce alla grandissima, vincendo i successivi sei giochi. Nel secondo set regna l’equilibrio e, dopo uno scambio di break, si va al tiebreak, dove Johnson cede all’undicesimo punto, guadagnandosi così l’accesso ai quarti di finale. Il teutonico, nonostante il lungo calvario patito a causa di un grave infortunio all’inguine a Miami nel 2014, si dimostra ancora in grado di competere a buoni livelli, soprattutto su campi rapidi e in particolare su erba, grazie al suo gioco ricco di variazioni estemporanee misto ad improvvise accelerazioni, risultando indigesto a molti.

Subito dopo è entrato in campo l’altro beniamino di casa, il giovane Alexander Zverev, il quale ha ceduto alla distanza alla tds No.8 Ivo Karlovic, implacabile come non mai alla battuta. Nel primo set poche emozioni, entrambi servono alla grande, concedendo le briciole (una palla break concessa a testa, per il croato anche ultima del match), arrivando al tiebreak: Zverev riesce a strappare la battuta a Karlovic proprio sul set point e porta a casa il parziale. Il gigante di Zagabria inizia però a far breccia alla ripresa del gioco: grazie al back di rovescio e conseguenti discese a rete, riesce a togliere ritmo da fondo e alla battuta al 18enne, il quale finirà per cedere tre volte la battuta, permettendo a Karlovic di accedere ai quarti, dove affronterà Berdych.

Michele Gasperini

Risultati:

[PR] F. Mayer b. S. Johnson 6-3 7-6(4)
[8] I. Karlovic b. [WC] A. Zverev 6-7(5) 6-3 6-3
[3] T. Berdych b. B. Coric 6-3 6-2
[1] R. Federer b. E. Gulbis 6-3 7-5