Paolo Lorenzi nell’albo d’oro degli Internazionali di Cortina. Un nome che dĂ lustro al challenger ampezzano. Un professionista “Che non si è mai perso d’animo, che con la valigia in mano ha girato il mondo, per la veritĂ senza troppi aiuti dalla federazione. Un esempio per tutti i giovani.” Parola di Gianni Milan, vice presidente della FIT. Lorenzi è proprio tutto questo. Un campione innanzitutto d’umiltĂ , se guardiamo poi al tennis giocato questa settimana a Cortina, allora il quadro è completo. Nessun set perso, una montagna di ace, una velocitĂ di diritto da top 50. “Forse nella finale di oggi ho reso un po’ meno che negli altri giorni.- ammetterĂ a fine partita il giocatore toscano –  Ero un po’ stanco, anche per la finale di doppio, finita tardi sabato sera . E poi di fronte avevo un signor giocatore.”
Una finale nobile, con 27 titoli challenger in campo. L’avversario, l’argentino Maximo Gonzalez, ha lasciato il segno durante tutta la settimana, anche lui un esempio per correttezza e rispetto in campo e fuori. “Bravo Paolo a vincere. E’ stato piĂą forte di me.“ Â
I precedenti erano in assoluta parità . Ora Lorenzi passa a condurre 3-2. Gonzalez  ha la forza di scherzarci un po’:  “Ho vinto i primi due match, ma ora è diventato impossibile battere Paolo”. La partita: un po’ tattica, un po’ col freno a mano tirato, specie all’inizio, break contro break. Con Lorenzi che da fondo campo è più aggressivo ed incisivo.  Il break decisivo arriva sul 3-2 Lorenzi, che chiude il primo set 6-3.
Nel secondo set ti aspetti il calo dell’argentino, che ha rischiato in semi contro Arnaboldi, ed invece Gonzalez inizia a giocare qualche meravigliosa palla corta con cui riesce a spostare gli equilibri del match a suo favore. Fino ad arrivare a due palle dal set; 5-4 il punteggio per l’argentino 30 pari con battuta Lorenzi. Qui l’azzurro torna in cattedra e, come nel match contro lo spagnolo De La Nava, blocca le possibilità di un pericoloso terzo set. Nel game successivo va subito 0-40, si prende il break decisivo. Poi non molla di concentrazione nemmeno un attimo e chiude 7-5, con uno smash al volo.
Lorenzi può così gridare dalla felicità . “Dedico questa vittoria al mio coach Galoppini e alla mia compagna. Sono troppo contento.”
E strappa poi un impegno al direttore Andrea Mantegazza. “Mi piacerebbe tornare anche d’inverno.” Detto fatto, ed ecco che per la prossima esibizione di Natale che ormai da anni si organizza a Cortina, viene ingaggiato il primo singolarista. L’anno scorso c’era Simone Bolelli, quest’anno sarà la volta di Paolo Lorenzi. Si stappa lo champagne, con il risultato inevitabile di una bella doccia tra i due finalisti, prima della foto di rito del vincitore con tutti i raccattapalle e giudici di linea. Dopo il nome di Filip Krajinovic ecco l’incisione sul trofeo del numero quattro d’Italia: Paolo Lorenzi. Gli internazionali di Cortina crescono e piacciono a tutti “ Uno dei challenger migliori cui abbia partecipato” ammette il neo campione senese. Gli fa eco Maximo Gonzales:“Sono stato troppo bene qui. Tornerò l’anno prossimo. “ Le strade sono aperte. Ma su questo tema ci sarebbe per la verità molto di che dire, stanti le frane della settimana ed i tre morti di martedì scorso, ricordati nel prematch con un minuto di raccoglimento. Una sensibilità importante in una giornata di festa al Country club.
Da Cortina, Roberto Dell’Olivo
