Serve to win: i segreti della dieta di Djokovic

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Serve to win: i segreti della dieta di Djokovic

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TENNIS- Prendendo spunto dalla recente pubblicazione di “Serve to Win”, il medicinal chef Dale Pinnock ha parlato dell’intolleranza al glutine e delle molteplici cause che possono peggiorare le prestazioni atletiche di uno sportivo. 

Ero più leggero, più veloce, più lucido nella mente e nello spirito . Potrei dire che quando mi svegliai quella mattina , mi sentii profondamente diverso da quello che ero stato fino a quel momento, forse fin dall’infanzia. Balzai dal letto, pronto a “spaccare” la giornata “.

Ed ora che con la pubblicazione del libro “Serve to Win” si fa chiarezza sull’ apporto nutrizionale che ha reso il serbo Novak Djokovic il campione che conosciamo, tornano prepotentemente d’attualità le sopracitate  parole che pronunciò dopo aver eliminato il glutine dalla sua dieta . Ne parla per il Telegraph, il medicinal chef  Dale Pinnock.

Argomento  principale del libro è il glutine (dal sottotitolo “Programma di 14 giorni senza glutine per conseguire un’ eccellenza fisica e mentale”). Il glutine è un componente dei semi di erbe cereali, ed è più comunemente riscontrato nelle nostre diete basate su alimenti trasformati a base di frumento, orzo, avena e segale. Il pane è un esempio evidente. Il glutine è composto da due frazioni chimiche: gliadina e glutelin. E ‘il primo composto che tende a causare problemi. Nel momento topico della reazione al glutine , i celiaci possono constatare che la gliadina innesca una reazione immunologica, portando  il sistema immunitario ad attaccare alcune strutture all’interno del tubo digerente. Come risultato, possono verificarsi diarrea, affaticamento, perdita di peso, dolore addominale e sanguinamento anche interno.”

Un’ intolleranza al glutine può essere una cosa molto grave ma non bisogna prendere per oro colato tutto quello che dicono i guru del benessere” perché costoro promuovono l’eliminazione del glutine come una vera  e propria panacea e dunque “molte persone anche non celiache li ascoltano ed è sconcertante la quantità di persone che sono passate per la mia clinica proclamando di osservare il motto. E ‘quasi come se fosse diventato un po’ di moda.”

Djokovic ha eliminato il glutine, il latte e i pomodori dalla sua dieta , concentrandosi invece sulle noci, i semi, le verdure, il pesce e il pollo ; il risultato è palpabile ma ovviamente “questo non significa che tutti possono diventare numeri uno del mondo nel rispettivo sport semplicemente evitando d’ingerire glutine” ,come commenta un divertito Pinnock .

C’è però una parte della dieta di Djokovic che mi piace particolarmente e che mi permetto di consigliare per migliorare in ogni caso ogni tipo di prestazione. Sono un grande sostenitore della tesi di dover mangiare pochi carboidrati perché sinceramente penso che ne consumiamo troppi, soprattutto di raffinati e questa è la causa principale dell’obesità prosegue il medical chef citando pane, pasta, patate e cibo confezionato che determinano un livello troppo alto di zuccheri nel sangue .

Queste sovratensioni costringono il fegato a convertire  lo zucchero in grasso e aumentano la secrezione di insulina; inoltre gli acidi grassi si muovono in un tessuto sempre più adiposo e non vengono trasformati in fonte di energia . E’ per questo motivo che Pinnock considera deplorevole il fagocitare scriteriato di carboidrati ,laddove invece la dieta di Djokovic porta a ridurre il quantitativo di cereali e carboidrati ,recando considerevoli benefici a breve e lungo termine.

Per Pinnock “ le uniche persone che dovrebbero davvero preoccuparsi sono i celiaci. Molti altri che credono di avere un problema con il glutine in realtà hanno solo problemi digestivi per un milione di altri motivi. Il gonfiore, gas, costipazione o diarrea possono essere causati da cose semplici come lo stress, la fretta nel mangiare, e la disidratazione”.

Infine dopo aver ribadito che la dieta di Djokovic “ è decisamente personale e va bene per il suo sistema digestivo ma non è una soluzione per ogni problema” il medical chief rivela un piccolo segreto di cui si parla nel libro :” Se si sente il bisogno di mangiare un chicco, si provi la quinoa.”

La quinoa (Chenopodium quinoa) è una pianta erbacea appartenente alla stessa famiglia di spinaci e barbabietole, ma è spesso scambiata per un cereale per via dei suoi chicchi che la rendono molto simile a tale categoria alimentare e vegetale. “Questo piccolo seme può essere utilizzato come riso, ma ha un contenuto proteico di gran lunga superiore ad altri cereali e ha una risposta glicemica molto bassa .E ‘quindi una scelta di gran lunga migliore in tutto.”

Andrea Pagnozzi

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