Andy Murray e il prezzo del successo

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Andy Murray e il prezzo del successo

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TENNIS – : “La luna di miele dopo il trionfo di Wimbledon è finita” dice John McEnroe parlando di Andy Murray. “I grandi campioni non si riposano mai ed è questa la differenza spaventosamente piccola tra il trionfo e il fallimento. L’allenamento duro e intenso è l’unica via per tornare a competere con Nadal e Djokovic”. 

John Patrick McEnroe Jr è un ex tennista e  allenatore di tennis, è stato numero 1 del mondo per 4 anni di seguito dal 1981 al 1984 ed è oggi apprezzato commentatore per le televisioni statunitensi; in questa sede però non ne ricorderemo la carriera, non ne tesseremo le lodi, né ci daremo a sviolinate d’epoca rammentando i numerosi record.
Non lo faremo perché ci concentreremo su argomenti di grande attualità e in particolare su Andy Murray, ma poiché è McEnroe a parlarne, intervistato per il Telegraph, per Sport Tennis e per Bleacher Report: probabilmente sarà forse il caso di aggiungere alle qualità di Big Mac anche il dono dell’ubiquità…
Non fisicamente almeno, ma le sue parole di questi tempi riecheggiano ovunque e contemporaneamente. Il doppio ad oggi è decisamente sottovalutato ma in realtà è giusto; non c’è la tecnica di una volta a addirittura il gioco di volo è peggiorato. Se ci fosse una partita tra i tennisti della mia generazione e quelli di oggi, questi ultimi ne uscirebbero sconfitti. Capisco che i tornei di doppio sono importanti per molti giocatori proprio per ragioni economiche ma è questione di attitudine, i ragazzi di oggi sono lenti e mi dispiace dirlo ma non sono abbastanza veloci per giocare nel singolare. Il problema è che non sono abbastanza preparati nemmeno per il doppio”.

Intervistato da Simon Briggs per il Telegraph, lo statunitense prosegue: “I gemelli Bryan sono  decisamente sopra la media, probabilmente unici nel panorama attuale ma la loro è prevalentemente alchimia tecnica e le 344 settimane consecutive al top della classifica lo testimoniano. Un vero record nel mondo del tennis eppure, sinceramente, nel singolare non avrebbero chanches e vi dirò di più. Non sono i più grandi doppisti di tutti i tempi perché se mettessimo insieme Federer e Nadal e li facessimo allenare per un po’ insieme chi pensate che vincerebbe tra le due coppie?”.

Dalle colonne di Sport Tennis invece l’ex numero uno del mondo si sofferma a parlare di Andy Murray, alle prese con la faticosa riabilitazione dopo l’operazione alla schiena di qualche mese fa: “Murray sarebbe un gran doppista e se è sano può essere competitivo già agli Australian Open, ma ho sentito Tim Henman e ha detto che il recupero fisico sta procedendo molto bene, anche se ci vuole pazienza . E’ giusto così”.

Andy nel 2013 ha saltato il Roland Garros ed è stato eliminato nei Quarti di finale degli Us Open ma in una stagione così travagliata è comunque riuscito a vincere Wimbledon, riuscendo a diventare il primo britannico a farcela dopo Fred Perry nel 1936.
McEnroe sottolinea anche il successo che ha riportato la Gran Bretagna nel World Group di Coppa Davis ed è convinto che la pausa possa aver giovato notevolmente allo scozzese che potrebbe cercare di ripetere il grande ritorno di Nadal dopo i sette mesi d’assenza”.

Ha avuto la possibilità di riorganizzarsi e di riprendersi ed è un bene per la schiena, si spera  che riesca ad essere paziente per evitare l’aggravarsi di quei problemi che restano delle incognite ma credo che tornerà abbastanza presto in forma. Rischierò di ripetermi ma se è al 100% può competere per ogni grande torneo perché quello è il suo livello”.

Il 2013 di Murray non è stato povero solo negli Slam e inoltre il britannico ha anche dovuto saltare le Finals di fine anno ma per McEnroe “questo è il momento migliore per recuperare forze mentali, ha ancora 3-4 settimane di pratica quindi incrociamo le dita che possa competere già in Australia. Per ora non si è detto pronto per tornare a giocare ma la pausa che si sta prendendo darà grossi benefici, ne sono certo”.

Jeremy Eckstein editor e columnist per Bleacher Report, ha recentemente riportato nel suo editoriale opinioni personali e consigli dei tifosi di Murray, nella forma di una lettera semiseria al campione; si evince che nonostante sia entrato di diritto nella Hall of Fame di Wimbledon, lo scozzese non è riuscito in ogni caso a scrollarsi di dosso la pressione di vincere nuovamente.
“Caro Andy hai calcato per anni i campi del grande Slam e hai visto Federer e Nadal nel loro miglior livello e non è mai stato facile competere con loro ed ora con Djokovic. Sei stato additato come giocatore prettamente difensivo e non è stato facile trovare la forza per vincere uno Slam ma l’hai trovata e hai battuto più volte il gorilla serbo”. Questo l’incipit della “letterina” di Natale confezionata su Bleacher Report.

Ma ecco tornare le parole di McEnroe riportate da Eckstein: “Non si può mai stare tranquilli , è il prezzo del successo ma la luna di miele dopo il trionfo di Wimbledon è finita ed ora non è più tempo di ascoltare i complimenti”.
L’editorialista conviene con lo statunitense e la lettera prosegue con le sue parole: “Si può scegliere se godersi il viaggio o se tornare in palestra ma i grandi campioni non si riposano mai ed è questa la differenza spaventosamente piccola tra il trionfo e il fallimento. L’allenamento duro e intenso è l’unica via per tornare a competere con Nadal e Djokovic”.

L’augurio dei tifosi in certi casi suona come il classico regalo di Natale : “Deve vincere uno- due Slam e qualche Master già l’anno prossimo  perché la vita dei campioni è crudele. Non c’è premio di consolazione che tenga , bisogna solo vincere ed è abbastanza facile, vero Andy ? Cordiali saluti”.

Andrea Pagnozzi

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