Berlocq travolge Seppi ma Fognini firma l'1-1

Coppa Davis

Berlocq travolge Seppi ma Fognini firma l’1-1

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TENNIS COPPA DAVIS – Il nostro nr.2 parte bene, vince il primo set ma poi scompare dal campo. Berlocq dilaga 46 60 62 61 e porta in vantaggio i padroni di casa. Un grandissimo Fognini però travolge Monaco e ci porta sull’1-1. 

ARGENTINA-ITALIA 1-1

Berlocq-Seppi 46 60 62 61

Parte male l’avventura della nostra nazionale in terra sudamericana.

Andreas Seppi rimedia una severa lezione da Carlos Berlocq, che lo batte in 4 set con il punteggio di 4-6 6-0 6-2 6-1 e porta in vantaggio l’Argentina per 1-0 nella sfida valida per gli ottavi di finale di Coppa Davis.

Incredibile la partita giocata da Andreas, partito contrariamente al solito ben centrato in campo e risoluto a fare suo il match e poi scomparso sulla distanza, quasi ridicolizzato ad un certo punto dal suo avversario,che soprattutto di rovescio lo ha impallinato a suo piacimento. Strano davvero l’atteggiamento di Andreas, davvero irriconoscibile oggi (non vorremmo avesse qualche problema fisico, cosa che però durante il match non sembrava), perché tutto possiamo dire del nostro nr.2 ma non che sia uno che si tiri indietro alle prime difficoltà. Invece è andata proprio così. Berlocq ha letteralmente dilagato dalla fine del primo set in poi e il risultato non è mai stato dal quel momento in poi in dubbio.

Argentina in vantaggio e spetterà ora a Fabio Fognini cercare di pareggiare i conti e metterci in una situazione di relativa tranquillità in vista del doppio di domani. Un 2-0 argentino sarebbe davvero letale ai fini del passaggio del turno.

Passiamo alla cronaca del match.

Andreas parte benissimo, trova subito un paio di accelerazioni vincenti, il diritto sembra funzionare alla grande, Berlocq ci capisce ben poco. Anzi, l’argentino fatica a trovare il campo, sente probabilmente l’importanza della posta in palio (“Sono uno che sente molto tutto nella vita e anche oggi è andata così all’inizio” ha dichiarato Berlocq nel post-partita) e inanella errori su errori. Seppi va immediatamente avanti di un break ed addirittura sale 4-0 in meno di 15 minuti.

Il pubblico prova ad incoraggiare il suo beniamino, Nalbandian sugli spalti ha lo sguardo perso. Ma Berlocq pian piano entra in partita, i suoi colpi iniziano a trovare il campo, Andreas ha qualche problema in più a mettere in campo le sue accelerazioni. Berlocq recupera uno dei due break, arriva sino al 3-4 ma Seppi reagisce alla grande, trema sul 5-4 15-30 (passante di Berlcoq fuori di un niente) e poi con un ace chiude il primo set.

Troppo bello l’avvio di primo set per i nostri colori, troppo brutto l’inizio del secondo.

I colpi di Berlcoq sono sempre più profondi, Seppi finisce più volte fuori dal campo e così distante dalla rete fatica a trovare i suoi colpi. Gli errori del tennista altoatesino si impennano, Berlocq soprattutto di rovescio inizia a pulire le righe.

L’argentino scappa 4-0 imitando il suo avversario, ma addirittura fa meglio, chiudendo velocemente il parziale 6-0.

Ci aspetteremmo la reazione di Andreas ed invece l’azzurro pare quasi incupito, impotente, eppure siamo un set pari, il match non è assolutamente compromesso. Niente da fare, Seppi non accenna ad una reazione che si possa definire tale, continuano i gratuiti, continuano soprattutto le sue palle ad essere aggredite dal rovescio di Berlcoq, che oramai è entrato in partita anche emotivamente e ringhia dando l’anima per il campo, con Jaite che dalla panchina non lo molla un attimo (“Punto su punto Charlie”) Break del tennista sudamericano per il 3-1 nel quarto gioco, altro break nell’ottavo game dove Seppi dal 40-15 sbaglia 4 colpi consecutivi e concede il terzo set al suo avversario che se lo aggiudica 6-2.

Purtroppo la musica non cambia nel quarto set, anzi il match diventa uno show di Berlcoq, che si permette in alcuni tratti di ridicolizzare il nostro atleta infilando ora una palla corta, ora un vincente di rovescio, ora un’accelerazione di diritto. Andreas va nel pallone, sbaglia anche un paio di comodi smash, il match è andato. Berlcoq sale 5-0, concede il game della staffa al suo avversario prima di chiudere 6-1 e procedere al rituale dello strappo della maglietta.

La strada verso i quarti si fa molto dura per i nostri colori.

 

Fognini-Monaco 75 62 62

Fabio ha l’obbligo di provare a pareggiare i conti ma si trova di fronte un tennista che lo ha battuto 3 volte su 3, anche se i due (grandi amici) non si affrontano dal 2011 ed oltretutto Monaco non sembra nel suo periodo di forma migliore.

L’argentino comunque parte alla grande, nei primi due turni non concede nemmeno un punto al servizio e strappa il servizio a Fognini nel quarto game approfittando di 3 gratuiti consecutivi del nostro tennista, 3-1 Monaco. Ma l’azzurro c’è, picchia profondo e se non sbaglia diventa difficile per Monaco stargli dietro. Arrivano subito due palle break consecutive per l’immediato controbreak, l’argentino le annulla, ma Fabio se ne procura una terza che sfrutta provocando un gratuito di diritto del suo avversario. L’azzurro completa il recupero nel sesto gioco annullando prima una pericolosa palla break con un bel diritto vincente. Gli scambi lunghi da fondo campo sono comunque duri per entrambi i tennisti, anche perché si è alzato un fastidioso vento che taglia il campo a metà e rende talvolta difficilmente controllabili le traiettorie.

Il match si incanala così verso una vera e propria battaglia da fondo campo, entrambi i contendenti cercano di indurre all’errore l’avversario sfinendolo con accelerazioni improvvise, ma nessuno dei due riesce a staccarsi in maniera decisiva. Monaco torna avanti di un break sul 5-3 ma Fabio è bravissimo a centrare per la seconda volta il controbreak immediato e completa con grande autorità il recupero con un paio di splendidi vincenti nel decimo gioco, 5 pari e tutto da rifare. Fabio adesso domina gli scambi, alternando sapientemente accelerazioni a palle lavorate, oltretutto lo spezzino non sbaglia più e Monaco inzia ad andare in difficoltà. Così Fognini centra il terzo game consecutivo, strappa il servizio all’avversario e va a servire per il primo set.

L’azzurro è in trance agonistica, servizio tenuto a zero con doppio ace finale di cui l’ultimo con la seconda palla. Un vero e proprio show, primo set meritatissimo. Premiata la maggiore voglia dell’azzurro di fare il match, il suo saldo vincenti seppur negativo (16-22) parla chiaro rispetto a quello del suo avversario (5-12).

Monaco prova a reagire ad inizio secondo set, nel secondo game va avanti 0-30 sul servizio di Fabio che però si salva alla grande senza concedere palle break. Fognini continua imperterrito a dettare il ritmo, Monaco regge sino al 2-1 in suo favore poi inizia a sbandare paurosamente. I vincenti di Fabio aumentano così come i gratuiti dell’argentino. Monaco annaspa a fondo campo, travolto dalle bordate e dai cambi di ritmo dell’azzurro. Arrivano 5 giochi consecutivi dell’azzurro che con un parziale di 20 punti a 6 si aggiudica il secondo set 6-2 e mette una seria ipoteca sul successo finale. Monaco letteralmente inguardabile, appena 1 vincente e 10 gratuiti.

Fabio oramai è in controllo del match, Monaco si prende una pausa fisiologica ma gli serve a ben poco. L’argentino sbaglia tutte le accelerazioni di diritto ed arriva subito il break in apertura dell’azzurro. Monaco prova a reagire, il pubblico cerca di farsi sentire e lo incoraggia a gran voce me non c’è nulla da fare. Ora Fognini domina su tutti i fronti regalando qua e la colpi di gran classe, come un fantastico lob di rovescio ed una voleé di diritto su un passante non facile di Monaco. Arriva un altro break nel quinto game per il 4-1 “pesante”, i “bravo!” di Barazzutti non si contano più. Il finale è pura accademia, Fabio chiude in scioltezza 6-2 anche il terzo set e ci dà il preziosissimo 1-1.

Domani il doppio per provare ad indirizzare la sfida verso i colori azzurri.

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