Rafa Nadal: il maestro Vilas si avvicina

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Rafa Nadal: il maestro Vilas si avvicina

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TENNIS ATP WORLD TOUR – Già a Madrid, Rafael Nadal potrebbe raggiungere Guillermo Vilas a quota 46 titoli vinti sulla terra battuta. “Quando iniziai a seguire Nadal mi identificai molto in lui per quello che faceva”, racconta l’argentino. Numeri e statistiche di due tra i più grandi terraioli di sempre.

“Terra! Terra sulla quale capitalizzare al massimo le fastidiose rotazioni del topspin, arte nella quale è maestro e secondo solo al sommo Borg, illustre assente. Guillermo Vilas cala sul Roland Garros come un toro della pampa e conquista finalmente il suo primo trofeo importante”. ROLAND GARROS 1977 – Era Open. Quarant’anni di tennis professionistico raccontati attraverso i tornei dello Slam. (Remo Borgatti)

Di  Guillermo Vilas campeggia una statua, una scultura di ferro a Mar Del Plata, la città che gli diede i natali 61 anni fa. Il più grande giocatore argentino, negli anni 70-80 è riuscito ad aggiudicarsi ben 46 tornei sulla sua superficie prediletta, la terra, un numero eccezionale se si pensa che in quegli anni c’era un certo Borg che dominava il tennis mondiale. Ha costruito tutta la sua carriera  sul ‘polvo de ladrillo’, riuscendo comunque a vincere anche in Australia nel 1978 e 1979, su erba, (lo US Open nel ’77 si giocava sulla terra del West Side Tennis Club di Forest Hills, Wimbledon invece non riuscì mai a vincerlo). Quel mancino un po’ folle, un po’ sopra le righe, che amava ballare negli spogliatoi prima di un match, il poeta, legato a doppio filo alla sua terra di cui non si è mai dimenticato, si vide negare, in maniera ingiusta, per colpa di calcoli che spesso, è vero, non raccontano la verità, il numero 1 del mondo in quel magico anno, il 1977. Vilas vinse 16 tornei Atp, e stabilì il record di 53 vittorie consecutive sulla terra rossa, ma rimase un re senza corona. E i record, anche quelli che non credi mai qualcuno un giorno, dopo di te, riuscirà ad abbattere, nascono proprio per questo, per essere infranti. Una realtà banale ma cristallina. Rafael Nadal ha superato quel record, la sua è la serie di vittorie su una stessa superficie più lunga dell’era Open. Dal 2005 alla finale del 4 maggio 2007 ad Amburgo, Rafa vince 81 match consecutivi sull’amata terra rossa. La sconfitta arriva per mano del suo grande rivale, Roger Federer. Adesso, 7 anni dopo quell’incredibile cavalcata rossa con cui il mancino di Manacor, che in giugno compirà 28 anni, rese noto a tutti che la terra è la sua casa, il suo fortino inespugnabile se non per pochi, pochissimi giocatori che vantano una vittoria sullo spagnolo, Rafael Nadal vede sempre più vicino un altro incredibile obiettivo. Nadal è a quota 43 tornei vinti sulla terra, tra lui e i 46 di Vilas ci sono tre appuntamenti, come sappiamo molto cari al campione spagnolo, Montecarlo, il Godó a Barcellona e il Madrid Open. Un dominio assoluto il suo. Solo una settimana fa, il numero 1 del mondo ha alzato la 62esima coppa in carriera a Rio de Janeiro, proprio sulla terra, lo stesso numero di tornei che vinse Vilas a fine carriera. Non è una storia di paragoni, forse di numeri, di statistiche. E come a voler allontanare qualunque pressione, Rafa ci tiene a puntualizzare che quelle sono cose a cui non pensa quando scende in campo: “Sono solo statistiche. Io proseguo per la mia strada. Non avrei mai immaginato di ottenere tutto questo nella mia carriera”. Impossibile sentirlo ai microfoni puntare ad un obiettivo preciso, un campione anche nel riuscire ad allontanare da lui qualunque pressione, qualunque aspettativa. Eppure, inutile nasconderlo, questo è un obiettivo quanto mai vicino, possibile. Ancora più tangibile il record di vittorie in singolare nei tornei dell’Atp. Se mai riuscisse a confermare la vittoria dello scorso anno ad Indian Wells (il primo e anche abbastanza inaspettato 1000 dopo il doloroso stop durato quasi 6 mesi a causa di un infortunio, e anche perché prima della stagione scorsa non vinceva un titolo sul cemento dal 2010) e il successivo appuntamento nel torneo ‘di casa’ a Barcellona, Rafa potrebbe raggiungere a quota 64 due mostri sacri della racchetta come Borg e Sampras. Ma Vilas, il maestro, è lì, a poche vittorie, ma mai scontate. Rafa dovrà iniziare riprendendosi la corona del Principato, che l’anno scorso gli venne sottratta dal serbo Novak Djokovic, dopo una striscia incredibile che lo ha visto vincitore del Monte Carlo Rolex Masters 8 volte consecutive, la prima nel lontano 2005, e nella Caja Magica potrebbe scrivere una nuova pagina nella storia di questo sport, eguagliando l’argentino. Ed è proprio Vilas quello che si rivide in lui anni fa, quando il giovane spagnolo, con il suo outfit spesso criticato, venne fuori nel circuito: “Quando iniziai a seguire Nadal mi identificai molto in lui per quello che faceva. Mi rispecchiavo in lui. Io avevo molto topspin e lo utilizzavo spesso, come anche quei colpi con cui passa la racchetta sulla testa per non colpirsi”, ha dichiarato ad AS il vincitore del Roland Garros nel 1977.

Nadal la sua orma indelebile nella storia del tennis l’ha già lasciata, pur avendo davanti a sé ancora degli anni di carriera ad alti livelli, fisico permettendo. Ha vinto per ben 8 volte il Roland Garros, unico nella storia ad aggiudicarsi tante volte lo stesso Major. E’ il giocatore con la più alta percentuale di vittorie sulla terra, con un 93,31 %, dal 2001 ha perso solo 21 incontri. I numeri sono spaventosi su questa superficie. E se il suo dominio sul rosso è incredibile, negli anni è riuscito ad adattare il suo gioco alle diverse superfici, ottenendo una vittoria all’Australian Open del 2009, due vittorie a Wimbledon, una nella memorabile finale del 2008 contro Roger Federer, una nel 2010. Due sono anche le vittorie sul cemento americano, conquistando lo US Open nel 2010 e nel 2013. Ma appunto, non è una storia di paragoni. I numeri a volte mentono. Mentirono quando non regalarono all’argentino più forte di sempre il meritato numero 1 del mondo. Per qualcuno sono indice di grandezza. Nadal non ci pensa, l’importante è vincere, sempre. Vilas, il tennista romantico, onesto ed emotivo, ha segnato con la sua anima il mondo del tennis. Rafael Nadal quest’anno potrebbe eguagliare il suo incredibile record. Forse anche lui avrà numerosi capitoli dedicati alle sue gesta. Una partita alla volta.

Tutte le vittorie di Nadal sulla terra:
Orange Prokom Open, Sopot, Poland (2004)
Brasil Open, Costa do Sauípe, Brazil (2005); Sao Paulo (2013)
Abierto Mexicano TELCEL, Acapulco, Mexico (2005; 2013)
Monte Carlo Masters, Monte Carlo, Monaco (2005; 2006; 2007; 2008; 2009; 2010; 2011; 2012)
Barcelona Open, Barcelona, Spain (2005; 2006; 2007; 2008; 2009; 2011; 2012; 2013)
Internazionali BNL d’Italia, Rome, Italy (2005; 2006; 2007; 2009; 2010; 2012; 2013)
French Open, Paris, France (2005; 2006; 2007; 2008; 2010; 2011; 2012; 2013)
Swedish Open, Bastad, Sweden (2005)
Mercedes Cup, Stuttgart, Germany (2005; 2007)
Hamburg Masters, Hamburg, Germany (2008)
Mutua Madrid Open, Madrid, Spain (2010; 2013)
Rio Open, Rio de Janeiro, Brazil (2014)

Tutte le vittorie di Vilas sulla terra:
1973 – Buenos Aires
1974 – Buenos Aires; Teheran; Louisville; Hilversum; Gstaad
1975 – Buenos Aires; Louisville; Hilversum; Washington; Munich
1976 – Buenos Aires, Monte Carlo WCT
1977 – Buenos Aires; Santiago; Bogota; Teheran; Paris; US Open; Columbus, South Orange; Louisville; Washington; Kitzbuhel; Roland Garros; Buenos Aires
1978 – Aix-En-Provence; South Orange; Gstaad; Munich; Hamburg
1979 – Buenos Aires, Washington
1980 – Palermo; Kitzbuhel; Rome
1981 – Houston; Cairo; Mar Del Plata
1982 – Kitzbuhel; Boston; Madrid; Monte Carlo; Buenos Aires
1983 – Kitzbuhel; Delray Beach WCT

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