TENNIS WTA PREMIER INDIAN WELLS – C. Wozniacki b. Y. Shvedova 7-6 (7), 3-6, 6-1 incontro di 3° Turno
D. E’ stata una bella battaglia per venir fuori da un match complicato. Quali sono le cose che in generale hai ricavato dalla partita?
R. E’ stato un match molto duro. Affrontarla è sempre complicato, e specialmente qui che la palla rimbalza molto alta. Il suo servizio rimbalzava sopra la mia testa, e quindi è stato difficile all’inizio trovare il ritmo. Ho provato a combattere e ho vinto il primo set. Non so esattamente come, ma credo che la corsa mi abbia aiutato. Ho iniziato a giocare bene nel terzo, ma prima è stata una vera e propria lotta.
D. Abbiamo visto che Michael Mortensen è qui con te, ma immagino che tuo padre sia ancora l’allenatore sul campo. Ci puoi parlare di questa disposizione? È lui adesso il tuo coach o è solo un consulente?
R. Penso che Michael e mio padre lavorino bene insieme, e credo che mio padre conosca meglio quelle cose da dire in modo più veloce quando sono in campo e ci sono solo due minuti di pausa. Questa è l’organizzazione con cui mi sento meglio. E Michael porta anche delle cose positive.
D. Hai giocato contro di lei l’anno scorso e perso di poco. Quanto hai guardato quel match la notte prima e parlato di ciò che dovevi fare in campo?
R. Non molto onestamente, perché prima di tutto quella era una partita su terra, e lei giocò davvero bene. Io non ho giocato bene in quel match. Adesso c’è un nuovo torneo, un nuovo posto. Ho guardato di più i match che ha giocato quest’anno perché sono più recenti. E ho cercato di trovare qualche punto chiave.
D. Qualche giocatore sta facendo i conti con la preparazione, se sia stata buona o meno prima di arrivare qui. Tu quanto sei felice degli allenamenti e della preparazione con cui ti sei presentata?
R. E’ stata un’ottima preparazione. È sempre al massimo durante questi tornei. È la parte più divertente dell’anno. Per quanto mi riguarda, amo questi due tornei. Penso possa essere un mese molto lungo se non fai le cose per bene o se non giochi, o se sei sfortunata e trovi un tabellone complicato ed esci presto. Queste sono le motivazioni principali che ti spingono a giocare bene.
D. Al di là dei quattro Slam, credi sia il miglior torneo al mondo? E pensi possa diventare il quinto Slam?
R. Credo sia già chiamato così dai giocatori, il quinto Slam. E anche i mezzi di comunicazione lo chiamano così. Credo che sia davvero il miglior torneo se si pensa all’organizzazione, ai campi, alle strutture per allenarsi, al fatto che su tutti i campi ci sia l’occhio di falco. Qui è tutto fantastico. Credo che creare un quinto Slam si difficile, perché ci sono delle tradizioni nel tennis. Abbiamo i quattro Slam ed è sempre stato così. E credo sarà sempre così. Ma tutti amiamo tornare qui ed è per questo che vedi tutti giocare e divertirsi. I tennisti partecipano anche al doppio perché amano stare qui, è semplice.
