ATP Miami: Si ritira anche Berdych!! Djokovic-Nadal nr. 40

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ATP Miami: Si ritira anche Berdych!! Djokovic-Nadal nr. 40

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TENNIS – Nishikori non gioca la semifinale con Djokovic per un problema di pubalgia. Per il serbo secondo walkover a favore nel torneo. Il ceco rinuncia a sua volta per una gastroenterite. Djokovic e Nadal fanno 40 sfide a livello pro.

Novak Djokovic è in finale al Masters 1000 di Miami e la raggiunge con il minimo sforzo possibile: Kei Nishikori infatti ha dato forfait a poco più di un’ora dall’inizio della semifinale per un problema inguinale legato a una forma di pubalgia. Il giapponese aveva giocato fin qui un torneo straordinario battendo in sequenza Dimitrov, Ferrer e Federer per raggiungere il prestigioso piazzamento

Djokovic, che aveva già approfittato del ritiro prima del match di Florian Mayer al terzo turno, affronterà dunque domenica il vincente della semifinale tra Berdych e Nadal, che resta programmata per mezzanotte ora italiana e andrà alla ricerca del suo quarto titolo a Miami nella sua quinta finale.

Incredibilmente dà forfait anche Berdych per una gastroenterite virale: non si giocherà dunque nessuna delle due semifinali. E’ la prima volta che ciò accade in un torneo a livello di ATP Tour dall’inizio dell’Era Open. Djokovic e Nadal si sfideranno dunque per la prima volta nel 2014. Sarà il confronto diretto N.40 tra i 2 campioni a livello maggiore.

Djokovic, intervistato ai microfoni della ESPN, pur dicendosi dispiaciuto per quanto accaduto a Nishikori, è parso già proiettato verso il match di domenica: “Si tratta di un grande torneo e dal punto di vista di chi gioca non è mai bello raggiungere la finale senza combattere. Purtroppo mi ha detto che ha sentito dolore all’inguine sinistro. L’ho saputo subito dopo il riscaldamento, è davvero un peccato per il torneo. Ora posso solo concentrarmi per il match che mi attende in finale“. Ad attenderlo, ancora una volta, Rafa Nadal: “Ho visto un paio di partite di Rafa e sta colpendo la palla molto bene, qui non ha mai vinto per cui credo abbia una motivazione in più.”. C’è stato tempo anche per un commento sull’operato fino a questo momento di Boris Becker, da molti considerato una scelta opinabile per non dire assurda: “Ho parlato con Boris, doveva essere qui. Da quest’anno è un mezzo allenatore nel mio team, mentre Vaida è un secondo allenatore. Marian mi conosce da molti anni, fortunatamente per me ha accettato di venire a Miami sopperendo all’assenza di Boris. Le persone però hanno iniziato a mettere in discussione l’operato di Boris perché lui era presente in Australia e a Dubai, dove ho perso. Io però sono sicuro che sia la persona giusta. Ho parlato diverse volte con Marian riguardo la mia scelta. Sono davvero eccitato di avere una leggenda come lui nel mio angolo e del contributo che potrà dare. Siamo solo all’inizio dell’anno, ciò che è accaduto a Indian Wells e sta accadendo a Miami è anche merito suo“.

Naturalmente molto deluso Berdych, che ha spiegato ai giornalisti il motivo del suo ritiro: “Ieri sera non ho fatto niente di diverso dal solito. Ho cenato nello stesso ristorante di sempre, mangiando praticamente lo stesso menù delle altre volte. Questa mattina quando mi sono svegliato ho accusato mal di stomaco con forte diarrea e vomito. Ho perso davvero molti liquidi, non avevo più energie. Una volta giunto qui sono stato visitato da alcuni medici e ho provato ad allenarmi, ma senza energie non si va lontano“. Avrebbe dovuto affrontare Nadal, che l’aveva battuto nelle ultime 17 sfide disputate: “Sono dispiaciuto perché è stato un buon torneo per me, stavo giocando bene. Specialmente ieri avevo sensazioni positive, mi sentivo in forma e pensavo di giocarmela contro Rafa. Sono davvero molto deluso, dis sicuro non giocherò la Davis“.
Rafael Nadal, avvertito appena un’ora prima dell’inizio del match del ritiro dell’avversario, ha dichiarato alla stampa che “è un vero peccato che sia accaduta una cosa del genere. Mi dispiace per Tomas, per Kei, per il torneo, ma soprattutto per i fans”. A proposito della finale di domenica, non crede che sia un problema il fatto di aver saltato una partita e di aver giocato molto più spesso di notte che di giorno. “Se perderò contro Novak, non sarà perché non ho giocato la semifinale, perdendo il ritmo dei match. Per quel che riguarda l’abitudine a giocare di giorno, domenica verso le 17 vi saprò dire se sarà un fattore o meno…”. Lo spagnolo si è comunque dichiarato molto soddisfatto del suo percorso fin qui: “Dopo la sconfitta a Indian Wells, se mi avessero chiesto di firmare per una finale a Miami, avrei firmato senza esitazioni. In questo torneo ho perso il servizio solo una volta, ed è un grosso passo avanti rispetto ad Indian Wells”.

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