Fed Cup
Fed Cup: La Kerber manda in finale la Germania

TENNIS FED CUP – A Brisbane la nr.1 tedesca rimonta la Stosur e porta le tedesche in finale dopo 22 anni, probabilmente in R.Ceca. Nei play-off Canada vicino alla A, in parità Polonia (in Spagna) e Usa (con la Francia). La Serbia rischia la C
FED CUP, SEMIFINALE
Australia-Germania 1-3
Angelique Kerber chiude la pratica Fed Cup a Brisbane, rimonta Samantha Stosur (4-6 6-0 6-4) e porta dopo 22 anni la Germania in finale di Fed Cup. Finale che visto l’andamento della sfida di Ostrava tra R. Ceca e Italia (sul 2-0 per le padrone di casa) dovrebbe giocarsi in terra ceca (Praga?).
La Kerber, che non aveva mai battuto l’avversaria nei due precedenti, dopo aver perso il primo set (invero ben giocato dalla Stosur, finalmente decisa e risoluta), si è presa una quanto mai opportuna pausa fisiologica ed al ritorno in campo ha saputo risalire con gran determinazione la china.
“Mi sono detta che dovevo giocare punto su punto. Stavo giocando per il mio paese e dovevo a tutti i costi portare il terzo punto”.
Delusa ovviamente la Stosur a fine match:”Rispetto a ieri ho giocato un buon match, non so onestamente cosa avrei potuto fare di più. Lei ha giocato da top player. Due anni fa avevamo vinto nettamente in Germania, quest’anno è andata così, complimenti alle tedesche”.
La Germania come detto torna quindi in finale di Fed Cup dopo 22 anni e raccoglie i frutti di un movimento che nell’ ultimo periodo ha prodotto ottime giocatrici che a turno occupano e hanno occupato i primi posti del ranking, dalla Kerber alla Goerges, dalla Lisicki alla Barthel, alla Petkovic (oggi le tedesche nella Top100 sono ben 7).
Per la cronaca le australiane hanno raccolto il punto della staffa nel doppio vinto da Barty e Dellacqua contro Goerges e Groenefeld in tre set.
Kerber-Stosur 46 60 64
Stosur in campo per alimentare le speranze australiane di rimonta, Kerber per chiudere la pratica e portare la Germania in finale.
Due i precedente tra le due contendenti, li ha vinti entrambi la Stosur che inizia alla grande e nel secondo game centra subito il break, allungando poi 3-0 e 4-1, con la tedesca che annulla anche una palla dello 0-4.
La Stosur comanda gli scambi con il suo diritto, la Kerber pare in grossa difficoltà.
L’australiana però si fa breakkare nel settimo game e consente il rientro in partita della sua avversaria sul 4-3, poi succede di tutto.
La stessa Kerber perde subito la battuta nell’ottavo game (complice anche un doppio fallo) e manda la Stosur a servire per il set sul 5-3.
Game estenuante e lunghissimo, la Kerber va 0-40, la Stosur con coraggio annulla tutte e tre le palle break. La Kerber si procura altre due palle del 4-5, ma la sua avversaria riesce ancora ad annullargliele. Dopo di che è l’australiana ad avere un set point, ma commette un doppio fallo sanguinoso (nel game la Stosur chiuderà con tre ace e 3 doppi falli). Altra palla break Kerber, altro ace Stosur. Ma subito dopo arriva un doppio fallo della tennista di casa e finalmente la tedesca centra il break, incredibile!.
Ma non finisce qui, la tensione attanaglia le due tenniste, la Kerber inizia con un doppio fallo il game successivo e la Stosur finalmente chiude il set con un fantastico passante di diritto.
Panchina australiana in piedi, si sogna la rimonta, la Kerber alquanto contrariata si prende una pausa fisiologica, anche la Stosur ne approfitta per uscire dal campo
Al ritorno in campo inizia tutto un altro match, la Kerber appare molto più risoluta e decisa, la Stosur si affloscia.
La tedesca strappa subito il servizio all’avversaria, salva una palla break nel secondo game e poi centra un nuovo break per il 3-0 “pesante”.
Il set praticamente si chiude qui, la tedesca infila un cappotto e manda il match al terzo set.
Il terzo set inizia con emozioni sconsigliate ai deboli di cuore. La posta in palio è altisima, le due tenniste alternano gran colpi a clamorosi gratuiti.
Break Kerber in apertura (con doppio fallo Stosur sulla palla break), immediato controbreak Stosur (con doppio fallo della tedesca sulla palla break).
Il terzo game è forse quello che decide la partita e la sfida.
Si giocano ben 22 punti (15 minuti la durata), la Stosur ha ben 6 palle del 2-1 ma non le sfrutta ed alla fine arriva il nuovo break della tedesca.
La Kerber sente il match in pugno, allunga con autorità sul 3-1 (battuta tenuta a zero nel quarto game) e sale in cattedra.
La Stosur accusa il colpo e subisce un altro break nel settimo gioco, la Kerber va a servire per il match sul 5-2.
Ma qui la tensione si fa sentire, la tedesca prende il break a zero e rimette in corsa la Stosur che risale sino al 4-5, ma nel decimo gioco la Kerber non si disunisce e chiude la sfida con un ace.
Panchina tedesca in campo, possono partire i festeggiamenti.
Barty/Dellacqua-Goerges/Groenefeld 62 67(5) 10-2
PLAY-OFF WORLD GROUP
Non basta Aga Radwanska alle polacche, Urszula rovina tutto contro la Torro-Flor, match ancora in equilibrio a Barcellona.
Grandissima impresa della Wozniak nella sfida tra Canada e Slovacchia a Quebec City. La nr.2 canadese batte in rimonta la Cepelova che ha servito per il match sia nel secondo che nel terzo set. Le slovacche finaliste l’anno scorso rischiano la retrocessione, Canada vicino alla prima promozione nel tabellone principale.
Russia senza problemi come da pronostico contro l’Argentina, la Stephens mette nei guai gli USA perdendo contro la Garcia, rimedia la Keys che batte in un match durissimo la Cornet (che ha servito per il match ed è stata 5 volte a due punti dal 2-0 per le francesi).
Spagna-Polonia 1-1
Radwanska A.- Soler Espinosa 62 62
Torro Flor- Radwanska U. 46 60 61
Russia-Argentina 2-0
Vesnina-Ormaechea 63 63
Makarova-Irigoyen 75 61
Canada-Slovacchia 2-0
Wozniak-Cepelova 46 75 75
Bouchard-Kucova 76(0) 26 61
Usa-Francia 1-1
Garcia-Stephens 63 62
Keys-Cornet 67(4) 76(4) 63
PLAY-OFF WORLD GROUP II
La Romania della Halep e della Cirstea (che batte in rimonta una scialba Ivanovic) conduce 2-0 contro la Serbia che rischia addirittura la C.
Equlibrio in Olanda tra le padrone di casa ed il Giappone, Svizzera e Svezia avanti 2-0 su Brasile e Thailandia
Romania-Serbia 2-0
Cirstea-Ivanovic 36 61 62
Halep-Jovanovski 62 64
Olanda-Giappone 1-1
Nara-Rus 75 26 61
Bertens-Doi 76(0) 63
Svezia-Thailandia 2-0
Larsson-Lertcheewakarn 61 63
Arvidsson-Kumkhum 64 62
Brasile-Svizzera 0-2
Bacsinzsky-Pereira 63 63
Bencic-Goncalves 63 63
Fed Cup
Le Finals della Billie Jean King Cup 2022 si giocheranno a Glasgow
La nazionale azzurra di Tathiana Garbin sarà impegnata dall’8 al 13 novembre nella Emirates Arena scozzese che ospiterà anche un girone delle Finals di Coppa Davis

La ITF ha comunicato che la sede prescelta per le Finals della Billie Jean King Cup 2022 sarà Glasgow, con l’organizzazione della federazione britannica, la LTA. La fase finale della massima competizione a squadre del tennis femminile andrà in scena dall’8 al 13 novembre sul campo indoor della Emirates Arena, che a settembre ospiterà pure un girone delle Finals di Coppa Davis: sarà la quarta volta in quasi sessant’anni di storia (la prima edizione fu nel 1963) in cui la Gran Bretagna ospiterà le finali di questa competizione, originariamente chiamata Fed Cup. Ci sarà anche l’Italia della capitana Tathiana Garbin, grazie alla vittoria sulla Francia nel turno eliminatorio di aprile; le altre contendenti per il titolo di campionesse del mondo di tennis saranno le giocatrici di Gran Bretagna, il paese ospitante, Australia, Belgio, Canada, Cechia, Kazakistan, Polonia, Spagna, Slovacchia, Svizzera e USA. Il formato prevede quattro gironi da tre squadre, con le vincitrici di ogni girone che approderanno nelle semifinali. “La LTA ha presentato una candidatura molto consistente nel contesto di una gara molto competitiva – ha detto il presidente ITF, David Haggerty -. Hanno ospitato già con successo delle gare di Coppa Davis e non vediamo l’ora di portare la più grande competizione a squadre del tennis femminile davanti all’appassionato pubblico scozzese”.
Billie Jean King Cup
Coppa Davis e Billie Jean King Cup: ecco chi sostituirà Russia e Bielorussia
Walkover, bye, wild card e ripescaggi in un turbinio di emozioni regolamentari da cui sono scaturiti i nomi delle nazioni che beneficiano dell’esclusione delle squadre russe e bielorusse

Avevamo lasciato la Coppa Davis ai Qualifiers, i tie di qualificazione per il primo atto delle Finals, quello a gironi in programma a settembre. Come per la Billie Jean King Cup, i cui “preliminari” si disputeranno il 14-15 aprile, si poneva innanzitutto il problema di sostituire la nazione già ammessa alla fase finale in quanto campione in carica dopo la decisione da parte dell’ITF in seguito all’invasione dell’Ucraina. Nel 2021, infatti, entrambe le manifestazioni sono state vinte dalla Russian Tennis Federation, che sarebbe la Russia ma non si può dire per via della sanzione per il doping di Stato, per quanto il titolo vinto come RTF sia comunque finito insieme agli altri nella bacheca russa. Vediamo allora su quali criteri la Federazione Internazionale si è basata per decidere chi sostituirà le squadre escluse, quindi anche quelle bielorusse.
Per quanto riguarda la Billie Jean Cup, il Board dell’ITF conferma che il posto della RTF sarà preso dalla semifinalista con classifica più alta tra le due sconfitte nel 2021, vale a dire l’Australia. Gli aussie vantano infatti il primo posto del ranking, mentre gli Usa, battuti nell’altra semifinale, sono quarti. Come ovvia conseguenza, l’Australia non giocherà i Qualifiers del prossimo aprile, mentre la nazione avversaria, la Slovacchia, beneficerà di un bye e si ritrova anch’essa direttamente alle Finals. Un walkover anche per il Belgio che avrebbe dovuto giocarsi la qualificazione contro la Bielorussia.
Se qualcuno cantava le donne come “dolcemente complicate”, per i maschi la faccenda è inutilmente complicata. Anche in Coppa Davis, il posto della RTF alle Finals è preso dalla semifinalista 2021 meglio classificata, la Serbia, undicesima. In realtà, l’altra semifinalista – la Germania – è piazzata molto meglio, quinta, ma la squadra che a sorpresa ha schierato Sascha Zverev si è qualificata sul campo (del Brasile). Dunque, il diritto della Serbia alle Finals non deriva dall’essere l’unica candidata, bensì dal fatto che, delle due, è la semifinalista con ranking più alto una volta esclusa la Germania. Ma non finisce qui.
Già, perché alla squadra di Novak Djokovic e compagni era stata offerta una wild card, quindi a settembre sarebbe stata presente in ogni caso; così, però, si libera un invito che andrà a una delle 12 perdenti dei recenti tie di qualificazione. L’annuncio del nome della fortunata sarà dato a tempo debito.
Ricapitolando, nelle quattro sedi che ospiteranno i gironi e che non sappiamo quali saranno ma speriamo che una sia Casalecchio di Reno (da non confondere con Reno, Nevada), gareggeranno la Croazia finalista 2021, la semifinalista Serbia, l’invitata Gran Bretagna, le 12 vincitrici di inizio marzo (Argentina, Australia, Belgio, Corea, Francia, Germania, Italia, Kazakistan, Olanda, Spagna, Svezia, Stati Uniti) e, appunto, la wild card misteriosa. Metà di queste si guadagneranno la fase finale davvero finale di fine novembre in un posto che l’ITF rivelerà in seguito. Le cose, l’importante è spiegarle bene evitando gli anacoluti.
Per concludere, la Bielorussia avrebbe dovuto disputare i playoff del World Group I del 4-5 marzo; la nazione avversaria, il Messico, ha ricevuto un walkover e a settembre competerà nel WG I. Rimane il problema di assicurare che nei World Group I e II ci sia il numero corretto di squadre. Quindi, l’Uzbekistan gareggerà nel WG I in quanto miglior classificata tra le perdenti dei playoff, mentre la Cina e la Tailandia in forza del loro ranking giocheranno nel WG II nonostante la sconfitta nei relativi playoff.
Coppa Davis
La Federazione Tennis Ucraina chiede all’ITF l’espulsione delle federtennis russa e bielorussa
Così la lettera pubblicata su Facebook: “La Russia e la Bielorussia non solo non devono ospitare competizioni sul proprio territorio, ma nemmeno devono partecipare a tornei”

Sono da poco iniziati i negoziati tra le delegazioni ucraina e russa, ma si combatte ancora, mentre sullo sfondo c’è lo spettro della minaccia nucleare evocato da Putin. E continuano anche le reazioni del mondo sportivo all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Al recente annuncio di Elina Svitolina che devolverà i suoi prossimi prize money per sostenere i propri connazionali, si aggiunge ora la Federazione Tennis Ucraina che pubblica sul proprio account Facebook la lettera indirizzata a David Haggerty e Ivo Kaderka, presidenti rispettivamente dell’ITF e di Tennis Europe. Nella lettera viene chiesto di espellere le federtennis russa e bielorussa dai due organismi. Ecco il testo indirizzato alla International Tennis Federation:
“La Federazione Tennis Ucraina esprime la sua richiesta per l’espulsione immediata della Federazione Tennis Russa e della Federazione Tennis Bielorussa dalla ITF.
Le ragioni non hanno probabilmente bisogno di essere spiegate, ma ecco alcuni fatti.
Il cinico e sanguinoso attacco senza precedenti di Russia e Bielorussia all’Ucraina è in atto da ormai quattro giorni. Civili stanno morendo, anche donne e bambini; l’infrastruttura civile sta crollando.
È una guerra su vasta scala che riporterà il nostro Paese indietro di decenni. Tutto questo sta accadendo nel centro geografico dell’Europa. Il mondo non vedeva niente di simile dalla Seconda Guerra Mondiale. È in corso una spietata guerra di annientamento.
La Russia e la Bielorussia non solo non hanno il diritto di ospitare competizioni sul proprio territorio, ma nemmeno di partecipare in ogni torneo a squadre e individuale all’estero.
Il Consiglio direttivo della Federazione Tennis Ucraina spera in una Vostra forte posizione in considerazione di questa richiesta.”

Una richiesta assolutamente decisa, ma altrettanto comprensibile, quella della federtennis ucraina a firma del proprio presidente Sergiy Lagur. Lascia un po’ incerti il significato del passaggio sulla partecipazione ai tornei individuali, ma immaginiamo che, più che un’esclusione tout court dei tennisti di Russia e Bielorussia, si chieda di non mostrare bandiere e simboli di quelle due nazioni. In ogni caso, in attesa delle decisioni dei due organi interpellati, ricordiamo che restano fuori dalla loro competenza i tornei dello Slam, oltre naturalmente quelli dei circuiti ATP e WTA. Non dimentichiamo neanche le prese di posizione dei tennisti russi: da Daniil Medvedev ad Andrey Rublev, che già a Dubai ha avuto modo di pronunciarsi contro la guerra. Con loro si è espresso con gli stessi toni Karen Khachanov.
