ATP Roma interviste, Nadal: "Non sto pensando al Roland Garros"

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ATP Roma interviste, Nadal: “Non sto pensando al Roland Garros”

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ATP ROMA – Intervista pre-torneo. Intervista a Rafael Nadal

 

D: Come ti senti qui a Roma? Molti dicono che il vero Nadal è quello visto a Madrid e non quello di Barcellona o Montecarlo.

R: Mi sono sempre trovato molto bene qui a Roma fin dalla mia prima vittoria nel 2005, quella finale è uno dei ricordi più belli che ho del circuito. E ovviamente perché ho avuto tanti successi qui, ho vinto 7 volte, ho perso una finale, ho giocato tante partite importanti per la mia carriera. È un torneo che mi piace molto. Mi sono allenato ieri ed è vero che le sensazioni sono diverse da Madrid, non completamente, ma sono differenti. Oggi ha piovuto, e non mi sono ancora allenato, questo rende le condizioni un po’ più difficili. Sono felice di essere tornato a Roma. Ho vinto a Madrid che è in altitudine, che è più sorprendente rispetto a una vittoria a livello del mare. È stata la quinta finale sulla terra di Madrid, 6 partecipazioni, ma nulla di folle dall’anno scorso. Il campo in buone condizioni rende il gioco più godibile per il pubblico e più normale per i giocatori.

D: Guardando ai cambiamenti, c’è qualcosa di diverso fra Madrid e Roma?

R: Arrivare qui giocando bene e vincendo è molto più semplice, è ovvio che c’è differenza, devi scambiare un po’ di più qui rispetto a Madrid. Niente di pazzesco ma hai bisogno fare delle piccole correzioni anche mentalmente e parlare di come colpire la palla.

D: Sei felice del livello a cui stai giocando adesso? Ti senti al 100% in vista del Roland Garros?

Non voglio essere al 100% per il Roland Garros, voglio essere pronto per Roma. Quindi sono qui cercando di fare del mio meglio, e alla fine il Roland Garros è un torneo molto importante ma non è l’unico nel circuito e non ci penso mentre gioco qui a Roma. Sono felice di essere qui, gioco settimana dopo settimana, giorno dopo giorno. Dopo possiamo parlare del Roland Garros. Ma adesso siamo qui in un torneo storico, tutti i migliori giocatori sono qui, e proverò a fare tutto come ho sempre fatto durante tutta la mia carriera, niente è cambiato.

R: Hai vinto qui 9 anni fa. Quanto è diverso il Nadal di oggi da quel giovane ragazzo di 9 anni fa?

R: Puoi vederlo dai video (ride). È difficile spiegare questi sentimenti. Da una parte non sono felice che siano passati 9 anni, ma dall’altra sono felice di tutto quello che è successo in questi anni nella mia vita, nella mia carriera. Ho l’opportunità di essere felice per quello che faccio. Parlo di risultati, ma anche di felicità, di vita: sono stati 9 anni meravigliosi della mia vita, ho fatto tante cose. Sono ancora qui e questo mi rende felice perché durante la mia carriera tante persone hanno detto che con il mio stile di gioco avrei avuto una carriera breve, ma alla fine sono nel circuito da 12 anni quindi sicuramente al 100% non è stata una carriera breve.

D: Cosa significa difendere un grande titolo per la prima volta? Penso a Andy Murray che il mese prossimo dovrà difendere il titolo a Wimbledon. Per esempio al Roland Garros, quando ci sei tornato il secondo anno dopo aver vinto il tuo primo titolo?

R: Meno difficile del primo. Quando vinci sei consapevole che puoi farlo di nuovo. È più difficile farlo per la prima volta piuttosto che la seconda perché credi di poterlo fare ancora, sei già stato in quella situazione e sai cosa devi fare. Questo non vuol dire che vincere o difendere qualunque titolo sia semplice: è molto difficile.

 

 

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