Murray: "Avevo bisogno di un coach che mi capisse"

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Murray: “Avevo bisogno di un coach che mi capisse”

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TENNIS-Andy Murray spiega le ragioni che lo hanno portato a scegliere la Mauresmo come coach, i consigli di Darren Cahill e la partnership per ora temporanea con la francese.

Interessanti, alcune dichiarazioni rilasciate nelle ultime ore dal britannico Andy Murray sulla scelta del suo nuovo coach, Amelie Mauresmo: “Prima ho parlato con lei telefonicamente, per quel che riguarda i miei obiettivi, il mio modo di lavorare, il mio team. Ci siamo incontrati a Parigi prima dell’inizio del torneo. Avevo l’idea di scegliere un coach donna che ha giocato nell’ultima decade, e per questo ho chiesto consiglio a Darren Cahill e lui mi ha parlato di Amelie, così poi abbiamo discusso con lei” ha affermato lo scozzese, che ha poi sciolto i dubbi sul motivo che lo ha portato a scegliere un coach dell’altro sesso: “Innanzitutto ho ricordi positivi dall’esperienza con mia madre che nei primi anni della mia carriera mi ha praticamente fatto da coach, e poi è una cosa che sentivo semplicemente; le fatiche sul mio fisico iniziano a sentirsi, è importante che la gente con cui lavori ti capisca, comprenda come ti senti, perchè non puoi semplicemente spingere al massimo tutti i giorni. Questo è uno dei motivi, anche se non ci trovo nulla di strano essendo cresciuto con un allenatore donna. Il mio rapporto con Amelie è, per ora, temporaneo; nella stagione su erba riuscirò a farmi un’idea sulla nostra collaborazione e a capire se questa possa diventare duratura”.

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