TENNIS – Niente da fare per Fabio Fognini (ascolta qui sotto l’audio) che non riesce a risollevare le sorti di un match cominciato con troppi errori. Pablo Cuevas vola in finale a Umag con lo score di 6-3 6-4. Tommy Robredo sconfigge l’idolo di casa Marin Cilic e disputa stasera la seconda finale di seguito a Umag
Ascolta Fognini dopo la sconfitta in semifinale contro Cuevas
P. Cuevas b. F. Fognini 6-3 6-4
Continua il momento “magico” di Pablo Cuevas che elimina il nostro Fabio Fognini dal Vegeta Croatia Open con lo score di 6-3 6-4. Se Pablo ha prodotto una performance regolare e solida, l’azzurro invece ha commesso troppi errori sin dall’inizio. Nel primo set non riesce quasi mai ad entrare veramente in partita. Nel secondo, sembra ritrovare le misure e alzare il livello del proprio tennis. Ma non basta. Ci sono ancora troppi gratuiti che permettono così all’uruguayano, che a Umag proviene dalle qualificazioni, di raggiungere la seconda finale consecutiva in tre settimane.
Pablo parte molto bene sin dai primi punti. L’uruguayano è centrato, aggressivo e, soprattutto, estremamente preciso. Fabio, dal canto suo, non riesce ad entrare in partita commettendo tanti, troppi gratuiti. Il punteggio scorre via veloce con Cuevas che si porta rapidamente in vantaggio 3-0. Il ligure, che resta troppo oltre la linea di fondo, non riesce a spingere ma cerca di reagire e si avvicina sul 2-4. Ma non basta. Gli errori continuano a scandire il tennis di Fabio e l’uruguayano sale 5-2 per poi intascare il primo set per 6-3.
Nel secondo parziale, Cuevas continua a macinare con i fondamentali, allunga il passo sul 2-0 con Fognini che sembra ancora stordito e non trovare il bandolo della matassa per risollevare le sorti di un match già alquanto compromesso. A questo punto, sembra che l’azzurro abbia la possibilità di recuperare: Pablo comincia a disunirsi, a perdere in precisione, subendo un leggero passaggio a vuoto. Ed ecco che Fabio rimonta e pareggia i conti sul 2-2. Gli spettatori italiani, numerosi sugli spalti del Grandstand, lo incitano generosamente. Il tennista di Arma di Taggia prende fiducia, sembra ritrovare le misure e adesso è lui a prendere le distanze sul 4-2. Ma è un fuoco di paglia. All’improvviso, altri malaugurati errori annullano il vantaggio acquisito e consentono all’uruguayano di riagganciare l’avversario per poi conquistare definitivamente il match con lo score di 6-3 6-4.
Pablo Cuevas approda così alla sua seconda finale consecutiva dopo quella vinta a Baastad, vincendo 11 partite di fila (5 a Bastaad e, a Umag, 2 di qualificazioni e 4 nel main draw).
Alle 20 stasera avrà, dall’altra parte della rete, il “veterano” spagnolo Tommy Robredo che, per il secondo anno di fila accede alla finale del Vegeta Croatia Open. Tommy ha eliminato il beniamino del pubblico, Marin Cilic con lo score di 7-6 6-3. L’anno scorso si era aggiudicato il torneo proprio battendo in finale Fabio Fognini.
“Penso di aver giocato male” ha esordito Fabio nelle dichiarazioni post-partita “però la cosa positiva è che ci ho provato, con i mezzi che non erano sicuramente i miei ed è andata male“. E dal 2-0 nel secondo set? “Ho lottato, la palla non mi andava, giocavo sempre corto e rincorrevo l’avversario. Sul 2-0 mi ha “aiutato” lui. Poi, certo, sul 4-2, se fossi andato 5-2, magari sarebbe stato diverso anche se c’era ancora da giocare, ma magari avrebbe inciso“. E ora ? “Adesso andrò un po’ a casa e cercherò di riposarmi per ricaricare le batterie. Poi comincia la stagione sul duro, andrò a Toronto, saranno tornei difficili, con i migliori al mondo ma cercherò di lottare e dare il meglio”.
