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Gaio impressiona ma il titolo va a Krajinovic. Cortina si gode una super finale

Last updated: 11/04/2018 9:45
By Redazione Published 03/08/2014
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4 Min Read

TENNIS-Il serbo si impone a Cortina, mettendo a sedere, nella stessa giornata, sia Troicki che Gaio. La finale ha dato vita ad un match intenso e combattuto.

Cortina d’Ampezzo, 3 agosto 2014 – Cortina si è rifatta, con gli interessi. Una finale splendida, vinta da Filip Krajinovic su Filippo Gaio, ha chiuso la prima edizione del Challenger Atp da 42.500 euro disputato sui campi del Tennis Country Club Cortina, incorniciato dalla magnificenza delle Dolomiti ampezzane ma bersagliato dalla pioggia per tutta la sua durata. I due figli del 1992, serbo il primo, di Faenza l’altro, hanno dato vita a un match bello da vedere, incerto nel risultato e thriller nel finale. Impressionante la partenza dell’italiano, capace di mettere in scena tutto il repertorio in un primo set dominato in lungo e in largo, chiuso con il parziale di 6-2 e addomesticato alla perfezione tra accelerazioni di diritto, palle corte, discese a rete e qualche perla estetica fatta di drop-shot, lob e ‘strettini’ vincenti. “Poi però Krajinovic ha alzato un po’ il livello – ha detto l’azzurro, che era alla prima finale challenger in carriera – e ha cominciato a leggere le mie palle corte”. Ha trovato più sicurezze, il serbo, seguito in tribuna da un manipolo di connazionali armati di bandiera. E alla fine ha trovato il bandolo della matassa. Neutralizzando un Gaio in formato extra-lusso. Qualche rammarico, però, resta. Soprattutto sul doppio fallo che avrebbe potuto cambiare la storia del match. Nel tie-break del secondo set, Gaio si era portato avanti per 5 punti a 3 e il doppio errore ha accorciato le distanze e tolto qualche sicurezza. “Certo in un tie-break come quello – ha confidato Gaio – andare sul 6-3 o sul 5-4 fa tutta la differenza del mondo, però non voglio pensare a un punto specifico, piuttosto mi concentro sul quadro complessivo”. Il che significa best ranking, a partire da lunedì, e muro dei Top 300 abbattuto per la prima volta in carriera.

Da parte sua Krajinovic esulta con poco più di un sorriso e un paio di urlacci al cielo al momento del match-point trasformato, nelle ultime battute del terzo set, su un rovescio a campo aperto, finito a cavallo della riga e controllato dal giudice di sedia più per scrupolo che per convinzione. “Allora un Dio c’è”, ha urlato in serbo, correndo verso rete a fine match. Poi, con più lucidità prima di entrare negli spogliatoi ha aggiunto: “Non penso di aver giocato al massimo oggi, ma credo che i meriti siano stati soprattutto del mio avversario. Non dico di essere stato fortunato, però sicuramente ho dovuto metterla sul piano della lotta e dell’agonismo per vincere questo torneo”. Una vittoria che è arrivata solo qualche ora dopo l’accesso alla semifinale, con un altro terzo set vinto: sul connazionale Troicki, dopo la sospensione per pioggia di sabato. “Diciamo che è stato un vantaggio per la partita del pomeriggio”, ha detto con coppa e assegno già saldi nelle mani. Un titolo, quello di Cortina, che arriva dopo quello ottenuto a Vicenza.

RISULTATI DI GIORNATA Singolare, finale: Krajinovic (SRB) [7] b. F. Gaio (ITA) [WC] 2-6 7-6(5) 7-5. Semifinale (conclusa domenica): F. Krajinovic (SRB) [7] b. V. Troicki (SRB) [Q] 2-6 7-5 6-3. Finale di doppio: I. Cervantes / J. Lizariturry (ESP) b. H.H. Lee (TPE) / V. Mirzadeh (USA) [3] 7-5 3-6 10/8.


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