TENNIS – Questa domenica Caroline Wozniacki correrà la maratona di New York, ecco le dichiarazioni della tennista danese alla vigilia dell’evento
Caroline Wozniacki è arrivata a New York questo mercoledì per ritirare la pettorina con cui correrà la sua prima maratona di New York. La tennista danese, che normalmente si concede tre settimane di stop a stagione conclusa, sì è recata nella Grande Mela direttamente da Singapore, dopo che sabato scorso ha perso in semifinale contro Serena Williams alle WTA Finals.
“Sono un po’ nervosa!”, ha confidato la 24enne di Odense, che si troverà ad affrontare un percorso su strada di 26,2 miglia (circa 42 km), non avendone mai corse più di 13 (circa 20 km).
“Penso che sarà un’esperienza incredibile, ho sempre voluto farlo“, ma l’idea di correre quest’anno a New York è nata più che altro da un “capriccio”, una sfida raccolta nei confronti del padre e del team che già a giugno consideravano l’idea folle. Caroline, però, c’ha messo tutta la propria testardaggine e in prima persona ha fatto sì che fosse possibile, “Ho chiamato il mio manager e gli ho detto: Puoi cercare un ente di beneficenza per cui possa correre? – Pensava stessi scherzando”.
A partire da giugno, in ogni ritaglio di tempo, Wozniacki ha corso dai 30 ai 90 minuti, anche a Central Park, in settembre, dopo aver raggiunto la finale poi persa sempre contro Serena. La danese ha un obiettivo in termini di tempo, ma non ha voluto rivelarlo: “Onestamente voglio solo finire, non ho intenzione di spingermi troppo oltre, non voglio infortunarmi. La mia strategia è partire piano”.
Domenica Caroline correrà quindi per Team for Kids e la cifra raccolta al momento è pari a 65,485$, che fa di lei l’atleta donna ad aver raggiunto l’importo più alto tra i 1.700 facenti parte della squadra. Fra i donatori troviamo Mary Wittenberg, direttrice di gara, la Federazione Danese e molti anonimi. Manca però un nome particolarmente caro a Wozniacki: “Serena, manchi solo tu… Adesso che le ho puntato i riflettori addosso, non può tirarsi indietro!”
