ATP Finals: Federer apre l'accademia, Murray paga e saluta Londra

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ATP Finals: Federer apre l’accademia, Murray paga e saluta Londra

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TENNIS ATP FINALS – LONDON In 56 minuti, Roger Federer annichilisce Andy Murray 6-0 6-1. Nonostante la prova incolore, l’O2 Arena applaude lo scozzese. L’unico singolare conclusosi al terzo rischia di essere…quello con la riserva Ferrer.

Conferenza stampa Federer + Radio francese

Conferenza stampa Murray:

 

“Ogni cosa che provava a fare, gli riusciva”. Un abbattutissimo, sconsolato Murray commentava così, in sala stampa, la sua Caporetto contro Federer. Lavorare, lavorare, lavorare: questo il mantra di Andy che, dopo il matrimonio del prossimo weekend, dell’amico Ross Hutchins dove avrà il ruolo di testimone, si rimetterà prima del previsto sul campo d’allenamento. Che fare, ora? Dopo due mesi passati a rincorrere il Master, essere sbattuti fuori in questo modo fa male. Federer ha vinto 6-0 6-1 con zero prime vincenti, ma il 100 percento dei punti vinti con la prima di servizio. Prima di questa debacle, bisogna tornare al 2007 per recuperare una sconfitta simile, quando Andy venne battuto con analogo punteggio da Djokovic a Miami. E per un altro 6-0, si deve risalire al 2010, contro Monfils all’Open del Canada. Il nome della Mauresmo non è stato pronunciato – e Murray aveva già ribadito la sua fiducia per la coach francese – ma, certo, “c’è ora moltissimo da lavorare” perché l’ubriacatura di punti pre-finali di Londra non gli dava modo di credere che “potessi giocare così male”.

Poi, dall’altra parte, si trovava Roger Federer. Chiaramente, le Finali di Londra ispirano lo svizzero – alla sua 71esima vittoria quest’anno – che aveva rifilato un 6-3 6-0 a Nadal nel 2011 e un 6-1 6-4 a Djokovic nel 2010. E, con lo stesso Murray, aveva vinto nei tre precedenti qui a Londra. L’eccitazione dei media inglesi era forte – la BBC si è spinta a dire che Murray aveva una più alta chance di vincere con Federer, di quanta ne avesse con Nishikori… – ma, d’altra parte, Murray era in vantaggio nei precedenti con lo svizzero sino a quest’anno, quando le sconfitte a Cincinnati e agli Australian Open avevano livellato il punteggio. Prima del match, Federer aveva dichiarato che Murray era di nuovo in fiducia, e aveva ritrovato consapevolezza del suo gioco. La determinazione con cui lo svizzero ha corso su ogni palla, e non mollato un singolo punto, però, hanno demolito le forse ritrovate certezze dello scozzese. Tra il secondo ed il quinto game del primo set Federer ha realizzato quattordici punti consecutivi. In tutto il match, lo scozzese non è riuscito a realizzare più di un trenta nei turni al servizio dello svizzero che, quando si è presentato a rete, è stato quasi letale (18/23).

Questa sera, il campione svizzero ha dato saggio della qualità straordinaria del suo tennis. Certo, si può sostenere che Murray fosse scarico, falloso, persino incapace di tenere lo scambio da fondo campo. E che il suo obiettivo strategico – giocare aggressivo – sia stato presto derubricato tra le ‘buone intenzioni’. Però in un game come il quinto del secondo set (giusto per fare un esempio) lo svizzero ha giocato con straordinaria aggressività, realizzando una serie di pregevolissime volée e chiudendo con una deliziosa stop-volley su un tentativo di passante tutt’altro che disprezzabile di Murray. Riguardando l’intera partita, non c’è un solo momento in cui Murray abbia dato l’impressione di poter rovesciare il risultato dell’incontro. In campo c’è stato solo un padrone. Simpaticamente, Roger ha ricordato nel post-partita come, invece, fuori dal campo le cose non siano così semplici: a casa, a comandare è – “a little bit” – Mirka…

Anche se alcuni colpi di Federer hanno reso la notte delle Finali di Londra un po’ meno notte, resta l’ennesima partita chiusa in meno di un’ora, con un divario tra le forze in campo di cui si fa fatica a trovare precedenti. Anche per questo, va sottolineata la correttezza del pubblico, che non ha smesso di applaudire e incitare Murray nemmeno al quarto doppio fallo sul 5-0 nel secondo set. Certo, lo sfogo alla frustrazione del pubblico è spesso diventato il volto di Mourinho proiettato sui maxischermi, e subito sommerso dai fischi. Roger ha poi offerto la sua spiegazione per questo, fin a qui inspiegabile, divario tra i giocatori. Per lo svizzero, si tratta della superficie, che punisce chi si muove male dal fondo, e rende semplice attaccare la seconda di servizio. In conferenza stampa, Roger ha anche fatto il punto sullo situazione di Murray, constatando che “deve lavorare molto duramente per ritornare al livello a cui era abituato”. Soprattutto, però, ha pregato i giornalisti di non “uccidere” il torneo e di “restare positivi” su queste Finali. Dichiarando, però, che il pubblico può comunque essere soddisfatto dei doppi, “molto divertenti”, ci ha fatto forse capire cosa pensi del torneo…

 

MurrayStat

 

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