Riappare Federer, ma restano i dubbi: giocherà solo domenica? (Vincenzo Martucci, Gazzetta dello Sport)
Il fantasma del tennis s’è materializzato: dalla semifinale vinta sabato, ringhiando, al Masters, salvando quattro match point contro Stan Wawrinka, all’incertissima semifinale di coppa Davis da domani a domenica, dal cuore della Gran Bretagna ai confini di Francia. Novantun’ore dopo, Roger Federer ha rimesso insieme i pezzi della schiena e ha palleggiato mezz’ora nella gigantesca area frazionata dello stadio di calcio Pierre-Mauroy di Lilla, per stabilire il nuovo record di una partita di tennis, 27.000 spettatori e magari colmare il debito che il re dei re ha con la storia, cioè con l’unico grande alloro che non ha mai vinto — insieme all’oro olimpico in singolare.
Solo un’extra sollecitazione poteva spingere Federer all’ennesima battaglia nella battaglia, con tanto di medico, Roland Biedert (responsabile anche della nazionale di calcio), angelo custode nel calvario con jet privato di Lazzaro-Roger: Londra-Svizzera (dove ha lasciato la famiglia)-probabile iniezione di cortisone-viaggio a Lilla-48 ore di inattività totale-riapparizione mercoledì alle 18.40. Il dio del tennis è ridisceso in terra, rossa, transitando dalla sicurezza del super-match con Murray alla clamorosa rinuncia alla finale con Djokovic al chiarimento con l’amico Stan sull’incontenibile-invadente-impudente tifosa, la terribile Mirka (…)
