Focus
Quale sarà la prossima grande rivalità del tennis maschile?

TENNIS FOCUS – Mentre i Fab Four continueranno fisiologicamente a calare, altri giocatori potrebbero contendersi i trofei che contano. Un dualismo che potrebbe appassionare è già presente, Nishikori-Raonic. Ma i più giovani Kyrgios, Thiem, Zverev e Coric scalpitano
C’era una volta Federer-Nadal, la rivalità con la R maiuscola, che per anni ha accompagnato il circuito dividendolo in due fazioni fin troppo agguerrite fra loro.
Poi arrivò Djokovic. Dapprima terzo incomodo, quindi grande protagonista in grado di costruirsi la propria rivalità con entrambi. Intensa contro Rafa, più saltuaria contro Roger ma con passaggi indimenticabili (le due celebri semifinali a New York, la finale a Wimbledon quest’anno).
Non c’è dubbio che gli ultimi anni siano stati caratterizzati dalle forti rivalità tra i Fab Four, considerando anche Murray rimasto però sempre un gradino indietro rispetto ai citati colleghi.
È opinione comune tuttavia che le prossime due stagioni possano scorrere sulla falsariga del 2014, ovvero con vittorie a sorpresa negli Slam e Fab Four sempre meno dominanti (anche se restii a mollare… ). Sarebbe il classico “interregno” prima dell’insediamento di una nuova generazione di campioni. Possibile, proviamo dunque a ipotizzare (pur essendo un esercizio quasi “metafisico”!) quali possano essere le rivalità del futuro.
Una, la più probabile, è già tale nel presente e potrebbe aumentare di livello: Kei Nishikori contro Milos Raonic. I due si sono incontrati quattro volte quest’anno, quando entrambi hanno compiuto un bel salto di qualità. Due volte negli Slam, con una vittoria a testa: Milos a Wimbledon, Kei a New York e sempre in ottavi. Nishikori conduce 3-1 in stagione avendo vinto anche a Madrid e nella recente finale a Tokyo, dove aveva battuto il canadese già nel 2012 per aggiudicarsi il secondo torneo nel circuito.
I due giocatori sembrano maturi per giocarsi titoli più importanti degli ATP 500 e potrebbero approfittare della tendenza manifestatasi nel 2014. C’è anche un aspetto tecnico a favorire la loro rivalità, il contrasto di stili: potente e dal gran servizio Raonic; veloce, intelligente e incontrista Nishikori. Non sarà Sampras-Agassi come livello, ma l’effetto in campo è simile.
Noi speriamo sempre che Grigor Dimitrov prosegua nella crescita mostrata quest’anno con la prima semifinale Slam. Perché anche lui potrebbe inserirsi e creare in poco tempo un dualismo con uno dei due sopracitati (o entrambi).
Per le altre rivalità bisogna guardare ai più giovani. Nick Kyrgios è australiano come Thanasi Kokkinakis, entrambi sono grandi prospetti destinati a riportare in alto l’Australia dopo i fasti di Hewitt e Philippoussis. Ci vorrà un po’ di tempo, ma potrebbero ritrovarsi a lottare per il vertice e la loro finirebbe per diventare un’amicizia-rivalità tra connazionali.
Altri tre talenti cui il mondo del tennis guarda con fiducia sono Dominic Thiem, Alexander Zverev e Borna Coric. Soprattutto gli ultimi due, più vicini di età, rischiano seriamente di ritrovarsi sulla stessa linea verso il successo. Chissà, forse fra cinque anni saremo divisi tra “zvereviani” e “coricisti” e nemmeno ricorderemo Raonic e Nishikori. Sono aperte le scommesse. Anzi, no, diciamo che ci accontentiamo dei pareri dei nostri lettori.
Flash
WTA Indian Wells, Rybakina: “Il mio obiettivo è essere la numero 1”
“Vincere anche Miami? Difficile da fare. Iga merita grande rispetto” così Rybakina dopo il successo in California. “Ho cercato di spingere di più con la seconda” dice sul match contro Sabalenka

Due mesi dopo la finale dell’Australian Open arriva la vendetta per Elena Rybakina. Al BNP Paribas Open 2023, la tennista kazaka supera una nervosa Aryna Sabalenka conquistando il suo primo WTA1000 della carriera. Un inizio di stagione spumeggiante per la tennista nata a Mosca che le permette di scalare la classifica mondiale. Nella classica conferenza stampa post-partita Rybakina ripercorre le difficoltà del match contro Sabalenka e le prospettive per il futuro con l’obiettivo di raggiungere il numero 1 del ranking.
D. Cosa sei stata in grado di fare oggi per batterla per la prima volta?
RYBAKINA: “Penso sia stato importante il primo set. Entrambe abbiamo avuto possibilità, ma alla fine, è andato a mio favore. Poi è stato un po’ più facile iniziare il secondo con un break nella parte iniziale del set. Durante la sfida sono variate un po’ anche le condizioni. Alla fine del secondo set è diventato molto ventoso, quindi da un lato era difficile da giocare. Ma dal momento in cui sono riuscita a passare in vantaggio nel punteggio, penso di essere stata in grado di fare la differenza”
D. Congratulazioni. Lei ha dichiarato che ha iniziato a sentirsi frustrata e a cadere in vecchie abitudini. Mi chiedevo se avessi percepito la stessa dato che hai giocato con lei in passato e quest’anno all’Australian Open, pensi che sia tornata ad una versione precedente di sé stessa?
RYBAKINA: “Ovviamente ha confrontato questo match con la partita che abbiamo giocato in Australia. È stato diverso, specialmente questo primo set, perché ha fatto diversi doppi falli e la cosa mi ha dato un certo vantaggi, sebbene non abbia colto sin da subito questa occasione. Ovviamente ho percepito la differenza, perché in Australia ha servito davvero bene. La seconda credo viaggiasse alla stessa velocità della prima, era realmente aggressiva. Qui ho avuto alcune possibilità nel primo set, e poi penso che nel secondo set io sono stata un po’ più aggressiva. Penso anche che non sia facile trovare il ritmo quando si affrontano due tenniste con un servizio potente e ti trovi ad inseguire nel punteggio.”
D. Quanto è stata importante la tua seconda oggi? La tua percentuale di prime non era probabilmente alta come volevi sebbene sembrasse funzionare abbastanza bene quando la mettevi in campo. Sulla tua seconda lei sembrava avere molte difficoltà a rispondere.
RYBAKINA: “La prima non ha funzionato così bene come volevo. Sulla seconda, ho cercato di spingere di più, perché mi ricordavo dall’Australia che lei ama mettere molta pressione all’avversaria sulla seconda; quindi, sapevo che questo era qualcosa che dovevo migliorare. Penso che qui, dal momento che le condizioni sono un po’ più lente, è stato un po’ più facile giocare il colpo successivo. Ho provato a cambiare anche il modo di servire la seconda e penso che sia stato importante in questa partita alla fine dei conti.“
D. Le statistiche significano molto per te? Ce n’è una che dice che sei la prima donna a battere il n. 1, n. 2 in questo torneo nello stesso anno.
RYBAKINA: “Non ci ho pensato, ma buona statistica. Non so cosa dire (sorridente). Quando affronto qualcuna cerco di non pensare alla classifica. Voglio solo fare del mio meglio, cercando di vincere.
D. Parlando di Miami, ovviamente a chi vince ad Indian Wells viene chiesto se penso di conquistare entrambi i tornei back to back, tu cosa ne pensi? È un’impresa incredibilmente difficile?
RYBAKINA: “Cercherò di concentrarmi solo su ogni partita, perché penso che sia davvero difficile. So che Iga è riuscita a fare questo. Merita grande rispetto, perché penso che sia un lungo viaggio per arrivare sino a Miami e poi si tratta di condizioni completamente diverse. Penso che questo sia l’obiettivo alla fine della giornata. Ma quando scenderò in campo, cercherò solo di allenarmi e prepararmi per ogni partita.
D. In passato, hai trovato le condizioni a Miami più adatte a te rispetto a quelle di Indian Wells? Ovviamente visto quanto fatto oggi ami le condizioni qui, ma ti piacciono quelle di Miami o no?
RYBAKINA: “Dipende, perché ad oggi non ho mai raggiunto dei buoni risultati lì, ma non li avevo neanche qui. So che può essere molto ventoso lì, molto umido. Sicuramente è qualcosa a cui bisogna adattarsi. Vedremo come andrà e spero di potermi adattare rapidamente.”
D. Lei conduceva 4-2 nel primo set. Cosa hai fatto per recuperare il set e alla fine a vincerlo?
RYBAKINA: “Sapevo che per certo che uno di noi due avrebbe subito un break. Sfortunatamente, sono stata io la prima. Ho cercato di concentrarmi su ogni punto, perché sapevo che poteva cambiare direzione l’andamento del set. Sapevo che anche io sarei stata in grado di piazzare il break, solo perché qui le condizioni sono più lente, quindi puoi provare diverse volte e vedere procede lo scambio. Il tiebreak del primo set è stato davvero epico, con quei doppi difetti e la tensione. Alla fine, si trattava di stare concentrati su ogni punto e cercare di combattere fino alla fine.”
D. Ora che l’hai battuta per la prima volta pensi che cambierà il tuo atteggiamento per le prossime sfide?
RYBAKINA: “Dipende anche dalle condizioni e dalla superficie su cui giochiamo. Ma di sicuro ogni volta che giocherò contro Aryna, sarà una dura battaglia. Cercherò di prepararmi, a seconda delle condizioni. Non so come andranno le prossime partite che giochiamo l’una contro l’altra, ma sicuramente saranno di nuovo partite difficili.”
D. Salirai al n. 7 del ranking. La mia domanda è tra qualche anno, cosa speri davvero di realizzare in questo sport?
RYBAKINA: “Penso che l’obiettivo più grande sia ovviamente il numero 1. C’è ancora molta strada da fare. Questo è l’obiettivo finale. Al momento sono la numero 7, ma la classifica cambia velocemente. Quindi ho bisogno di concentrarmi sempre sul prossimo torneo. Sto cercando di non pensare così tanto alla classifica, soprattutto adesso dal momento che è una lunga strada da percorrere (sorridendo).
D. Stai guardando più la race che la classifica sulle ultime 52 settimane?
RYBAKINA: “Non proprio. So che ora sono la numero 2 della race. Ma è solo l’inizio della stagione ci sono ancora molti tornei in vista. Non significa nulla”
Flash
Pagelle Indian Wells: Alcaraz da numero 1 e la vendetta di Elena
Carlos Alacaraz domina Medvedev e torna in vetta al ranking. Rybakina si prende la rivincita su Sabalenka. Un ottimo Sinner mentre Berrettini…

È stato un bel torneo, il primo master 1000 della stagione, ma noi dobbiamo prima occuparci dei problemi di casa nostra.
È evidentemente tutta colpa di Melissa Satta (10) e della pubblicità. Si sa, Bacco, tabacco e Venere riducono l’uomo in cenere, Matteo Berrettini (3) non vince più e Taro e amaro è stato questo torneo di Indian Wells. Con un bagno di umiltà, il nostro ha deciso di “retrocedere” al challenger di Phoenix e non è che lì le cose siano andate molto meglio, anche se ci sta di perdere contro un ex Pallone d’oro. Ma dicevamo, il Tribunale dei Social ha individuato la colpevole nella femme fatale che ha osato distrarre Matteo dalla fatica settimanale, perché diciamolo, fino a pochi mesi fa Berrettini faceva vita da asceta, votato alla castità ed il massimo che poteva concedersi era una serata in casa ad ascoltare una playlist con le canzoni di Sonego (5), oppure una partita a PlayStation con Sinner. Ovviamente anche gli spot hanno la loro colpa, perché i soldi si sa, impigriscono, mica come fino ad un paio d’anni fa quando il nostro Matteo andava avanti a pane e acqua e per fortuna c’era la mensa del Foro italico a sfamarlo. Stendiamo una velina pietosa e andiamo avanti, augurandoci che da Miami la ruota possa girare o, perché no, Melissa si innamori di Alcaraz o Medvedev.
Per fortuna ci ha pensato Jannik Sinner (8) a tenere alto il tricolore in terra americana, battendo un altro top-5 e arrendendosi solo allo scatenato Alcaraz. Anche Jannik però va bocciato, vorrà mica cavarsela con una semifinale ad Indian Wells, una roba che riesce persino a Tiafoe (8), perché non esiste che un giocatore che veste la maglia dell’Italia, nota potenza del tennis mondiale che ha dalla sua trenta slam, perda contro uno sbarbatello diciannovenne spagnolo. Insomma Sinner alla veneranda età di ventuno anni e mezzo non ha ancora raggiunto una semifinale di uno slam, non ha ancora vinto un 1000 e non è ancora arrivato nei primi 8 del mondo. Giocatore finito, e senza nemmeno essere stato fidanzato con Melissa Satta, figuriamoci.
E veniamo al torneo. Rune (5) le ha prese dal vecchio Stan (7) e ha dimostrato ancora una volta di essere il più simpatico del circuito. Non siamo informati sulle frequentazioni di Casper Ruud (4) ma i rumors raccontano di serata milanese in compagnia di Berrettini e dunque tutto torna. Lorenzo Musetti (4) invece sta mettendo in atto una strategia geniale: perdere tutte le partite possibili e immaginabili per non avere punti da difendere nel 2024, l’anno della sua consacrazione. Ha vinto Carlos Alcaraz (10), che torna numero 1 del mondo e finché a Djokovic sarà concesso di giocare un torneo su tre, così sarà. Medvedev (9) si è arreso dopo una carrellata di vittorie consecutive, anche se non gli va bene il campo, non gli vanno bene le palle, forse nemmeno il pubblico e gli avversari: figuriamoci se fosse tutto di suo gradimento.
Ha vinto anche Elena Rybakina (10) che si è presa una gustosa rivincita dopo il ko australiani contro Sabalenka (9). Insomma dietro Swiatek (7) c’è vita e consentiteci un pensiero dolce alla “vecchia” Petra Kvitova (7) che è tornata a ruggire Le azzurre? Salviamo Camila Giorgi (6) che per un’oretta ha messo sotto Pegula e Martina Trevisan (6) che ha vinto una partita. Si va a Miami, mi ami o non mi ami, questo è il problema, l’importante è che nulla distragga i giocatori…
evidenza
Classifica WTA: Sabalenza riduce il distacco dal n.1, Rybakina sale al n.7
Aryna Sabalenka recupera 1250 punti a Iga Swiatek. Il distacco è ancora alto ma dopo Miami potrebbe ridursi a meno della metà di quello attuale. La vittoria a Indian Wells fa salire Elena Rybakina al settimo posto. Male Jasmine Paolini che retrocede di otto posti

Ci sarà qualcuno che, alla luce dei risultati degli ultimi mesi, metterà in dubbio la legittimità della leadership di Iga Swiatek. E sosterrà che la reale n.1 è da cercare più a est e risponderebbe al nome di Aryna Sabalenka o di Elena Rybakina. Se da una parte si può controbattere che la classifica si costruisce sui risultati di 12 mesi e, pertanto, Swiatek è senz’ombra di dubbio la regina indiscussa della WTA, dall’altra è altrettanto vero che le due rivali le siano al momento superiori sul campo e, almeno nella RACE, decisamente davanti. La vittoria vittoria di Sabalenka in Australia e quella di Rybakina al BNP Paribas Open di Indian Wells sono i prodromi di una rivoluzione che porterà a un cambio della guardia? Facciamo alcune considerazioni. Il dominio di Swiatek è stato costruito soprattutto (ma non solo) con la serie di 37 vittorie consecutive ottenute tra febbraio e giugno 2022. Il vuoto lasciato da Asleigh Barty e la mancanza – diciamolo – di un’antagonista le hanno dato una mano a realizzare questa impresa e ad accumulare una quantità di punti enorme. Non è, quindi, realistico credere che possa riconfermare la stessa striscia vincente in una stagione in cui il livello delle avversarie si è alzato. Pertanto, Iga è destinata a vedere ridimensionato il suo distacco in classifica sulle altre. A tal punto da essere superata? Se Swiatek sul cemento non è presumibilmente la più forte (il Miami Open presented by Itaú probabilmente mi smentirà), molti ritengono che la sua superiorità sulla terra non sia in discussione e che, almeno lì, abbia margini per ripetersi. Iga però ha dimostrato più volte di dare il meglio di sé quando è nettamente davanti mentre fatica a tirarsi fuori dai problemi se la partenza è in salita.
Bisognerà vedere come arriverà alla stagione sul rosso, se in fiducia oppure col fiato delle avversarie sul collo. Da questo punto di vista il Miami Open sarà determinante per Swiatek, purtroppo in condizioni fisiche non ottimali, e per comprendere le reali intenzioni di Rybakina e Sabalenka. Sulla terra battuta, inoltre, non è detto che la polacca non possa trovare insidie: è, infatti, tutto da testare il rendimento della “nuova” Sabalenka e di Rybakina, che, forte del nuovo status di top10, avrà tabelloni migliori rispetto a un anno fa quando navigava fuori dalle venti. E non sottovaluterei nemmeno una certa Barbora Krejcikova, vincitrice del WTA 1000 di Dubai proprio su Swiatek. Infine, questo inizio di stagione sta consolidando una rivalità, che non vede protagonista Iga. È ovviamente quella tra Rybakina e Sabalenka, che hanno giocato le due finali più importanti finora. Sembra un fatto marginale, ma sappiamo come le rivalità siano fonte di ispirazione e reciproco stimolo a migliorare sia i risultati sia il ranking. Insomma, forse il vento sta davvero cambiando e Swiatek non può dormire sonni tranquilli. Andiamo a vedere come è cambiata la classifica di oggi 20 marzo 2023.
LA CLASSIFICA WTA DI TENNIS AGGIORNATA
Classifica WTA | Variazione | Giocatrice | Tornei | Punti |
1 | 0 | Iga Swiatek | 17 | 9975 |
2 | 0 | Aryna Sabalenka | 19 | 6740 |
3 | 0 | Jessica Pegula | 17 | 5605 |
4 | +1 | Caroline Garcia | 23 | 4990 |
5 | -1 | Ons Jabeur | 16 | 4976 |
6 | 0 | Coco Gauff | 18 | 4401 |
7 | +3 | Elena Rybakina | 22 | 3720 |
8 | 0 | Daria Kasatkina | 24 | 3375 |
9 | 0 | Belinda Bencic | 21 | 3360 |
10 | -3 | Maria Sakkari | 23 | 3191 |
11 | 0 | Veronika Kudermetova | 21 | 2470 |
12 | +3 | Petra Kvitova | 18 | 2377 |
13 | +3 | Barbora Krejcikova | 18 | 2324 |
14 | -1 | Beatriz Haddad Maia | 25 | 2276 |
15 | -3 | Liudmila Samsonova | 21 | 2191 |
16 | -2 | Victoria Azarenka | 15 | 2182 |
17 | 0 | Karolina Pliskova | 24 | 2155 |
18 | 0 | Ekaterina Alexandrova | 21 | 2005 |
19 | +2 | Magda Linette | 28 | 1770 |
20 | +3 | Donna Vekic | 22 | 1662 |
21 | -1 | Madison Keys | 19 | 1652 |
22 | +3 | Jelena Ostapenko | 20 | 1605 |
23 | +1 | Qinwen Zheng | 19 | 1594 |
24 | +2 | Martina Trevisan | 24 | 1593 |
25 | -6 | Simona Halep | 12 | 1565 |
26 | +2 | Anastasia Potapova | 24 | 1494 |
27 | 0 | Shuai Zhang | 32 | 1460 |
28 | +1 | Anhelina Kalinina | 27 | 1452 |
29 | -7 | Paula Badosa | 21 | 1433 |
30 | +1 | Danielle Collins | 18 | 1392 |
31 | +5 | Bianca Andreescu | 17 | 1367 |
32 | +7 | Jil Teichmann | 22 | 1329 |
33 | +1 | Ajla Tomljanovic | 18 | 1300 |
34 | +4 | Irina-Camelia Begu | 16 | 1288 |
35 | 0 | Amanda Anisimova | 15 | 1279 |
36 | -4 | Marie Bouzkova | 19 | 1274 |
37 | +6 | Bernarda Pera | 22 | 1252 |
38 | +2 | Marta Kostyuk | 22 | 1245 |
39 | -2 | Elise Mertens | 24 | 1244 |
40 | -7 | Lin Zhu | 28 | 1225 |
41 | -11 | Petra Martic | 19 | 1217 |
42 | -1 | Shelby Rogers | 19 | 1215 |
43 | -1 | Yulia Putintseva | 21 | 1210 |
44 | +2 | Camila Giorgi | 19 | 1179 |
45 | -1 | Aliaksandra Sasnovich | 23 | 1174 |
46 | -1 | Katerina Siniakova | 22 | 1164 |
47 | +1 | Sloane Stephens | 20 | 1083 |
48 | -1 | Lauren Davis | 25 | 1079 |
49 | +1 | Elisabetta Cocciaretto | 26 | 1056 |
50 | +3 | Linda Fruhvirtova | 19 | 1050 |
Questa è la classifica delle prime cinquanta. Possiamo notare che:
- In top10, Iga Swiatek scende sotto i diecimila punti e il distacco da Sabalenka si riduce a “soli” 3235 punti. Sembra un divario ancora ragguardevole, ma due settimane fa era di 4485 e al termine del Miami Open potrebbe ridursi a meno della metà di quello attuale se Iga dovesse essere condizionata dall’infortunio e uscire subito e Aryna vincere il titolo. Caroline Garcia si riprende la posizione n.4, superando Ons Jabeur. Sale al Elena Rybakina (+3, n.7) mentre perde posizioni Maria Sakkari (-3, n.10).
- In top20, recuperano tre posti le cece Petra Kvitova (n.12) e Barbora Krejcikova (n.13). Tre posti in meno, invece, per Liudmila Samsonova (n.15). Entrano nelle venti Magda Linette (+2, n.19), per la prima volta in carriera, e Donna Vekic (+3, n.20), che ha come best ranking il n.19 e potrà migliorarlo prossimamente. Abbandonano la top20 Madison Keys (-1, n.21) e Simona Halep (-6, n.25).
- Alle spalle delle prime 20 e fino al n.50, Bianca Andreescu (+5, n.31) e Jil Teichmann (+7, n-32) si riavvicinano alla top30. Fa un salto di sei posti Bernarda Pera (n.37), entra per la prima volta in top50 Linda Fruhvirtova (+3, n.50). Sono in grosse difficoltà, invece, Paula Badosa (-7, n.29), Petra Martic (-11, n.41) e Leylah Fernandez (-4, n.53), che saluta le cinquanta.
- Nelle posizioni dopo la n.50, fanno registrare i progressi maggiori Varvara Gracheva (+12, n.54), Karolina Muchova (+21, n.55), Rebecca Peterson (+27, n.76), Lesia Tsurenko (+14, n.81) e Sorana Cirstea (+9, n.74). Le atlete che perdono più posizioni sono Anett Kontaveit (-9, n.70), la nostra Jasmine Paolini (-8, n.71), Daria Saville (-25, n.89) e Alison Van Uytvanck (-12, n.97).
LA CLASSIFICA WTA DELLE TENNISTE ITALIANE
Anche questa settimana abbiamo sei atlete nelle prime cento di cui tre in top50. Salgono di qualche posizione Martina Trevisan (+2, n.24), Camila Giorgi (+2, n.44) ed Elisabetta Cocciaretto (+1, n.49). Perdono quota invece, Jasmine Paolini, come abbiamo già detto, Lucia Bronzetti (-2, n.73) e Sara Errani (-2, n.99). Al di fuori della top100, lascia per strada tre posti Lucrezia Stefanini (n.120), ne perde diciotto Martina Di Giuseppe (n.432). Solo Dalila Spiteri (+41, n.503) fa segnare un deciso progresso.
Classifica WTA | Variazione | Giocatrice | Tornei | Punti |
24 | +2 | Martina Trevisan | 24 | 1593 |
44 | +2 | Camila Giorgi | 19 | 1179 |
49 | +1 | Elisabetta Cocciaretto | 26 | 1056 |
71 | -8 | Jasmine Paolini | 24 | 841 |
73 | -2 | Lucia Bronzetti | 26 | 839 |
99 | -2 | Sara Errani | 30 | 682 |
120 | -3 | Lucrezia Stefanini | 29 | 551 |
207 | +2 | Nuria Brancaccio | 24 | 321 |
251 | -5 | Camilla Rosatello | 23 | 263 |
300 | -4 | Matilde Paoletti | 12 | 206 |
360 | -5 | Martina Colmegna | 22 | 154 |
384 | -5 | Angelica Moratelli | 14 | 139 |
405 | -7 | Anna Turati | 19 | 127 |
410 | +3 | Deborah Chiesa | 14 | 122 |
416 | -4 | Diletta Cherubini | 19 | 119 |
432 | -18 | Martina Di Giuseppe | 17 | 110 |
461 | -5 | Lisa Pigato | 17 | 95 |
464 | -1 | Jessica Pieri | 10 | 95 |
502 | -6 | Giulia Gatto-Monticone | 16 | 83 |
503 | +41 | Dalila Spiteri | 9 | 83 |
NEXT-GEN RANKING: LE GIOVANI TENNISTE IN ASCESA
Brenda Fruhvirtova vince l’ITF di Bengaluru (che le fa fare un balzo di 21 posti in classifica generale) e rientra al n.7 del Next Gen ranking, la classifica delle giocatrici nate dopo il 1° gennaio 2003. Perde due posizioni Oksana Selekhmeteva (n.9), esce dalla top10 Katrina Scott.
Posizione | Variazione | Giocatrice | Anno | Classifica WTA |
1 | 0 | Coco Gauff | 2004 | 6 |
2 | 0 | Linda Fruhvirtova | 2005 | 50 |
3 | 0 | Linda Noskova | 2004 | 51 |
4 | 0 | Diana Shnaider | 2004 | 95 |
5 | 0 | Erika Andreeva | 2004 | 128 |
6 | 0 | Polina Kudemertova | 2003 | 140 |
7 | – | Brenda Fruhvirtova | 2007 | 142 |
8 | 0 | Ashlyn Krueger | 2004 | 155 |
9 | -2 | Oksana Selekhmeteva | 2003 | 156 |
10 | -1 | Elsa Jacquemot | 2003 | 159 |
LA RACE
Aryna Sabalenka ed Elena Rybakina stanno scavando un solco tra loro e le dirette inseguitrici. Iga Swiatek resiste al terzo posto ma è insidiata da Jessica Pegula (+1, n.4). Guadagna sette posti Maria Sakkari (n.11). Entrano nella top20 della RACE Petra Kvitova (+9, n.18), Karolina Muchova (+11, n.19) e Varvara Gracheva (+8, n.20). Camila Giorgi resiste al n.27.
Posizione | Variazione | Giocatrice | Tornei | Punti |
1 | 0 | Aryna Sabalenka | 4 | 3310 |
2 | 0 | Elena Rybakina | 6 | 2561 |
3 | 0 | Iga Swiatek | 5 | 1810 |
4 | +1 | Jessica Pegula | 5 | 1515 |
5 | -1 | Belinda Bencic | 7 | 1420 |
6 | 0 | Barbora Krejcikova | 6 | 1371 |
7 | +1 | Coco Gauff | 5 | 1185 |
8 | -1 | Victoria Azarenka | 6 | 1051 |
9 | +1 | Caroline Garcia | 8 | 991 |
10 | -1 | Magda Linette | 6 | 937 |
11 | +7 | Maria Sakkari | 6 | 921 |
12 | -1 | Donna Vekic | 5 | 860 |
13 | -1 | Karolina Pliskova | 7 | 846 |
14 | 0 | Jelena Ostapenko | 7 | 766 |
15 | -2 | Marta Kostyuk | 8 | 721 |
16 | 0 | Veronika Kudermetova | 7 | 706 |
17 | -2 | Lin Zhu | 7 | 702 |
18 | +9 | Petra Kvitova | 6 | 625 |
19 | +11 | Karolina Muchova | 5 | 590 |
20 | +8 | Varvara Gracheva | 8 | 558 |