Australian Open donne: fuori Ivanovic e Kerber, bene Sharapova

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Australian Open donne: fuori Ivanovic e Kerber, bene Sharapova

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Comincia con le sorprese l’Australian Open femminile. La Ivanovic si fa sorprendere dalla Hradecka: una delle prime 5 non usciva subito dal 2003. La Bencic è travolta dalla Goerges. La Kerber cade con la Begu. Fuori anche la Lisicki, battuta dalla Mladenovic, e la Safarova, superata dalla Shvedova

 

[2] M. Sharapova b. [Q] P. Martic 6-4 6-1 (di Paolo Valente)

Nessun  problema per Maria Sharapova nel primo turno degli Australian Open. La russa ha avuto la meglio in due set della qualificata croata Petra Martic. Troppa differenza di pesantezza di palla fra le due giocatrici, con la Martic che solo a tratti è riuscita a creare problemi alla siberiana con lo slice di rovescio e qualche splendido drop shot. La prima palla break per Sharapova arriva già nel secondo game ma la Martic annulla l’opportunità e tiene il servizio. Il break arriva nel sesto game, dove Maria si procura due break point e sfrutta il secondo con un vincente di dritto lungolinea. Nel game successivo è la n°2 del mondo a dover annullare due palle del controbreak grazie a due bei vincenti di rovescio lungolinea. La russa tiene la battuta per il 5-2 ma la cede al momento di servire per il set sul 5-3, pagando caro un errore su un passante di dritto piuttosto facile sul 15-30. La Martic, sostenuta in tribuna dalla connazionale Iva Majoli, avrebbe così la possibilità di pareggiare 5-5 ma va subito sotto 15-40 e cede il parziale al primo set point. La partita in pratica finisce qui, la croata sparisce dal campo e la russa vola sul 5-0. Martic accorcia sul 5-1 ma Sharapova, dopo aver annullato una palla del 5-2, chiude al secondo MP con il sesto ace del match. La russa ottiene così la sua 43° vittoria a Melbourne, salendo al 6° nella classifica di tutti i tempi in compagnia di Kim Clijsters e Monica Seles. Buona prestazione di Masha, apparsa in ottime condizioni fisiche. Assolutamente a favore della vincitrice il computo dei vincenti (26 a 11), la superiorità della siberiana da fondocampo si riflette anche nel 18% di punti vinti (4/22) con la seconda dalla Martic. Per Sharapova al secondo turno un’altra qualificata, la connazionale Panova.

 

[7] E. Bouchard b. A-L. Friedsam 6-2 6-4 (di Paolo Valente)

Inizia bene il torneo di Eugenie Bouchard: la giovane canadese, testa di serie n°7 e semifinalista l’anno scorso a Melbourne, ha aperto la sessione serale sulla Margaret Court Arena contro la coetanea tedesca Anna-Lena Friedsam, n°98 del mondo. Un match che poteva nascondere qualche insidia, visto che la Friedsam si era aggiudicata l’unico precedente fra le due, all’ITF di Maribor del 2012. Partenza lenta per la Bouchard, che soffre il gioco aggressivo della tedesca (14/18 punti a rete nel match), e deve annullare due palle break nei primi due turni di servizio. La n°7 del mondo riesce però ad annullare entrambe le palle break e nel game successivo sale 0-40 sul servizio della tedesca, ottenendo il break del 3-2 alla prima occasione con un vincente di rovescio. Nel game successivo la Friedsam ha altre due opportunità per ristabilire la parità ma spreca ancora con due gratuiti; la Bouchard invece non esita e al game successivo brekka ancora l’avversaria per poi chiudere senza problemi il set per 6-4. In apertura di 2° set la Friedsam cede ancora il servizio ma dopo questo mini parziale di 5-0 la canadese restituisce subito il break e il match segue i servizi fino al 4-4, con Friedsam che annulla una palla break sul 3-3. Il 9° gioco è quello decisivo: Friedsam commette un sanguinoso doppio fallo sulla palla del 5-4 e coi due successivi errori di rovescio consegna il break a Bouchard, che nel game seguente chiude al 2° MP dopo 1h18’ di gioco. La canadese chiude con un bilancio positivo fra vincenti ed errori gratuiti (20-17), ma soprattutto con 4 palle break trasformate su 5 contro l’1/5 della tedesca. Ad attendere la Bouchard al secondo turno ci sarà l’olandese Kiki Bertens.

 

I.C. Begu b. A. Kerber [9] 6-4 0-6 6-1 (di Riccardo Urbani)

Continua la moria di teste di serie in questo primo giorno del torneo femminile australiano. Questa volta a cadere è la numero 9, Angelique Kerber, battuta più nettamente di quanto dica il punteggio dalla rumena Begu, attuale numero 42 del mondo.
La partita comincia subito in salita per la naturale favorita: Begu è una furia, gioca aggressivo e pulisce le righe, mostrando un gioco fatto di buone geometrie e discreti anticipi, oltre che pulito e gradevole. La tedesca rema da fondo con il suo stile al solito poco aggraziato. Sul 5-1 c’è un primo passaggio a vuoto della rumena, la Kerber rientra fino al 4-5 ma non conclude la rimonta: 6-4 Begu, con merito.
Nel secondo parziale tutto sembra tornare alla normalità, la rumena cala nei vincenti, incrementa i gratuiti e sembra uscire dalla partita. Kerber aggiusta il suo dritto mancino uncinato, controlla meglio il campo e si prende il set con un sonoro 6-0. A questo punto il sogno della Begu sembra terminato e tutto ricondotto sui binari dell’ordinario. E invece, nella terza partita, la rumena si rimette a macinare gioco aggressiva, Kerber torna a sgobbare da un lato all’altro del campo, senza venirne a capo. Si è trattato solo di una pausa (la seconda, dopo quella che stava per costarle il primo set), ma ora tutto è come all’inizio, con Begu a menare fendenti in pieno controllo e la povera tedesca a rincorrere come se la gerarchia fosse ribaltata. Alla fine la rumena chiude in scioltezza 6-1, un match dominato nonostante qualche passaggio a vuoto di troppo. Emblematici i dati statistici finali: Begu domina con ben 39 vincenti a 8, un margine che compensa ampiamente un numero maggiore di gratuiti. Ma anche 24 discese a rete, niente male nel tennis femminile. I rischi presi hanno pagato contro una Kerber irrimediabilmente remissiva e troppo lontana dalle righe di fondo campo.

 

L. Hradecka [Q] b. A. Ivanovic [5]1-6 6-3 6-2 (di Raffaello Esposito)

Grande sorpresa nel secondo match di giornata alla Rod Laver Arena con la numero 142 del mondo, la ceca Lucie Hradecka, che elimina in poco più di un’ora Ana Ivanovic con il punteggio di 1-6 6-3 6-2. Le due si erano già incontrate a Wimbledon nel 2009 dove la serba l’aveva spuntata 8-6 al terzo. Nella tarda mattinata australiana la Ivanovic era parsa in completo controllo del match vincento facilmente il primo set con il punteggio di 6-1sfruttando la scarsa mobilità dell’avversaria e la sua difficoltà a giocare i suoi colpi bimani in corsa. Nel primo set Hradecka mette poche prime e viene regolarmente assalita sulla seconda palla.La ceca apre il secondo set al servizio e riesce a tenerlo ai vantaggi e sembra trarre da questo la forza per brekkare Ivanovic (col quarto doppio fallo della serba) e portarsi addirittura sul 3-0 tenendo il suo turno di servizio a zero. Il punteggio del secondo set sembra illusorio perché la ceca infila errori in serie e Ivanovic recupera  fino al tre pari. Hradecka serve e va 40-0, viene rimontata ma vince in qualche modo un game avventuroso. Sul 4-3 per l’avversaria Ivanovic ha un black out, fa tre doppi falli e tira un dritto fuori di un metro. Un minuto dopo perde il set 6-3. La crisi della serba continua nel terzo e Hradecka brekka e si porta in testa 3-1 e poi 3-2 e servizio. Ivanovic appare incapace di adottare una tattica adeguata e la ceca dal canto suo spara forte e centra il campo. Sul 4-2 Ivanovic perde la testa e il servizio con gli ennesimi doppi falli mentre l’avversaria non sbaglia più. Hradecka serve sul 5-2 ma il suo braccio non trema e segna i quattro punti decisivi alla prima grande sorpresa del tabellone femminile.

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K. Mladenovic b. [28] S. Lisicki 4-6 6-4 6-2 (Riccardo Urbani)

Un altra sorpresa di giornata è l’eliminazione di Sabine Lisicki, testa di serie numero 28 del tabellone, subito eliminata da Kristina Mladenovic.
La francese, prossima avversaria di Fed Cup dell’Italia, ha rovesciato i pronostici che la vedevano sfavorita per ranking (69a lei, 28a la Lisicki) e per precedenti, 2-0 per la tennista di Troisdorf.
La tedesca parte bene, complice il suo servizio devastante e una maggiore potenza nei fondamentali. Sul 4-4 ottiene il break decisivo e chiude 6-4 il primo parziale. La sensazione è che il tutto si possa risolvere in breve, data la sua maggiore solidità nei colpi a rimbalzo. Se poi si pensa al servizio dell’altra, deficitario nelle percentuali quanto abbondante nei doppi falli, la pratica sembra davvero semplice e sbrigativa.
E invece accade che, nella seconda partita, il gioco robusto della Lisicki si inceppi, mentre la francese comincia a salire di livello: il suo tennis meno esplosivo ma certo più classico inizia a disegnare geometrie più efficaci, si fa più aggressiva sul campo con l’anticipo e finalmente anche la battuta diventa un’arma a suo favore e non il tragico handicap della prima parte.
Ora l’equilibrio è granitico, ma, sul 4-4,  la Mladenovic riesce ad annullare 2 palle break decisive, con grande coraggio, e chiude il secondo set strappando un break davvero ben giocato.
Nel terzo Lisicki sembra non averne più, il suo tennis solido e potente è solo un ricordo, gli errori non forzati aumentano. Dall’altra parte Mladenovic è in stato di grazia, in piena fiducia. Ora prova colpi che si direbbe non le appartengano, eppure entra tutto, non senza una certa grazia nei gesti e nelle movenze.
Si porta così sul 5-1, in pieno controllo, con l’avversaria in bambola e va a servire per il match. Qui forse fa capolino la classica paura di vincere, oppure Lisicki prova con l’orgoglio laddove le gambe non arrivano, fatto sta che subisce il break. Ma è solo un episodio, oggi è la giornata della francese che strappa per l’ottava volta il servizio alla tedesca e chiude 6-2 la partita decisiva.
Nulla da dire, Mladenovic sorprendente per precisione e costanza. Dall’altra parte una Lisicki da dimenticare.


Julia Goerges (GER) b. Belinda Bencic (SUI) [32]  6-2 6-1
(Raffaello Esposito)

Sole, 24 gradi e una bella giornata alla HiSense Arena ma niente partita fra l’esperta tedesca Goerges e la Bencic, rampante svizzera non ancora diciottenne. La tedesca si appoggia su un gioco più completo, efficace nelle accelerazioni di dritto e nel servizio e soprattutto meno rischioso della giovane rivale, testa di serie per la prima volta in uno slam. Break iniziale della Bencic all’inizio del primo set ma sarà solo uno dei tre games vinti nel match dalla svizzera. La Goerges si riprende subito e passa a condurre in tranquillità il set fino al 6/2 approfittando dei numerosi errori della giovane svizzera. Il secondo set ha, se possibile, un andamento ancora più scarno poiché, dopo il nuovo break iniziale della Bencic la Goerges si aggiudica sei games di fila senza dover fare nulla più che tenere la palla in gioco. Tutto sommato avanza in tabellone la giocatrice più completa e quindi pericolosa.

Gli altri match

La Gajdosova fa felici gli spettatori della Margaret Court Arena battendo in due semplici set la Dulgheru. La francesina Caroline Garcia estromette la testa di serie n umero 27 del tabellone ed ex regina di Roland Garros e Us Open Svetlana Kuznetsova in due set. Soffre per un set la Pliskova, finalista a Sydney e mina vagante del torneo che va sotto di un break e si trova l’avversaria a servire per il primo set, ma poi supera in scioltezza la Rodina. Bene anche Peng e Rybarikova. Vittoria a sorpresa della giovanissima francese Oceane Dodin sulla numero 40 del mondo Alison Riske, nonostante nel primo set si sia fatta rimontare da 5-1 per poi aggiudicarsi il tie-break. Avanza senza problemi anche la bella  portoricana Puig che lascia solo tre game alla Rodionova. Sconfitta la testa di serie numero 23 Anastasia Pavlyuchenkova, che dopo aver vinto il primo set subisce la rimonta della rediviva belga Wickmayer, comunque a suo agio su questi campi. Subito fuori anche Elena Vesnina per mano della ceca Siniakova. Avanza senza problemi la testa di serie numero 10 Ekaterina Makarova che rifila un doppio 6-2 alla Mestach, mentre vince in rimonta la kazaka Diyas sulla minore delle sorelle Radwanska. Il primo match maratona del tabellone femminile se lo aggiudica la statutitense McHale che la spunta 12-10 al terzo sulla francese Foretz dopo aver annullato un match point sul 7-6 con la sua avversaria al servizio.

Risultati:

[Q] L. Hradecka b [5] A. Ivanovic 1-6 6-3 6-2
[2] M. Sharapova vs [Q] P. Martic 6-4 6-1
J. Gajodosova b. A. Dulgheru6-3 6-4
I. Begu b. [9] A. Kerber 6-4 0-6 6-1
[7] E. Bouchard b. A. Friedsam 6-2 6-4
J. Georges b. [32] B. Bencic 6-2 6-1
K. Mladenovic b. [28] S. Lisicki 4-6 6-4 6-2
C. Garcia b [27] S. Kuznetsova 6-4 6-2
M. Puig b. A. Rodionova 6-0 6-3
Y. Wickmayer b. [23] A. Pavlyuchenkova 4-6 6-3 6-3
[10] E. Makarova b. A. Mestach 6-2 6-2
[21] S. Peng b. [Q] T. Maria 6-4 7-5
K. Koukalova b. [WC] S. Sanders 7-5 6-4
[31] Z. Diyas b. [Q] U. Radwanska 3-6 6-4 6-2
P. Hergoc b. Q. Wang 3-6 6-3 6-2
K. Bertens vs D. Gavrilova 7-6(8) 5-7 6-2
M. Rybarikova b. A. Konjuh 6-4 6-4
A. Schmiediova b. C. Scheepers 6-4 4-6 6-2
B. Mattek-Sands b. Y.Y. Duan 6-4 3-6 6-3
C. Witthoeft  b. [17] C. Suarez Navarro 6-3 6-1
S. Voegele b. P. Parmentier 6-1 3-6 6-2
S. Soler Espinosa b. A. Beck 7-5 6-4
Y. Shvedova b. [16] L. Safarova 6-4 2-6 8-6
[22] K. Pliskova b. [Q] E. Rodina 7-5 6-1
C. McHale b. [Q] S. Foretz 6-4 1-6 12-10
K. Siniakova b E. Vesnina 6-2 7-5
[Q] A. Panova vs S. Cirstea 7-5 6-0
L. Arruabarrena b [Q] R.  Voracova 6-1 6-2
O. Dodin b. A. Riske 7-6 (5) 3-6 6-3

 

 

 

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