Negli unici due primi turni che si giocano domenica al Mutua Madrid Open 2015, Juan Monaco ha battuto in due set lo specialista della terra Nicolas Almagro per 6-3 6-2, ora affronterà Raonic. Simone Bolelli ha sconfitto Anderson 6-4 6-3. Potrà trovare Vanni al secondo turno, se batte Tomic

S. Bolelli b. [15] K. Anderson 6-4 6-3 (Raffaello Esposito)

Primo turno impegnativo per Simone Bolelli che affronta sul campo dedicato ad Arantxa Sanchez i 203 centimetri del sudafricano Kevin Anderson, n° 17 ATP e quindicesima testa di serie, nella parte alta del tabellone presidiata dal neo-campione di Istanbul Roger Federer. Staremo a vedere se il talento del bolognese riuscirà ad opporsi al monotono ma micidiale schema servizio-dritto dell’avversario. L’unico precedente è preistorico, Cincinnati 2008, ma Simone si impose in due set.

Nel primo set Bolelli appare subito in palla e tiene con autorità i suoi turni di battuta riuscendo allo stesso tempo a rispondere spesso e bene alle bordate di servizio dell’avversario. Simone in ribattuta gioca d’anticipo contando sul suo gran braccio per non farsi buttare fuori campo dalle traiettorie cariche del sudafricano e a fine set sfiorerà il 40% di positività in questo fondamentale. Un Bolelli concentrato e cattivo mostra la freddezza del campione sfruttando al meglio l’unica palla break concessa da Anderson per chiudere il primo set col punteggio di sei quattro.

Nel secondo parziale Simone prosegue la sua corsa a perdifiato e strappa subito il servizio all’avversario. Continuando a difendere agevolmente i suoi turni di battuta scappa sul tre a uno, poi sul quattro due e Anderson sembra non riuscire ancora a venire a capo della maggiore creatività del bolognese. Simone è bravo a non distrarsi, come spesso gli accade, ed è sempre un martello al servizio, frustrando ogni possibile velleità del sudafricano. La tremenda efficacia in risposta del bolognese apre poi la breccia definitiva nel nono game quando Anderson non mette più una prima, è costretto ad un ace di seconda per arginare l’aggressività di Simone ma deve fronteggiare quattro palle break, l’ultima delle quali gli è fatale. Nel prossimo turno Simone avrà probabilmente l’australiano Bernard Tomic, opposto nel primo turno ad un qualificato, e con la solidità mostrata oggi potrà giocarsi ottime carte.

J. Monaco b. [WC] N. Almagro 6-3 6-2 (Raffaello Esposito)

Sul campo dedicato al grande Manolo Santana, campione di Wimbledon 1966, si scontrano il trentunenne argentino Juan Monaco e l’enfant du pays, Nico Almagro, precipitato al 174° posto ATP e omaggiato di una wild card nel torneo di casa. Monaco apre l’incontro al servizio e inizia subito a tessere la sua ragnatela tennistica fatta di regolarità e piazzamento di palla, alla quale lo spagnolo si oppone col suo gioco a tutto braccio. Il punteggio segue i servizi fino all’ottavo game quando l’argentino sfrutta l’unica palla break concessa da Nico, fin lì dominante al servizio, per staccarsi e chiudere il parziale per sei giochi a tre. Appare chiaro che Almagro non possieda la costanza necessaria per scardinare la resistenza atletico-tennistica di Monaco, che non fatica eccessivamente per tenere lo scambio e attendere l’errore dell’avversario. Il break subìto lascia scosso lo spagnolo che si distrae ancora all’inizio del secondo set, va sotto 0-30 e non riesce a recuperare perdendo nuovamente la battuta. Monaco sente il momento favorevole e conferma andando sul due zero. L’incontro si deciderà ora sui turni dell’argentino, che ha troppa esperienza di battaglie sulla terra per mollare l’osso. A mollare del tutto è però Nico che cede ancora la battuta in uno sciagurato quinto game, alzando definitivamente bandiera bianca in poco più di un’ora. Al secondo turno Monaco è atteso dal numero cinque del seeding Milos Raonic in un match, considerata la superficie, dall’esito non scontato.

Risultati:

J. Monaco b. [25] N. Almagro 6-3 6-2
S. Bolelli b. [15] K. Anderson 6-4 6-3