[28] F. Pennetta b. [8] C. Suarez Navarro 6-3 6-4 (da Parigi, Antonio Garofalo)

Il tennis toglie, il tennis dà. Sette anni dopo quella maledetta sconfitta maturata sul Lenglen che le impedì l’accesso ai quarti di finale, Flavia si prende una gustosa e meritata rivincita. L’aveva detto Flavia due giorni fa ” Sarà una situazione inversa rispetto a quella del 2008, lì ero io la favorita, qui la pressione sarà tutta su di lei, io non ho nulla da perdere”. Ed ha dimostrato di avere imparato alla perfezione la lezione, allora giocò troppo sul rovescio della Suarez Navarro che in quel Roland Garros era una qualificata poco conosciuta, oggi ha cercato in tutti i modi di evitare la diagonale sinistra. Mentre la sua avversaria ha dimostrato di soffrire tantissimo il ruolo di favorita, perdendo ben sette turni di servizio su nove.

Il match, originariamente programmato in maniera poco intelligente come ultimo match sul Lenglen ( proprio come sette anni fa) – mentre scrivo Monfils e Cuevas iniziano il quinto set – viene spostato sul campo 2. Ad assistere alla partita, oltre a Barazzutti e Palmieri, arriva anche il presidente federale Angelo Binaghi, non molto ottimista per la verità. Barazzutti fa: ” Questa sarà una bella partita” e lui risponde: ” Speriamo”.

Flavia tiene il primo game di servizio che alla fine si rivelerà decisivo: inizia di lì il festival del break, ne arriveranno ben sette di fila, ma in generale è l’azzurra che fa la partita, picchiando con il diritto e rallentando saggiamente il gioco sul lato del rovescio. L’angolo della spagnola prova a sollecitare la Suarez Navarro – per la verità fa proprio coaching e la spagnola è già stata multata per questo nel corso del torneo – ” Aggressiva sin prisa”, aggressiva senza fretta le dicono. Ma Carla invece ha proprio troppa ansia e finisce per sbagliare troppo. La Pennetta è bravissima ad interrompere la serie di break e a portare il parziale a casa con autorità.

Barazzutti è comunque preoccupato – ” Non so se Flavia riesca a giocare un altro set a questo livello” – e quando allo scoccare dell’ora di gioco l’azzurra si fa riprendere sul 3-3 la sensazione è che la partita stia girando, anche perchè la spagnola non sbaglia più. Binaghi intanto rompe il silenzio annunciando che Blatter è appena stato rieletto a capo della Fifa. Diciamo che di rielezioni se ne intende…

Invece Flavia stringe i denti e si regala altri dieci minuti di grande tennis, solido e aggressivo che spezza le velleità di rimonta della spagnola. Quando la numero 8 del mondo va a servire sul 4-4 Flavia è lucida e determinata a non lasciarle il tempo di ragionare. Al cambio di campo l’azzurra non trema e chiude con un’esultanza composta. In fondo le due sono molto amiche, si allenano spesso insieme e – come ci ha detto Flavia – negli spogliatoi prima del match si sono scambiate un “cinque” di incoraggiamento”.

La brindisina torna così per la terza volta agli ottavi a Porte d’Auteuil e domenica andrà alla caccia del primo quarto di finale. Ad attenderla un’altra spagnola, Garbine Muguruza con la quale è dietro 0-2 nei precedenti, ma entrambi giocati sul duro.