La sconfitta di Novak Djokovic, grande favorito del torneo, nella finale del Roland Garros ha ovviamente avuto grande eco in Serbia e i media nazionali hanno subito iniziato ad indagare sui motivi della clamorosa debacle del loro connazionale. Tra questi il quotidiano “Vecernje Novosti”, il cui corrispondente da Parigi ha intervistato subito dopo il match Patrick Mouratoglou, coach della fuoriclasse americana Serena Williams, vincitrice del singolare femminile, che ha accettato volentieri di commentare l’inaspettato epilogo degli Open di Francia maschili.
“Il match è stato deciso dai dettagli. Stan ha sempre creato delle difficoltà a Nole, che contro Wawrinka ha dovuto sempre affrontare delle partite complicate. Due sono i giocatori che potenzialmente possono creare problemi a Djokovic. Si tratta di Federer e Wawrinka, perché giocano entrambi veloce ed aggressivo. Il piano tattico di Novak ha funzionato per un set e mezzo, e poi sono iniziati i problemi. Questo è normale, perché in una finale ci sono sempre degli alti e bassi. Nei momenti importanti, però, Nole non ha tenuto mentalmente, ha fatto molti errori e ha perso i punti fondamentali” ha detto il 45enne allenatore (compie gli anni proprio oggi, essendo nato l’8 giugno 1970), coach della Williams dal giugno 2012.
Mouratoglou ha poi aggiunto che anche se in certi momenti Wawrinka sembrava ingiocabile, Novak avrebbe dovuto rimanere più solido “di testa”.
“Wawrinka ha fatto la sua partita. Ha saputo giocare al meglio quando serviva. Novak ha iniziato molto bene ma non è stato costante. Ma un giorno vincerà il Roland Garros. Su questo non c’è alcun dubbio” ha concluso il coach francese.
