Wimbledon non si condivide (Angelo Mancuso, Il Messaggero)
Se amate il tennis e avete deciso di volare a Londra per vivere l’esperienza unica, quasi mistica, di Wimbledon, il torneo più famoso del mondo che parte lunedì prossimo, fate molta attenzione a smartphone e tablet. Solo tirarli fuori, durante un incontro, potrebbe costarvi carissimo, ossia l’espulsione dal mitico All England Lawn Tennis and Croquet Club di Church Road, con ritiro immediato del preziosissimo biglietto d’ingresso. Perchè, anche se sarà l’edizione dei Championships più social e tecnologica di sempre, non sarà consentito l’uso di telefonini e tablet.
SOCIAL DA REGOLAMENTARE Eppure, con la stessa cura maniacale con cui vengono preparati i campi in erba, è online un sito web ufficiale che sarà l’Eldorado dei “malati” di tennis: livescore, statistiche in tempo reale, streaming, facebook, twitter, instagram, youtube, blog. Tutto questo, però, ha un prezzo. Gli organizzatori dell’evento sportivo che più di ogni altro guarda alla tradizione (è obbligatorio giocare in completo bianco) sono i primi a comprendere quanto sia necessaria una regolamentazione articolata dei social. Ecco perché ciò che uscirà dai court dovrà essere esclusivamente ufficiale. Per evitare video pirata dei match o la produzione di materiale abusivo, sarà vietato l’utilizzo di qualsivoglia strumento per registrare. Smartphone e tablet compresi. Il pericolo arriva soprattutto da Periscope, la nuova piattaforma lanciata da qualche mese, che consente, attraverso il collegamento con Twitter, a qualunque spettatore di filmare il match point o le fasi decisive di una sfida e permettere la visualizzazione live a tutti gli utenti collegati all’hashtag da lui scelto e associato alla partita in questione. E’ successo nel calcio durante la recente finale di Champions League tra Barcellona e Juventus a Berlino. Alex Willis, responsabile della sezione digitale di Wimbledon, è molto chiaro: «Gli spettatori potranno portare all’interno dell’impianto tablet o smartphone, ma ne sarà vietato l’uso durante le partite. Inoltre niente streaming attraverso Periscope». Gli addetti ai controlli avranno il compito di sorvegliare con attenzione il pubblico durante gli incontri. Un regolamento che varrà anche per la stampa.
PIOGGIA DI STERLINE «Lo streaming sul sito web del torneo – ha aggiunto Willis – offrirà agli appassionati i momenti più particolari e in nessun modo andrà a sovrapporsi ai broadcaster dell’evento». A cominciare dalla BBC: in ballo ci sono una montagna di sterline. Quelle che qualche anno fa spinsero gli organizzatori dello Slam londinese, pressati dai colossi tv, ad una svolta epocale. Dal 2009 c’è il tetto sul Centre Court: addio agli “shower”, che pure avevano fatto la storia del torneo (…)