Wimbledon interviste, Gasquet: “Novak è favorito, ma voglio la finale”

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Wimbledon interviste, Gasquet: “Novak è favorito, ma voglio la finale”

Wimbledon, quarti di finale. R. Gasquet b. S. Wawrinka 6 4, 4 6, 3 6, 6 4, 11 9. L’intervista del dopo partita a Richard Gasquet

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Cosa pensi abbia fatto la differenza oggi fra te e Stan?
È stata una partita molto tirata. Avrebbe potuto vincere. Era in vantaggio due set a uno, ho cercato di dire a me stesso di lottare di più, perché avevo giocato un brutto set al servizio. Non volevo perdere al quarto senza fare nulla. Ovviamente ho dovuto lottare molto, Stan è uno dei migliori al mondo. Ero in vantaggio 6-4 5-3 e per me è stata dura perdere quel game, perché avrei raggiunto la semifinale, è stato davvero difficile perdere il servizio sul 5-3 al quinto set. Quindi ho continuato a lottare, questo ha fatto la differenza, perché ero ancora in grado di giocare bene, anche dopo aver perso quel game e dopo avergli dato fiducia. Sono riuscito a giocare un ottimo game sul 10-9 per chiudere la partita. Ho provato tante emozioni durante la partita. Per me è stata la mia vittoria migliore.

Hai mostrato di avere molte difficoltà a controllare emotivamente la partita, ma sei sembrato in fiducia. Da dove veniva questa fiducia?
Beh, come ho detto, ho provato a lottare, anche avendo perso quell’importante game sul 5-3. È stato importante perché sapevo quanto fosse grande l’impresa, quella di sfidare il vincitore del Roland Garros nei quarti di Wimbledon. Avevo bisogno di concentrazione e di lottare. È una grande vittoria per me, vincere 11-9 al quinto set.

Puoi fare un paragone con il vostro precedente confronto al Roland Garros quando hai perso 8-6?
Più o meno la situazione era la stessa. Per lui è stato più semplice a Parigi, dato che ha vinto. Per me è stata una piccola rivincita. Ma è stata una partita molto difficile, lui ha servito benissimo, è un grande combattente, gioca davvero molto bene ed ha tanta fiducia nelle sua armi. Per me è un grande risultato essere riuscito ad andare in semifinale qui dopo otto anni, ne è passato di tempo dal 2007.

Puoi dirci di più sul fatto che hai detto che la vittoria è stata emozionante? Puoi dirci perché?
Per tanti motivi differenti. Perché è Stan, perché ha vinto il Roland Garros. Ed io sono francese, so cosa significa vincere quel torneo. Ho vinto nei quarti del più grande torneo nel mondo. Perché ho vinto 11-9 ed ero in vantaggio 5-3. Ho lottato molto e per me è stata una grande vittoria.

Rispetto al 2007, in cosa sei un giocatore e una persona diversa?
Sicuramente più grande, ho otto anni in più. Adesso ho 29 anni, e ne avevo 21. Ho molta più esperienza. So cosa significa raggiungere una semifinale, ed era da tanto tempo che non vi riuscivo. Sono molto orgoglioso perché ci sono dei grandi tennisti in semifinale. Io sono il peggiore, se vedi Federer, Djokovic, Murray e me (ride). Mi voglio divertire.

Quale pensi sia la chiave per avere una possibilità contro il n.1 del mondo venerdì?
Giocare al meglio, in modo aggressivo. L’ho incontrato a Parigi, lì ho cercato di controllare il gioco. Ma ovviamente lui ha giocato molto meglio di me, non sono riuscito a fare molti game in quella partita. Non ricordo esattamente il punteggio, ma è stata dura. Quindi mi voglio divertire, voglio fare una partita migliore di quella a Parigi. Per me è importante poter credere di vincere il match, è qualcosa di fondamentale dal punto di vista psicologico, essere lì per vincere.

Nelle precedenti semifinali hai incontrato Federer, poi Nadal e Djokovic. Cosa puoi dirci di Djokovic? Quale sarà il tuo piano?
Ovviamente è un tennista incredibile da incontrare in una semifinale di uno Slam. E devi battere questi ragazzi in semifinale. Sono qui, voglio godermi il momento e cercare di raggiungere la finale. Novak è favorito, questo lo sanno tutti. Ma voglio avere delle possibilità e vediamo cosa accadrà.

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