(da New York, Antonio Volpe Pasini)
Roger il flemmatico è uno che non si arrabbia mai, o quasi. Uno che si sveglia con la luna storta solo se non ha dormito le sue canoniche 9 o 10 ore. C’è qualcosa però che la mosca al naso a mister Federer la fa saltare, eccome: è la copia del trofeo che viene consegnato al vincitore degli Us Open.
“Intendiamoci è un bel trofeo – puntualizza lo svizzero, che in giro per casa ne ha già cinque – Mi piace il fatto che sia in scala 1:1 (non come a Wimbledon, dove il campione se ne vede consegnare una miniversione), ma mi fa arrabbiare il fatto che non ci siano incisi i nomi di tutti i vincitori come sull’originale”.
Federer ha quindi in programma di chiedere agli organizzatori di mandargli a casa un cesellatore che possa rimediare a tale mancanza.
“Sono un amante della storia del tennis – spiega Roger – E mi piacerebbe vedere i nomi dei vincitori del passato incisi sulla coppa, in modo che non sembri smaccatamente una copia”.
La verità è che forse la cosa che gli farebbe più piacere sarebbe il leggere i nomi di tali John McEnroe (4 volte), Ivan Lendl (3), Andre Agassi (2), Stefan Edberg (2) o anche Boris Becker (1) e poi accarezzare il suo per ben cinque volte (per il momento) nella speranza di aggiungerne un altro e superare Pete Sampras e Jimmy Connors. Resta solo da vedere chi pagherà il conto dell’opera del moderno Benvenuto Cellini.