US Open
ATP Ranking: Djokovic supera quota 16000 punti, Cilic e Nishikori giù
A causa della sconfitta in semifinale contro Novak Djokovic, il campione del 2014, Marin Cilic, perde 5 posizioni e scende al numero 14. Piccolo passo in avanti per Stan Wawrinka, Tomas Berdych e Rafael Nadal, che approfittano delle premature eliminazioni di Kei Nishikori e David Ferrer

Con il successo in finale contro Roger Federer per 6-4, 5-7, 6-4, 6-4, Novak Djokovic si è aggiudicato per la seconda volta in carriera lo US Open. Il tennista serbo, alla sua sesta finale a Flushing Meadows, è riuscito a bissare il successo del 2011 (in quell’occasione ad arrendersi nell’atto conclusivo del torneo fu Rafa Nadal). Per Djokovic si tratta del 10° titolo dello Slam (eguagliato Bill Tilden), 55° torneo vinto in carriera su 81 finali disputate. Considerando che dall’Australian Open 2013 ha disputato nove finali Slam su dodici, vincendone cinque, riuscirà a superare gli Slam di Nadal e Federer?
Classifica dei tennisti con più di 5 titoli nei tornei dello Slam*
1 | Roger Federer | 17 |
2 | Pete Sampras | 14 |
2 | Rafael Nadal | 14 |
4 | Roy Emerson | 12 |
5 | Bjorn Borg | 11 |
5 | Rod Laver | 11 |
7 | Bill Tilden | 10 |
7 | Novak Djokovic | 10 |
9 | Jimmy Connors | 8 |
9 | Ivan Lendl | 8 |
9 | Fred Perry | 8 |
9 | Ken Rosewall | 8 |
9 | Andre Agassi | 8 |
14 | William Larned | 7 |
14 | John Newcombe | 7 |
14 | Henry Cochet | 7 |
14 | René Lacoste | 7 |
14 | John McEnroe | 7 |
14 | William Renshaw | 7 |
14 | Richard Sears | 7 |
14 | Mats Wilander | 7 |
22 | Stefan Edberg | 6 |
22 | Boris Becker | 6 |
22 | Anthony Wilding | 6 |
22 | Don Budge | 6 |
22 | Jack Crawford | 6 |
22 | Lawrence Doherty | 6 |
28 | Frank Sedgman | 5 |
28 | Tony Trabert | 5 |
*Si considera sia l’Era Open sia l’Era pre-Open
Nel ranking mondiale Novak Djokovic allunga sempre di più e supera la soglia dei 16000 punti. Ora le lunghezze di vantaggio su Roger Federer sono un’eternità: 6740. Stabile Andy Murray in terza posizione. Grande delusione di questa edizione degli US Open è probabilmente Kei Nishikori, eliminato al primo turno da Benoit Paire. Il tennista giapponese perde due posizioni ai danni di Stan Wawrinka (4) e Tomas Berdych (5). Rafael Nadal approfitta della eliminazione al terzo turno di David Ferrer e lo scavalca al numero 7. Il campione dell’edizione 2014 degli US Open, Marin Cilic, non riesce (come era prevedibile) a confermare lo straordinario risultato dello scorso anno e saluta la top 10. Il croato passa dal 9° al 14° posto. Avanzano di una posizione Milos Raonic (9), Gilles Simon (10) e Richard Gasquet (11). Perdono invece terreno Grigor Dimitrov (19), Gael Monfils (24) e Philipp Kohlschreiber (34). Balzo in avanti significativo dello statunitense Donald Young (51), eliminato negli ottavi di finale da Stan Wawrinka, e dell’ex numero 9 del mondo Nicolas Almagro (92). Tra i tennisti che questa settimana raggiungono la loro miglior classifica segnaliamo: Kevin Anderson (12), Bernard Tomic (23), Aljaz Bedene (55), Ruben Bemelmans (85), Kyle Edmund (97) e John-Patrick Smith (108).
ATP TOP 25
ATP RACE TO LONDON
Roger Federer, dopo il successo negli ottavi di finale contro John Isner, e Stan Wawrinka, in seguito alla vittoria nei quarti contro il sudafricano kevin Anderson, si sono qualificati per le ATP World Tour Finals di Londra. I due svizzeri raggiungono Novak Djokovic e Andy Murray, che hanno staccato il pass per il torneo di fine anno, rispettivamente, al Roland Garros e durante il Masters 1000 di Montreal. Ancora incerta la posizione di Rafael Nadal, Kei Nishikori, Tomas Berdych e David Ferrer (al momento ultimo dei qualificati), che però hanno un discreto vantaggio su Richard Gasquet.
ITALIAN RANKING
Per quanto riguarda la classifica degli italiani, il numero 1 azzurro Andreas Seppi conferma la 25° posizione. Avanza Fabio Fognini (28). Il tennista ligure questa settimana fa registrare un +4. Perdono terreno Simone Bolelli (63) e Paolo Lorenzi (88). Bene Marco Cecchinato (95), che entra nella top 100 e raggiunge il suo best ranking. Scendono Luca Vanni (135) e Filippo Volandri (190), guadagnano invece posizioni Thomas Fabbiano (186), Gianluca Naso (187) e Salvatore Caruso (206).
TEEN RANKING
La classifica prende in considerazione i tennisti che non hanno ancora compiuto i 20 anni. Il numero 1 è il croato Borna Coric. L’australiano Thanasi Kokkinakis scavalca il coreano Hyeon Chung e si piazza al secondo posto di questa speciale classifica.
ATP | Nome | Nazionalità | Data di nascita |
33 | Borna Coric | CRO | 14-11-1996 |
72 | Thanasi Kokkinakis | AUS | 10-04-1996 |
75 | Hyeon Chung | KOR | 19-05-1996 |
79 | Alexander Zverev | GER | 20-04-1997 |
132 | Elias Ymer | SWE | 10-04-1996 |
142 | Jared Donaldson | USA | 09-10-1996 |
145 | Yoshihito Nishioka | JPN | 27-09-1995 |
176 | Andrey Rublev | RUS | 20-10-1997 |
183 | Karen Khachanov | RUS | 21-05-1996 |
237 | Nicolas Jarry | CHI | 11-10-1995 |
251 | Duckhee Lee | KOR | 29-05-1998 |
253 | Frances Tiafoe | USA | 20-01-1998 |
267 | Omar Jasika | AUS | 18-05-1997 |
305 | Christian Garin | CHI | 30-05-1996 |
NATION RANKING
La classifica per nazioni somma il ranking dei primi tre giocatori di ogni Paese. Conduce la Spagna con Rafael Nadal (7), David Ferrer (8) e Feliciano Lopez (16). Al secondo posto si piazza la Francia con Gilles Simon (10), Richard Gasquet (11) e Jo-Wilfried Tsonga (17). La Svizzera di Roger Federer e Stan Wawrinka è 14°.
1 | Spagna | 31 |
2 | Francia | 38 |
3 | Croazia | 65 |
4 | Stati Uniti | 89 |
5 | Italia | 116 |
6 | Australia | 119 |
7 | Serbia | 121 |
8 | Repubblica Ceca | 129 |
9 | Argentina | 148 |
10 | Germania | 188 |
11 | Ucraina | 205 |
12 | Russia | 245 |
13 | Giappone | 246 |
14 | Svizzera | 271 |
15 | Austria | 289 |
evidenza
Ufficiale: da quest’anno lo US Open in chiaro
SuperTennis trasmetterà l’ultimo Slam stagionale in chiaro gratuitamente, dopo oltre trent’anni

Come già preannunciato la settimana scorsa, lo US Open torna in chiaro sulla televisione italiana dopo 34 anni. Il canale televisivo SuperTennis gestito dalla Federazione Italiana Tennis e Padel annuncia di aver trovato l’accordo con la United States Tennis Association (la federtennis statunitense) per acquistare in esclusiva tutti i diritti media dello US Open, in un accordo pluriennale. Nel comunicato si legge che: “SuperTennis trasmetterà i match più importanti sia in diretta che in differita nell’arco delle 24 ore, mentre, in aggiunta, la piattaforma digitale SuperTenniX darà ai tesserati FITP e ai propri abbonati la possibilità di vedere tutte le partite del torneo in streaming”.
SuperTennis è visibile sul canale 64 del digitale terrestre e sul canale 212 di Sky Sport. SuperTenniX è scaricabile da Google Play, Apple Store e Prime Video ed è visibile gratuitamente da tutti i tesserati FITP o a pagamento dai non tesserati. L’abbonamento costa 3,99 euro al mese o 34,99 all’anno.
“La Federazione Italiana Tennis e Padel prosegue nella sua politica di sviluppo attraverso la promozione del Grande Tennis nel nostro Paese – ha commentato il Presidente Angelo Binaghi – Dopo aver fondato, 15 anni fa, il canale SuperTennis, riportando così il nostro sport nelle case di tutti gli italiani, e dopo aver riaperto una finestra in chiaro su Wimbledon, siamo ora orgogliosi di mettere a disposizione di tutta la vasta platea degli appassionati tricolori un altro dei quattro tornei più importanti del mondo. Gli US Open sono una delle competizioni che di recente ci hanno regalato le migliori soddisfazioni, inclusa la storica finale del 2015 vinta da Flavia Pennetta su Roberta Vinci, e, qualora questa fresca tradizione venga riaffermata nei prossimi anni sotto gli occhi del grande pubblico televisivo nazionale, ritengo che SuperTennis possa così contribuire non solo a promuovere vieppiù il tennis ma anche a incentivare i nostri giocatori a migliorarsi e a guadagnare in popolarità”.
Kirsten Corio, Chief Commercial Officer, USTA: “SuperTennis ha dimostrato di essere una fidata casa dello sport in Italia. Con così tanti giocatori italiani in questa nuova generazione di astri nascenti, è il momento ideale per dare il via a questa nuova collaborazione. Non vediamo l’ora di iniziare il lavoro a fianco di SuperTennis, con il comune obiettivo di accrescere sempre più la visibilità dello US Open”.
Flash
Jake Garner sarà il nuovo giudice arbitro dello US Open
L’ex giudice di sedia Jake Garner è stato nominato referee dello Slam newyorchese a partire da quest’anno

L’ex giudice di sedia Jake Garner è stato nominato dalla USTA referee (giudice arbitro) dello US Open, un ruolo centrale nella conduzione dell’ultimo Slam dell’anno. A partire dall’edizione 2023, lo statunitense famoso per aver fatto infuriare Roger Federer (durante la finale dello US Open 2009, il campione svizzero contestò animatamente la sua decisione di concedere la verifica elettronica a Del Porto, nonostante la richiesta fosse giunta con un certo ritardo), si occuperà dei sorteggi dei tabelloni, della preparazione del programma giornaliero degli incontri e supervisionerà il lavoro dei suoi ormai ex colleghi arbitri.
Garner è stato giudice di sedia nella cerchia ristrettissima dei possessori del Gold Badge dal 2008 al 2016 e ha condotto ben 18 finali Slam, 4 finali di Coppa Davis, una finale di BJK Cup e la finale maschile dei giochi olimpici di Pechino 2008. In questi anni, ha svolto diversi ruoli (Senior Director, Professional Pathway, Officianting) per conto della USTA, la Federazione del tennis statunitense e l’anno scorso è stato assistente del referee dello US Open, Wayne McKewen che ha ricoperto questo ruolo nel 2021 e nel 2022, che, da quest’anno, sarà Grand Slam Supervisor.
“Jake è uno degli arbitri più noti e rispettati al mondo e abbiamo grande fiducia nelle sue capacità e, insieme a Melanie a Andrew, garantirà che lo US Open sia arbitrato ad alti livelli di professionalità e integrità” ha detto la direttrice del torneo Stacey Allaster. Melanie Tabb sarà l’assistente di Garner ed Andrew Walker sarà Chief Umpire del torneo.
Flash
Il governo USA metterà fine allo stato d’emergenza COVID entro maggio. Via libera per Djokovic?
L’amministrazione Biden sta per approvare una legge per concludere lo stato d’emergenza sanitaria. Potrebbe essere rimosso l’obbligo di vaccinazione per i visitatori

Il parlamento statunitense sta considerando una proposta di legge chiamata “Pandemic Is Over Act” che si pone come obiettivo quello di mettere fine allo stato di emergenza sanitaria dichiarato quasi tre anni fa a causa dell’epidemia di COVID-19, il New York Times ha pubblicato nella serata di lunedì.
Questa proposta di legge e altre che sono anch’esse al vaglio dell’esecutivo creerebbero le condizioni per passare ad una nuova fase di controllo della pandemia che però non prevederebbe le misure straordinarie che sono state in vigore fino a questo momento. Una volta approvate queste norme, poi, il governo Biden ha lasciato intendere che non estenderà il formale stato di emergenza che al momento dovrebbe scadere il prossimo 11 maggio.
Tra le norme legate all’emergenza sanitaria c’è anche quella che prevede la presentazione del certificato vaccinale per tutti i non americani e non residenti negli USA che vogliano entrare nel Paese, norma che durante l’ultimo anno ha impedito al neo n. 1 del mondo Novak Djokovic di disputare i tre Masters 1000 che si disputano sul territorio statunitense (il BNP Paribas Open di Indian Wells, il Miami Open e il Western&Southern Open di Cincinnati) così come lo US Open a Flushing Meadows.
Il prerequisito è tutt’ora in vigore formalmente per tutti i visitatori stranieri che vogliono entrare nel Paese per via aerea, e sostanzialmente anche per chi entra via terra, nonostante la norma non venga ormai più fatta rispettare da qualche tempo ai posti di frontera tra gli USA e il Canada o il Messico. La norma è formalmente in vigore fino al 10 aprile prossimo, anche se naturalmente potrebbe essere estesa o revocata in ogni momento
Tuttavia anche se dovessero essere approvate le leggi per gradualmente rimuovere lo stato di emergenza sanitaria, non è automatico che anche le condizioni per poter entrare negli Stati Uniti come straniero verranno adeguate di conseguenza. È infatti consuetudine imporre condizioni molto più stringenti per gli stranieri che cercano di entrare sul territorio del proprio Stato di quelle che invece vengono imposte ai cittadini dello Stato stesso. In ogni caso, siccome gli USA sono uno dei pochi Paesi che ha mantenuto questo prerequisito che invece è stato fatto decadere in gran parte del pianeta, è verosimile pensare che ci potrebbe essere un adeguamento nel corso dei prossimi mesi che potrebbe spalancare le porte alla partecipazione di Djokovic almeno ai tornei estivi sul cemento americano, dato che sembra improbabile che le cose possano cambiare abbastanza velocemente da permettergli di essere ai nastri di partenza dei tornei del Sunshine Double in marzo.