Aria di rivoluzione per lo Slam parigino che, in attesa del tetto che dovrebbe ricoprire il “Philippe Chatrier” entro e non oltre il 2018, prova a combattere i problemi dell’oscurità che troppo spesso costringe l’organizzazione del torneo a sospendere numerosi match.
La sessione notturna potrebbe non essere più un’utopia in quel di Parigi dove pare si voglia finalmente colmare il “gap” con gli altri tornei dello Slam.
Per ora gli unici lampioni comparsi sono sul campo n. 6: chissà che non sia l’inizio di una nuova era, anche se il direttore del torneo Gilbert Ysern ha affermato che nulla cambierà almeno fino al 2017, spiegando che l’impianto è stato pensato per giocare di giorno e che la legge impedisce di giocare la sera. Con ogni probabilità si dovrà attendere la copertura del Centrale.
Riccardo Sozzi