La notizia della nomina di Yannick Noah alla guida del team transalpino di Davis ha suscitato scalpore. Dapprima l’attuale n.1 di Francia Gilles Simon ha polemizzato sostenendo che la decisione fosse già stata presa dalla federazione prima della debacle contro al Gran Bretagna e per giunta senza consultare i giocatori. Poi l’esonerato Arnaud Clement ha affermato praticamente di essere stato pugnalato alle spalle dai vertici della FFT e scaricato da alcuni dei suoi tennisti.
Di ben altro umore è Jo-Wilfried Tsonga, attuale n. 17 del ranking ATP. Tsonga pare essere galvanizzato dal ritorno di Noah in panchina, a 19 anni di distanza dal trionfo in finale contro la Svezia. “Sono felice. Incarna il successo nel nostro sport. Penso che ci possa portare molte cose” ha affermato a “L’Equipe” il 30enne tennista di Le Mans, impegnato nel torneo di Metz “Quando parlo con lui tutto ciò che mi dice mi trova d’accordo. Ci darà positività. Metterà ordine alla squadra. Se non abbiamo vinto è colpa nostra, non siamo stati abbastanza bravi. Ma qualcuno come Yannick saprà spronarci. Lui cercherà delle soluzioni. È nella comunicazione tra di noi che siamo mancati.”
Pur rispettando Clement, Tsonga non nega che ci siano stati degli attriti tra loro due. “Non ho nulla da rimproverargli. Ha ispirato il mio tennis quando ero al centro nazionale di allenamento. Cercavo di imitare come lui riusciva a muovere le gambe, nonostante la nostra differenza di corporatura. Mi piaceva il suo rigore, ciò che ha fatto in Coppa Davis. Dopo, come in tutte le relazioni, si può avere delle divergenze su certe questioni, continuando a stimarsi a vicenda. Ma se lui fosse rimasto capitano ci sarebbero state cose da discutere.” ha dichiarato il 2 volte semifinalista del Roland Garros. Che sia stato proprio lui a premere per il licenziamento di Clement?
