Nel match tra Sara Errani e la numero 7 della Repubblica Ceca, Denisa Allertova, le due giocano un primo set che ha del rocambolesco: una Allertova super aggressiva si porta velocemente sul 5-1, lasciando all’azzurra la miseria di 6 punti, tutti in risposta. In qualche modo Sara riesce a ripartire, facendo sbagliare di più la sua avversaria e si riporta in parità sul 5-5, dove ha anche quattro palle break. Sul più bello la ceca riavvia i motori e ribalta nuovamente il risultato. Sul 6-5 e servizio offre alla Errani due opportunità di portare il set al tie-break, ma è brava ad annullarle e si aggiudica meritatamente il primo parziale. La ceca, classe 1993, comincia il secondo set così come aveva fatto nel primo, mantenendo costante l’aggressività specialmente in risposta, sulla quale non dà minimamente respiro alla numero 3 d’Italia. Sul 5-1 serve per il match, ma i fantasmi del primo set si avvicinano e cede la battuta. Si tratterà solo di una momentanea debolezza poiché riuscirà a chiudere già nel gioco successivo. Per la numero 74 del mondo si tratta della prima finale in carriera a livello WTA; tra l’altro la ceca ci arriva senza aver perso neanche un set in tutto il torneo.
Nell’altra semifinale Jelena Jankovic (tds. 4) riesce a venire a capo di un incontro che definire nervoso sarebbe un eufemismo, contro la giocatrice del momento Yanina Wickmayer, alla ricerca della nona vittoria consecutiva e della seconda finale in altrettante settimane. Nei due precedenti era sempre stata la Jankovic ad avere la meglio, ma mai aveva sofferto come oggi.
Nel primo set domina la serba, peraltro senza fare niente di speciale. È la sua avversaria che non riesce a trovare il campo (salvo nei primi 3/4 giochi) e nemmeno ad arginare la frustrazione, lanciando e picchiando la sua racchetta a terra più volte di quante Nadal abbia fatto nella sua vita. A metà del primo set però, la serba, accusa dei dolori all’avambraccio destro che la costringono a sottoporsi a massaggi e manipolazioni per diversi cambi di campo. Questo infortunio la condizionerà nel secondo set: in vantaggio 2-1 e servizio, subisce un parziale di 12 punti a 1 a causa della debolezza e della scarsa profondità di tutti i suoi colpi. Questo le costerà il parziale, chiuso 6-2 dalla belga. L’inerzia sembra dunque dalla parte della 25enne nata a Lier, nelle Fiandre, che invece perde subito il servizio e si ritrova sotto 2-4 nel set decisivo. Curiosamente Yanina infila di nuovo un parziale di 12 punti a 1 e va in vantaggio 5-4 e sul servizio dell’avversaria ha anche un match point, sul quale sbaglia la risposta. Le occasioni sprecate fioccano nei giochi successivi: perde il servizio da 40-0 e non sfrutta due palle break. Jelena chiude dunque 7-5, dopo aver imprecato e discusso con se stessa, arbitro, giudici di linea, allenatore e pure raccattapalle praticamente alla fine di ogni punto (anche dopo quelli vinti!). Per lei sarà la terza finale di quest’anno (una vinta e una persa) in una stagione non entusiasmante fin qui per lei.
Finale dunque inattesa nel WTA International Event di Guangzhou, in Cina. Le due non si sono mai incontrate e considerate le condizioni fisiche della Jankovic, è difficile stabilire una vera e propria favorita.
Risultati:
D. Allertova b. [3] S. Errani 7-5 6-2
[4] J. Jankovic b. Y. Wickmayer 6-3 3-6 7-5
Andrea Lavagnini
NOTA di Ubaldo Scanagatta: mi era stato richiesto ieri un articolo per il sito www.snai.it: eccone qua il contenuto (naturalmente sul pronostico di Errani-Allertova mi ero sbagliato).
Via a questa rubrica, ma… non fidatemi troppo di me. 40 anni di immersione nel tennis, e 139 Slam seguiti (42 Wimbledon, 40 Roland Garros, 32 US Open e 25 Australian Open) non garantiscono che io indovini anche i risultati delle partite. Direi soprattutto quelli del tennis femminile, in genere più imprevedibili di quelli del tennis maschile – c’è qualcuno che aveva predetto per l’US Open che avesse previsto una finale fra Pennetta, n.26 del mondo, e Vinci, n.43? – ma proprio per questo forse è più divertente cercare di mettersi alla prova.
Fra tutti i tornei in corso questa settimana oggi è giocoforza scegliere quello di Guang Zhou, perchè la nostra Sara Errani è approdata alle semifinali. Deve giocare contro la ceca Denisa Allertova che ha inaspettatamente eliminato la rumena n.2 del mondo Simona Halep (che ricorderete battuta da Flavia Pennetta alle semifinali dell’US open). Chiaro che per Sara sia meglio così, anche se la Allertova all’US Open aveva fatto fuori un’altra top-ten, la spagnola delle Canarie Carla Suarez Navarro, una delle due tenniste comprese fra le prime 50 del mondo a giocare il rovescio con una sola mano. Curiosamente la Allertova aveva poi perso proprio da Roberta Vinci, 26 63 61, l’altra top50 dal rovescio ad una mano! La Vinci ha una grande abilità, riscontrata a sue spese perfino da Serena Williams nell’indimenticabile semifinale nuovayorkese, di variare il gioco, di non dare mai palle uguali all’avversaria. Sara Errani ha tutt’altro tipo di gioco, però. E’ molto più solida. E contro la Zheng ha concesso un solo game, quando un anno fa a Shenzen ci aveva vinto soltanto 76 al terzo. Non ci sono precedenti fra Sara e la Allertova. Io penso (spero) che vincerà Sara che ha più resistenza e si è stancata meno fin qui. E poi è più abituata a giocare a questi livelli.
Per l’altra semifinale fra la Jankovic (reduce da un sofferto successo, 75 al terzo, sulla nostra Schiavone e poi ad un 62 75 sull’altra veterana Kuznetsova che fa pensare che non sia in forma straordinaria) e la Wickmayer la tentazione di credere nella sorpresa e nella belga c’è perchè la Wickmayer ha appena vinto 8 partite di fila e sembra essersi riavvicinata alla tennista che fu nel 2009 quando arrivò alle semifinali dell’US open e a n.12 del mondo. Lq quota potrebbe essere incoraggiante. Ma un tempo la Jankovic, ex n.1 del mondo e straordinaria regolarista, una partita contro una giocatrice brillante ma discontinua come la belga, non l’avrebbe mai persa. Era già stata in semifinale a Guangzhou nel 2006, ma sono passati 9 anni, e anche diversi da quando Jelena dal magnifico rovescio bimane e dalle doti acrobatiche da grande ginnasta vinse due volte di fila gli Internazionali d’Italia. Dovrei trovarmi in Cina per sapere chi avrà dormito meglio – e forse non lo saprei mai neppure se fossi lì – e quindi credo sia tutta una scelta “filosofica” fra chi ama sfruttare le quote o chi si affida di più ai pronostici tecnici. La finale Errani-Jankovic sembrerebbe la più probabile. Però se vincesse la Wickmayer non sarei poi così sorpreso.
Jankovic – Wickmayer 1,65 – 2,10
Allertova – Errani 2,40 – 1,50