Caroline Wozniacki: "Dubito di continuare a giocare dopo i 30 anni"

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Caroline Wozniacki: “Dubito di continuare a giocare dopo i 30 anni”

Caroline Wozniacki parla della deludente stagione che si sta per concludere e dei suoi progetti futuri, dal tennis alla passione per la maratona di New York

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Caroline Wozniacki, attuale numero 11 del ranking WTA, analizza il suo anno alquanto deludente. L’unico successo è il titolo vinto al BMW Malaysian Open giocato a Kuala Lumpur, mentre nei Grand Slam da menzionare solo il 4T di Wimbledon. Per il resto tante ombre e delusioni, con qualche sporadico lampo di luce come la finale a Stoccarda, persa contro Angelique Kerber.

Queste le sue parole sulle avversarie affrontate e sui continui problemi fisici: “È stato un anno dove a sprazzi ho giocato bene. Sono stata sfortunata perché quando ero in forma ho affrontato giocatrici toste durante i primi turni (riferimento alla Azarenka affrontata spesso in questa stagione, ndr.). Altre volte ho giocato con qualche malanno fisico di troppo che mi ha impedito di allenarmi ed esprimermi in campo al massimo. Ora sto bene, non mi sento più condizionata in campo e so che posso sconfiggere chiunque indipendentemente dalla mia classifica”.

Prima di riposarsi e cominciare a prepararsi per il 2016 la danese parteciperà al WTA Elite Trophy che si svolgerà a Zhuhai, elencando i suoi obiettivi: “All’inizio ero titubante, non credevo di essere abbastanza motivata, poi ho deciso di provarci. Nella mia carriera ho vinto molti tornei prestigiosi, ho fatto due finali agli Us Open e ora voglio vincere qualche Slam e una medaglia a Rio de Janeiro.

Quando le viene chiesto cosa cambierebbe nella WTA risponde: Vorrei che il prize money fra ATP e WTA fosse uguale in tutti i tornei (negli Slam è già così, ndr.). Il movimento tennistico femminile è in grande crescita, basti pensare alle lunghissime dirette TV dedicate alle nostre partite e alle location in cui giochiamo”.

Infine la ex numero 1 al mondo parla del suo finale di carriera e della sua grande passione per la maratona: “Ho sempre voluto correre la maratona di NYC. Non ha minimamente inficiato sul mio programma d’allenamento. L’ho corsa per beneficenza raccogliendo circa $100.000. Mi sono divertita tantissimo e in futuro sicuramente la ricorrerò. Non so se nel 2020 (anno delle Olimpiadi di Tokyo, ndr.) terrò ancora una racchetta in mano, tengo aperto un piccolo spiraglio ma è molto difficile. Al momento vivo pensando annata per annata. Sicuramente quando smetterò di giocare a tennis ho in mente di studiare e lavorare nel settore del business internazionale”.

Benedetto Napoli

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