È stata dura oggi al servizio. Puoi dirci quali sono state le difficoltà?
Sì, ho servito male alla fine del primo set e anche nel secondo set. Quando il servizio non funziona con i top 10 o contro Andy, è difficile poi batterlo. In ogni caso, nei momenti importanti lui é stato più bravo di me. Ha giocato più aggressivo e alla fine di entrambi i set io non ho giocato così bene.

Tutto l’anno, direi, hai avuto problemi nel colpire la palla. È una cosa mentale?
Non sono d’accordo, negli ultimi due mesi ho servito bene. È solo una partita.

Sei sorpreso del modo in cui ha giocato? Fino a giovedì si è allenato sulla terra battuta. Credi che questo campo sia abbastanza lento e che non ci sia tanta differenza con la terra rossa? In realtà il modo in cui ci si muove dovrebbe essere diverso.
Il campo è più lento, sicuro, ma è diverso dalla terra, i movimenti sono altri. Per me è più facile passare dalla terra al cemento, più difficile il contrario. Sulla terra battuta devi essere più potente negli scatti.

Pensi che Andy stia giocando molto bene?
Sì, sta giocando bene. Ha fatto una finale la scorsa settimana, è n. 2 del mondo e gioca con molta fiducia. Inoltre giocherà la finale di Coppa Davis, certamente è una delle migliori stagioni della sua carriera.

Non ho mai visto così tanti dropshots su un campo indoor, come te lo spieghi? Hai giocato troppo indietro o lui ha approfittato del fatto che la palla non rimbalza alta? Qual è il motivo?
Dipende dal momento, dalla partita, dall’avversario o anche dal punto. A volte ce ne sono un sacco, altre volte no. Dipende dal match.

Pensi che giocare la Coppa Davis subito dopo le Finals sia un bene o un male per Andy?
Certo che è una cosa positiva. Ha un’ottima occasione per vincere la sua prima Coppa Davis.

Traduzione di Maria Cristina Graziosi