L’inizio con quelle due volée sbagliate nel primo game e il servizio perso. Vi siete un po’ demoralizzati o cosa è successo?
Fognini: Io penso che già facevamo fatica a giocare con loro, i risultati dicono che avevamo sempre perso. È difficile rispondere in maniera non so se tranquilla o con logica perché per voi erano facili, magari noi che siamo dentro il campo le viviamo in maniera differente da voi. La prima non era facile, la seconda poteva esserlo ma mi ha preso in controtempo. Non per quello abbiamo perso la partita oggi. Non ci siamo nemmeno demoralizzati.

Nel primo set avete fatto due punti soli sui loro servizi. Perché battevano molto bene loro?
Bolelli: Sì, noi facevamo pochi punti sulla risposta quindi quando servivamo noi eravamo sempre sotto pressione. Quando serviva il mancino facevamo fatica, col destro un po’ meglio ma non siamo mai riusciti a lottare nei loro turni di servizio. Loro giocavano abbastanza tranquilli e ci mettevano sotto pressione nei nostri turni di battuta.

È stato un bellissimo anno di doppio. Cosa vi ha dato a livello emozionale, a livello tecnico?
Fognini: Beh, ci ha dato tante cose. Soldi… no, scherzo. Abbiamo imparato tanto. Non ci aspettavamo di arrivare dove siamo arrivati. Una volta che ci sei, non ti piace perdere, è il nostro lavoro. Siamo arrivati qui, ce l’abbiamo messa tutta, la prima partita è girata per pochi punti, abbiamo giocato un grande match. Oggi è stata in salita fin dall’inizio. È stato un anno bellissimo. Abbiamo vissuto tanti momenti belli insieme, peccato non aver vinto qualche finale in più. Sicuramente il migliore anno della mia carriera in doppio e di questo devo ringraziare Simone. Ci siamo divertiti.