Dalla vittoria slam ai microfoni di Sky: i 50 anni di Raffaella Reggi

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Dalla vittoria slam ai microfoni di Sky: i 50 anni di Raffaella Reggi

Raffaella Reggi compie quest’oggi 50 anni. Unica italiana a trionfare agli Internazionali d’Italia, prima tennista azzurra a conquistare un major ed ex n. 13 del mondo, la Reggi continua a brillare nel tennis come commentatrice di Sky Sport Tennis

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Forse non tutti sanno che Raffaella Reggi è l’unica tennista italiana ad aver conquistato gli Internazionali d’Italia. Accadde nel 1985 quando l’Italian Open (allora veniva chiamato così) si svolgeva a Taranto. Non solo. L’ex campionessa di Faenza, che oggi spegne 50 candeline, è la prima italiana di sempre a vincere uno slam. Nel 1986, infatti, è una delle campionesse dello US open conquistando il torneo di doppio misto in coppia con lo spagnolo Sergio Casal.

Fin da giovanissima, Raffaella dimostra grinta da vendere e, soprattutto, volontà di esplorare il tennis oltre il giardino di casa. Prima italiana di sempre ad “emigrare” all’estero per allenarsi nella celebre Accademia di Nick Bollettieri, nel 1981 l’azzurra prende il volo nel tennis che conta trionfando all’Orange Bowl.

Rapida come una gazzella, dotata di un tennis solido e coriaceo, nonché di un rovescio bimane estremamente efficace, la Reggi è n. 1 d’Italia nel 1984 per poi trionfare nel 1985 agli Internazionali d’Italia a Taranto, vittoriosa in finale sulla Nelson con un doppio 6-4. Ma non solo. Nella stessa occasione si aggiudica anche il torneo di doppio insieme a Sandra Cecchini. L’anno successivo arriva il grande exploit allo US Open, con il trofeo nel doppio misto: il duo formato dalla Reggi e da Casal surclassa gli espertissimi Martina Navratilova e Peter Fleming con un doppio 6-4. Grande adrenalina nella Grande Mela per la faentina che, quest’anno, dopo 21 anni di assenza nella città americana, ha rivissuto  la forte emozione di rivedere a Flushing Meadow  il proprio nome inciso tra i vincitori dello slam a stelle e strisce. Senza contare la grande gioia per gli exploit da sogno di Flavia e Roberta, che hanno vissuto le loro prime esperienze in Fed Cup proprio con la Reggi alla guida della squadra azzurra.

Raffaella conquista inoltre 5 titoli in singolare: a Taranto nel 1985 e nel 1990; a Lugano e a Porto Rico nel 1986; a San Diego nel 1987. Disputa inoltre altre 6 finali (Barcellona, Charleston, Bruxeles, Eastbourne, Indianapolis e Oslo). Il 25 aprile 1988 arriva il best ranking, poiché si issa al n. 13 della classifica mondiale e, fino al 2002, sarà la giocatrice ad aver raggiunto la classifica Wta più alta nella storia del tennis azzurro.

Negli slam, in singolare, Raffaella raggiunge i quarti al Roland Garros nel 1987 e gli ottavi all’Australian Open nel 1989 e nel 1990, così come a Wimbledon nel 1986 e nel 1987 e allo US Open nel 1986. Un significato importante per Raffaella lo hanno certamente le Olimpiadi. Per molti motivi. Innnazitutto, si mette in luce ai Giochi di Los Angeles e, anche se quella del tennis è ancora una prova dimostrativa, c’è grande soddisfazione per Raffaella nel conquistare il terzo posto.  Successivamente, alle Olimpiadi di Seoul, sconfigge una certa… Chris Evert. E poi, a Barcellona, l’addio al tennis. Nel 1992, infatti, durante i giochi in Spagna, Raffaella saluta definitivamente  le competizioni a causa di un grave infortunio al calcagno.  Ma l’ex tennista tornerà a respirare la magia dell’atmosfera olimpica in quel di Sydney come capitana di Fed Cup. Infatti Raffaella è stata, inoltre, una delle grandi protagoniste della squadra italiana di Fed Cup dal 1983 al 1992, con 33 match diputati e 14 vittorie in singolare su 20. In seguito, sarà capitana del team azzurro, la prima a convocare in squadra due delle future stelle del nostro tennis tricolore, Flavia Pennetta e Roberta Vinci.

Insomma, una carriera luminosa costellata, oltre che da grandi soddisfazioni, un lavoro indefesso e una passione inesauribile, anche da belle amicizie che durano nel tempo, come quella con Monica Seles.

Ma non finisce qui. Da anni, ormai, Raffaella Reggi si mette in luce come abile giornalista. Al posto della racchetta, impugna il microfono e diventa voce apprezzata di Sky Sport nei commenti tecnici ai match dei Masters 1000,  di Wimbledon e del Masters. Entusiasta dell’esperienza televisiva, l’ex campionessa azzurra dà vita a telecronache scandite da alta competenza, equilibrio e garbatezza. Insomma, grande energia e fair play: il binomio vincente di Raffaella Reggi. Auguri!

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